In Argentina hanno commentato una partita con l’autotune (VIDEO)

Argentina. Buenos Aires. Campionato Primera B Reserva. Letteralmente il campionato delle riserve delle prime squadre, dove praticamente giocano gli scarti o gli insoddisfatti che non riescono a sfondare tra i top. Ad affrontarsi sono Excursionistas-Argentino de Merlo, solo che in tribuna, quella stampa precisamente, qualcuno si è dimenticato qualcosa.

La telecronaca della partita infatti, si è trasformata in una sorta di concerto trap, visto che l’audio del telecronista era in completo autotune. Sì, avete capito bene: al gol dell’1-0 dell’Excursionistas si sente esultare il telecronista con l’autotune attivo e la voce che cambia continuamente tonalità. Qualcosa che risulta difficile anche solo spiegare a voce: solo un video può davvero rendergli giustizia.

Al momento, non è chiaro se l’autotune è stato lasciato volutamente acceso per ottenere questo effetto, oppure si tratti di una semplice dimenticanza, fatto sta che una partita probabilmente nessuno avrebbe calcolato (eccetto le poche anime che hanno popolato le piccole tribune dello stadio) sta diventando all’improvviso virale. Tutto il mondo si è accordo dell’esistenza di Excursionistas e Argentino de Merlo, ma soprattutto in molti hanno scoperto l’esistenza del Campionato di Primera B Reserva.

In quanto all’autotune invece, ormai le nostre orecchie sono invasi da cantanti che lo utilizzano per le loro canzoni, specialmente nel mondo trap. C’è da dire, però, che l’utilizzo di questa tecnologia anche nel lato sportivo, e nello specifico per le telecronache, è qualcosa di troppo divertente per non essere considerato in futuro come update all’intrattenimento di un match calcistico.

 

INTER – EMPOLI: 1 + OVER 3,5

Planetwin3652,48

William Hill: 2,25

Snai: 2,45

E visto che l’Inter è da sempre la squadra “argentina” in Italia, considerata la storica connessione tra il paese sudamericano e i nerazzurri, senza considerare Lautaro Martinez (capocannoniere dei nerazzurri) noi giocheremo questa bolla su Planetwin365che offre una quota piuttosto alta e soprattutto un interessante bonus di benvenuto per i nuovi registrati. Contro l’Empoli sarà un match fondamentale per lo scudetto, che si prospetta ricco di gol. Vi ricordiamo che le quote possono essere soggette a variazioni con l’avvicinarsi delle partite. Di seguito vi mostriamo la comparazione dei bonus di benvenuto offerti dai vari bookmakers:

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Il Dibu Martinez ha provato a fermare la polizia che manganellava i tifosi argentini (VIDEO)

Notte tesissima al Maracana, dove si giocava Brasile-Argentina.
La gara inizia con 27 minuti di ritardo per via degli scontri sugli spalti, con la Polizia che ha manganellato i tifosi argentini. 

Il Dibu Martinez ha provato addirittura a difendere i suoi tifosi, provando a togliere il manganello di mano a un poliziotto. 

Un pazzo ha raccolto ogni singolo gol di Messi in un video di quasi due ore

Allora, che Messi sia uno dei calciatori (per alcuni IL calciatore) più forte della storia già lo sapevamo. Che avesse un foltissimo numero di tifosi capaci i fare qualsiasi cosa per lui anche, ma che uno di loro si prendesse la briga di ogni suo singolo gol e raccoglierlo in un unico video di quasi due ore, quello onestamente no.

Eppure, è accaduto. Una persona, della quale non conosciamo l’identità, ha deciso di ritagliarsi alcune ore del suo tempo libero per trovare almeno un replay di ogni singolo gol segnato dalla Pulce. Non solo: si è preso il rischio di caricare il video su X per intero, così che tutti ne potessero usufruire.

Dalle prime giocate con la maglia del Barca, passando per le magie su punizione, ai gol decisivi con l’Argentina fino alle ultime magie, altrettanto importanti, con l’Inter Miami: in questo video c’è davvero tutto.

