Quella volta che l’Italia batté la Francia 7-0

Dopo la figuraccia degli Europei, l’Italia torna in campo in Nations League.

E, pur essendo un’amichevole ufficiale, sarà una partita diversa da tutte le altre. Perché quando affrontiamo i cugini è sempre una sfida a parte, una dimostrazione di forza in cui entrambe le compagini mettono da parte il semplice risultato calcistico e fanno confluire in 90 minuti una rivalità che dura ormai da secoli.

Oggi vogliamo parlarvi proprio di un precedente che a marzo 2025 compirà 100 anni. 

Quando l’Italia viveva l’inizio del famigerato ventennio e sfidava la Francia proprio in una partita fuori dalle competizioni ufficiale. Nessuno, probabilmente, ricorda di questo episodio legato al passato e nessuno gli darebbe importanza non avendo influito sul corso degli eventi, ma quella volta infliggemmo ai transalpini una sonora sconfitta che dovremmo rivendicare un po’ più spesso.

Un roboante 7-0 di fronte a 15mila fortunati, ma la cosa più assurda è che al primo tempo andammo avanti 1-0, prima di dilagare nel secondo con le doppiette degli irreprensibili Baloncieri, Levratto e Moscardini.

Quella vittoria è compresa tra i 19 risultati utili consecutivi contro la Francia che arrivarono tra il 1921 e il 1982, quando il 2-0 in un’altra amichevole interruppe le nostre 14 vittorie e 5 pareggi.

Ci saremmo rifatti qualche mese dopo vincendo il Mondiale in Spagna.

Tornando al presente, le statistiche non sono dalla nostra parte: negli ultimi scontri amichevoli siamo usciti tutte le volte sconfitti, con 3 vittorie dei francesi tutte con un almeno un gol da entrambe le parti.

Per questo, essendo scaramantici, vi proponiamo un pronostico adatto per l’occasione.

RISULTATO ESATTO FRANCIA-ITALIA: GOAL

Planetwin365: 1,85

William Hill: 1,80

Snai: 1,82

 Noi giocheremo questa bolla su Planetwin365che offre una quota piuttosto alta e soprattutto un interessante bonus di benvenuto per i nuovi registrati. Vi ricordiamo che le quote possono essere soggette a variazioni con l’avvicinarsi delle partite. Di seguito vi mostriamo la comparazione dei bonus di benvenuto offerti dai vari bookmakers:

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Com’era l’Italia l’ultima volta che perse contro la Svizzera?

Ragazzi ovviamente sappiamo già che questa sera dovremo mettercela tutta per passare il turno e arrivare ai quarti di finale per affrontare a testa alta l’Inghilterra.

Siamo anche consapevoli, però, che un po’ di scaramanzia non fa mai male in certe occasioni.

Quindi, toccando ferro, piuttosto che ricordare i magnifici successi della nostra Nazionale Italiana, vogliamo capire com’eravamo scesi in campo l’ultima volta che uscimmo sconfitti contro la Svizzera, che ha chiaramente in mano già il pass per il prossimo turno.

Per farlo dobbiamo spolverare l’album dei ricordi.

Ma prima vi facciamo un regalo: va bene gufare, ma dobbiamo credere nei nostri uomini.

PRONOSTICO SVIZZERA-ITALIA: X2

Goldbet a quota maggiorata 6.00

Better a quota 1.30

Sisal a quota 1.32

 

* Le quote sono soggette a variazioni con l’avvicinarsi delle partite

Dicevamo, era il lontano 1993 quando gli Azzurri uscirono sconfitti da un match ufficiale contro gli Elvetici.

Durante la settima giornata delle qualificazione mondiali, giocammo a Berna una partita resa ancora più difficile dall’espulsione di Dino Baggio alla fine del primo tempo.

Fu un gol dell’irreprensibile Hottinger a mandarci al tappeto.

Rispetto agli ultimi 10 anni, però, alla fine strappammo comunque l’accesso al Mondiale di Usa 94 e sappiamo tutti come andò a finire.

