Quando Retegui fece restare di sasso Maradona (VIDEO)

Se per i difensori e i centrocampisti fare gol è un’emozione unica, per un attaccante è una missione — in alcuni casi, come per Inzaghi, quasi un’ossessione. Vedere la palla entrare in rete non è solo un atto atletico, è il culmine della soddisfazione calcistica: un evento carico di emozioni e significati che risuonano a livelli molto profondi, sia per il giocatore che per i compagni e i tifosi.

Anche se alla fine valgono sempre uno, non tutti i gol sono però uguali: oltre al peso specifico di ognuno — un gol all’ultimo minuto che fa vincere la squadra è ovviamente più significativo di una rete siglata quando magari si perde 4 a 0 — ogni giocatore assegna a quel momento un valore specifico.

Ne sa qualcosa il centravanti italo-argentino Retegui, che, tra i tanti gol importanti messi a segno, come quello in occasione del suo esordio in Nazionale, ha ben chiaro quale sia quello a cui è più legato: l’1-0 nel Clasico tra Estudiantes e Gimnasia. Questo gol è importante non solo perché è stato il primo con la maglia dell’Estudiantes, ma anche perché è stato siglato proprio davanti al suo idolo, Diego Armando Maradona.

All’epoca, Diego era l’allenatore del Gimnasia e Retegui soltanto una giovane promessa. Riflettendo sul momento, l’attaccante ha infatti detto: “Ne ho fatti tanti, ma per me quello resta il gol più importante della mia carriera. Ho fatto una bella foto con Diego quel giorno, anche se lui non era propriamente felice.”

Insomma, con quella rete, il bomber del Genoa è riuscito a compiere un’impresa non da tutti: ha lasciato di sasso il giocatore più forte di tutti i tempi.

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In Scozia hanno avvistato il fantasma di Maradona (VIDEO)

El D10S in Argentina è stato molto più che un semplice giocatore, a tal punto che oggi i suoi abitanti lo vedono ancora ovunque, ma non solo sui muri delle strade anche nelle televisioni europee. Già perché sta destando scalpore la sua possibile somiglianza ad un individuo non identificato dal capello riccioluto, i calzettoni abbassati e le movenze simili a quella del giovane Pibe. Il soggetto si ritrova nel bel mezzo di una corsetta senza senso sui campi d’allenamento del Dundee United, in Scozia.

Il tutto mentre le telecamere dell’emittente d’oltremanica inquadravano la scena, chiaramente ignare di una presenza mistica alle spalle del soggetto intervistato e che però ora sta facendo il giro del mondo nel tentativo di trovare una risposta che non avremo mai.

E’ davvero il Maradona dei favolosi anni ’80 o è solo un povero stronzo che si trovava lì per caso nel momento sbagliato? Giudicate voi!