Quindi, signore e signori, sedetevi, rilassatevi e gustatevi tutti gli 800 gol segnati finora in carriera da Lionel Andrés Messi.

Quella volta che Martin Palermo sbagliò 3 rigori in una partita (VIDEO)

Ci sono serate in cui semplicemente le cose non vanno. Puoi provare e riprovare all’infinito ma se le cose non devono andare, stai pur certo che non funzioneranno. Deve averlo pensato anche Martin Palermo la sera del 4 luglio 1999, quando con la sua Argentina ha affrontato la Colombia nei gironi della Copa America. 

Si perché c’è davvero qualcosa che non funziona se in meno di 90 minuti ti presenti sul dischetto per 3 volte e per tutte e 3 le volte sbagli il calcio di rigore. Tra l’altro, fece strano che a sbagliare fosse proprio il giocatore che l’anno prima aveva vinto il Pallone d’Oro sudamericano.

La serata più o meno si svolge così:

– Sullo 0-0, viene assegnato un calcio di rigore all’Argentina per un mani in area. Tira Palermo. Traversa e palla alta.
– Poco dopo un altro rigore, stavolta per la Colombia. Tira Ivan Ramiro Cordoba: 1-0.
– Nella ripresa, c’è un nuovo rigore e di nuovo per la Colombia: parato.
– Qualche minuto e l’Argentina si vede assegnare il suo secondo rigore (il 4° della serata): si presenta di nuovo Palermo, che calcia ancora più alto rispetto a prima.
– Nei minuti successivi, la Colombia fa il 2-0 e il 3-0.
– Nel finale, nuovo rigore per l’Argentina. Sul dischetto si presenta ancora Palermo, sia perché nessun altro si era preso la responsabilità, sia perché la voglia di rivalsa era tanta. Tiro centrale e rigore parato.

Per Palermo e l’Argentina è una serata disastrosa. La sconfitta mette a repentaglio la qualificazione dell’Albiceleste, guidata in panchina da Marcelo Bielsa. Nel post partita l’attaccante del Boca Juniors dirà: “Se ci fosse stato un quarto rigore avrei tirato pure quello”. Giusto per far capire la mentalità.

Pochi giorni dopo segna uno dei gol con i quali l’Argentina batte l’Uruguay e passa il girone, ma per Palermo la serata del 4 luglio sarà sempre quella nella quale ha stabilito un nuovo Guinness world record, sbagliando 3 rigori in meno di 90 minuti.

Universitario-Gimnasia termina con 10 espulsioni (VIDEO)

Una normale partita di Copa Sudamericana.

1-0 sul tabellino e 10 espulsi sul referto finale dell’arbitro. Il motivo? Una rissa in pieno stile Valencia-Inter con una caccia all’uomo che vede volare schiaffi e cartellini rossi come se piovesse.

C’è poco da dire Fabio, guardiamo dagli spalti cosa è successo esattamente.

Si ok ma chi è El Chapita Retegui?

La conferenza stampa di mister Mancini non ha lasciato dubbi: Mateo Retegui pare destinato a vestire la stessa prestigiosa maglia azzurra che negli ultimi anni è transitata sulle spalle di Lapadula, Immobile, Belotti, Berardi e compagnia brutta. 

E se questi nomi rimangono comunque per voi più conosciuti e legittimi rispetto a quello che trovate nel titolo beh, non ce la sentiamo di biasimarvi: l’oriundo convocato dal buon Roberto rappresenta perfettamente la metafora del “raschiare il fondo del barile”. Ma visto che ormai non si può tornare indietro, non resta che fare buon viso a cattivo gioco, provando a conoscere meglio quello che a tutti gli effetti potrebbe essere l’attaccante del futuro della nostra Nazionale.