Ma chi erano i giocatori in campo con la maglia azzurra quella sera?

Una formazione da sogno se paragonata all’attuale rosa di Spalletti, con un attacco che avrebbe fatto invidia a qualsiasi nazione, a tal punto che Arrigo Sacchi, pur di non rinunciare alla sua couple goals, decise di posizionare Beppe Signori esterno sinistro.

Vediamola insieme:

Italia (4-4-2): 

Pagliuca; Mannini, Vierchowod, Baresi, Maldini; Fuser, Zoratto, D. Baggio, Signori; R. Baggio, Mancini.

CT: Arrigo Sacchi

Se ci tenete tanto, vi lasciamo qui sotto pure gli highlights del match in questione.

46 secondi di Spalletti che cazzia gli azzurri durante Italia-Albania

Ieri l’Italia è riuscita a battere l’Albania, ribaltando la partita dopo essersela complicata appena poco dopo l’inizio del match.
I gol sono stati di Bastoni e Barella. Il Man of the Match che ha incasinato la difesa albanese è stato Chicco Chiesa.

Ma chi ha svoltato la partita è stato lui, Lucianone, che dalla panchina ha ringhiato sugli Azzurri in campo, per dare una sveglia generale a TUTTI.

46 secondi di pura poesia.

Quando Retegui fece restare di sasso Maradona (VIDEO)

Se per i difensori e i centrocampisti fare gol è un’emozione unica, per un attaccante è una missione — in alcuni casi, come per Inzaghi, quasi un’ossessione. Vedere la palla entrare in rete non è solo un atto atletico, è il culmine della soddisfazione calcistica: un evento carico di emozioni e significati che risuonano a livelli molto profondi, sia per il giocatore che per i compagni e i tifosi.

Anche se alla fine valgono sempre uno, non tutti i gol sono però uguali: oltre al peso specifico di ognuno — un gol all’ultimo minuto che fa vincere la squadra è ovviamente più significativo di una rete siglata quando magari si perde 4 a 0 — ogni giocatore assegna a quel momento un valore specifico.

Ne sa qualcosa il centravanti italo-argentino Retegui, che, tra i tanti gol importanti messi a segno, come quello in occasione del suo esordio in Nazionale, ha ben chiaro quale sia quello a cui è più legato: l’1-0 nel Clasico tra Estudiantes e Gimnasia. Questo gol è importante non solo perché è stato il primo con la maglia dell’Estudiantes, ma anche perché è stato siglato proprio davanti al suo idolo, Diego Armando Maradona.

All’epoca, Diego era l’allenatore del Gimnasia e Retegui soltanto una giovane promessa. Riflettendo sul momento, l’attaccante ha infatti detto: “Ne ho fatti tanti, ma per me quello resta il gol più importante della mia carriera. Ho fatto una bella foto con Diego quel giorno, anche se lui non era propriamente felice.”

Insomma, con quella rete, il bomber del Genoa è riuscito a compiere un’impresa non da tutti: ha lasciato di sasso il giocatore più forte di tutti i tempi.

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Maignan ha fatto una parata senza senso (VIDEO)

É il minuto 89 di Irlanda-Francia. Les Coqs devono difendere il vantaggio di Pavard per portare a casa i tre punti e consolidare il primo posto in classifica. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo svetta sopra tutti il difensore centrale dei padroni di casa Collins, che con un colpo di testa sontuoso manda il pallone sotto la traversa.

La curva irlandese dietro la porta è già pronta ad esultare, ma sulla traiettoria di quell’incornata perfetta si mette di mezzo la mano di Maignan, che con un intervento non umano mantiene in vita il vantaggio dei francesi.

No cioè ragazzi ma che cazzo di parata ha fatto? Assurda 

Si ok ma chi è El Chapita Retegui?

La conferenza stampa di mister Mancini non ha lasciato dubbi: Mateo Retegui pare destinato a vestire la stessa prestigiosa maglia azzurra che negli ultimi anni è transitata sulle spalle di Lapadula, Immobile, Belotti, Berardi e compagnia brutta. 

E se questi nomi rimangono comunque per voi più conosciuti e legittimi rispetto a quello che trovate nel titolo beh, non ce la sentiamo di biasimarvi: l’oriundo convocato dal buon Roberto rappresenta perfettamente la metafora del “raschiare il fondo del barile”. Ma visto che ormai non si può tornare indietro, non resta che fare buon viso a cattivo gioco, provando a conoscere meglio quello che a tutti gli effetti potrebbe essere l’attaccante del futuro della nostra Nazionale.

#1: LO SPORT SBAGLIATO: Nato a San Fernardo in Argentina, El Chapita deve la sua convocazione alle origini del nonno, il quale venne alla luce in quel di Canicattì, un piccolo paese in provincia di Agrigento. La sua famiglia è conosciutissima in Argentina, dal momento che padre, madre e sorella hanno giocato o giocano come professionisti ad hockey su prato; e quando Retegui, chiuso nel settore del River Plate dalla classe di altre giovani promesse decide di abbandonare il calcio in favore dello sport di famiglia, nessuno ha dubbi: anche lui diventerà un professionista di hockey su prato.

Quando invece a 17 anni entra nella “cantera” del Boca Juniors, cambierà idea e inizierà la sua vera ascesa nel mondo del pallone.

#2: L’INVESTITURA: se alcuni frame della nostra vita segnano chi siamo davvero, beh, che dire dell’esordio del Chapita nel campionato argentino? Questo avviene dando il cambio ad un certo Carlitos Tevez. Il suo allenatore dell’epoca, oggi lo ricorda così: “è un tipo di attaccante che all’Italia manca, un numero 9 di potenza come Toni nel 2006.” Non farlo ti prego, non darci speranze.

#3: L’ESPLOSIONE: Dopo un paio di stagioni di ambientamento fra giovanili e prima squadra, arriva il prestito al Tigre, con il quale Retegui si consacra: 23 reti in un’unica stagione e prestito rinnovato per continuare a farsi le ossa. 6 gol in 8 partite in questo campionato rappresentano un bel biglietto da visita per l’attaccante che in Argentina ha segnato più gol di tutti alle migliori 5 squadre del campionato.

#4: ER PUPONE 2: Già dal 2020, i più attenti potranno ricordare il suo nome. Fu proprio in quell’anno che la società di osservatori di Francesco Totti lo mise sotto contratto, anticipandone di fatto la futura esplosione. “Sto trattando un talento incredibile dall’Argentina, forte forte forte, una mezza punta-attaccante. È devastante. Il nome non lo dico, altrimenti me lo soffiano.”

Queste le parole del Pupone pochi giorni prima della firma ufficiale. E se non è un’investitura questa….

#5: IL MERCATO ITALIANO: la convocazione ed il probabile esordio con l’Italia non faranno altro che rinforzare il legame tra il Chapita e i nostri colori. Non potevano mancare a questo punto le prime voci di mercato che lo accostano alle squadre italiane: il suo procuratore, con gli occhi a forma di euro, ha parlato di squadre di medio – alta classifica della nostra Serie A interessate a Retegui. Pure il Milan starebbe sondando il terreno per dare finalmente a Pioli una prima punta con meno di 35 anni, ma per ora non sono che chiacchiere.

In attesa di vederlo in campo questa sera, ovviamente, per capire se la sua convocazione rimarrà solamente un meme o se invece ci troviamo di fronte al futuro della nostra Nazionale.

 

E se dovesse andare in rete questa sera contro i nostri acerrimi rivali inglesi? Nel dubbio qui sotto vi lasciamo la comparazione quote di una sua possibile marcatura!

ITALIA-INGHILTERRA RETEGUI MARCATORE SI 

Betfair: 3.40

Planetwin365: 3.25