#1: LO SPORT SBAGLIATO: Nato a San Fernardo in Argentina, El Chapita deve la sua convocazione alle origini del nonno, il quale venne alla luce in quel di Canicattì, un piccolo paese in provincia di Agrigento. La sua famiglia è conosciutissima in Argentina, dal momento che padre, madre e sorella hanno giocato o giocano come professionisti ad hockey su prato; e quando Retegui, chiuso nel settore del River Plate dalla classe di altre giovani promesse decide di abbandonare il calcio in favore dello sport di famiglia, nessuno ha dubbi: anche lui diventerà un professionista di hockey su prato.

Quando invece a 17 anni entra nella “cantera” del Boca Juniors, cambierà idea e inizierà la sua vera ascesa nel mondo del pallone.

#2: L’INVESTITURA: se alcuni frame della nostra vita segnano chi siamo davvero, beh, che dire dell’esordio del Chapita nel campionato argentino? Questo avviene dando il cambio ad un certo Carlitos Tevez. Il suo allenatore dell’epoca, oggi lo ricorda così: “è un tipo di attaccante che all’Italia manca, un numero 9 di potenza come Toni nel 2006.” Non farlo ti prego, non darci speranze.

#3: L’ESPLOSIONE: Dopo un paio di stagioni di ambientamento fra giovanili e prima squadra, arriva il prestito al Tigre, con il quale Retegui si consacra: 23 reti in un’unica stagione e prestito rinnovato per continuare a farsi le ossa. 6 gol in 8 partite in questo campionato rappresentano un bel biglietto da visita per l’attaccante che in Argentina ha segnato più gol di tutti alle migliori 5 squadre del campionato.

#4: ER PUPONE 2: Già dal 2020, i più attenti potranno ricordare il suo nome. Fu proprio in quell’anno che la società di osservatori di Francesco Totti lo mise sotto contratto, anticipandone di fatto la futura esplosione. “Sto trattando un talento incredibile dall’Argentina, forte forte forte, una mezza punta-attaccante. È devastante. Il nome non lo dico, altrimenti me lo soffiano.”

Queste le parole del Pupone pochi giorni prima della firma ufficiale. E se non è un’investitura questa….

#5: IL MERCATO ITALIANO: la convocazione ed il probabile esordio con l’Italia non faranno altro che rinforzare il legame tra il Chapita e i nostri colori. Non potevano mancare a questo punto le prime voci di mercato che lo accostano alle squadre italiane: il suo procuratore, con gli occhi a forma di euro, ha parlato di squadre di medio – alta classifica della nostra Serie A interessate a Retegui. Pure il Milan starebbe sondando il terreno per dare finalmente a Pioli una prima punta con meno di 35 anni, ma per ora non sono che chiacchiere.

In attesa di vederlo in campo questa sera, ovviamente, per capire se la sua convocazione rimarrà solamente un meme o se invece ci troviamo di fronte al futuro della nostra Nazionale.

 

E se dovesse andare in rete questa sera contro i nostri acerrimi rivali inglesi? Nel dubbio qui sotto vi lasciamo la comparazione quote di una sua possibile marcatura!

ITALIA-INGHILTERRA RETEGUI MARCATORE SI 

Betfair: 3.40

Planetwin365: 3.25

In Scozia hanno avvistato il fantasma di Maradona (VIDEO)

El D10S in Argentina è stato molto più che un semplice giocatore, a tal punto che oggi i suoi abitanti lo vedono ancora ovunque, ma non solo sui muri delle strade anche nelle televisioni europee. Già perché sta destando scalpore la sua possibile somiglianza ad un individuo non identificato dal capello riccioluto, i calzettoni abbassati e le movenze simili a quella del giovane Pibe. Il soggetto si ritrova nel bel mezzo di una corsetta senza senso sui campi d’allenamento del Dundee United, in Scozia.

Il tutto mentre le telecamere dell’emittente d’oltremanica inquadravano la scena, chiaramente ignare di una presenza mistica alle spalle del soggetto intervistato e che però ora sta facendo il giro del mondo nel tentativo di trovare una risposta che non avremo mai.

E’ davvero il Maradona dei favolosi anni ’80 o è solo un povero stronzo che si trovava lì per caso nel momento sbagliato? Giudicate voi!