Taarabt ha rivelato perché il Milan non lo riscattò

In sei mesi si prese il Milan, se lo mise sulle spalle e fece letteralmente il cazzo che voleva.

Un giocatore dalla tecnica pazzesca e dall’estro spericolato, che sarebbe voluto rimanere in rossonero per dimostrare finalmente a tutti di poter diventare un campione.

Invece, poi, cadde in depressione.

La storia di Taarabt è una montagna russa di alti e bassi: di recente si è aperto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, raccontando tutta la verità sull’esperienza sotto i riflettori di San Siro.

In molti si chiedono come mai, dopo 6 mesi di fuoco, non venne riscattato dal QPR. E la risposta non è certo quello che i milanisti vorrebbero sentire…

“Seedorf mi voleva bene, io stavo da Dio. Dopo soli due mesi si parlò del riscatto, ma in estate cambiò tutto. Inzaghi disse ai piani alti di non voler puntare su di me perché preferiva Cerci. Lo rispetto, ma sentirmi dire una cosa del genere no. Ora tutti vedono che carriera sta avendo come allenatore. Suo fratello ha fatto bene, lui invece …”

Noi ve lo avevamo detto che era meglio non saperlo.

E, pur non essendo dei terapisti, abbiamo capito perché poi Adel cadde in depressione.

“C’ho messo 18 mesi a recuperare. Volevo mollare tutto. Immagina di indossare la maglia del Milan, giocare a San Siro, far sognare i tifosi e poi via, tutto finito. Quando sono tornato al QPR, un club che amo e rispetto, ero svuotato. Nella mia testa era impossibile giocare lì”.

Ovviamente stare al fianco di Balotelli in giovane età non lo ha aiutato.

“Una volta arrivò all’allenamento con la Ferrari e il suo rottweiler dentro, a duecento all’ora. Andava così forte che il cane era completamente stordito. Sembrava un gatto. Il dottore gli spiegò che per un cane era deleterio andare forte. Ma avrei mille storie: un’altra volta, prima di una gara contro il Chievo, disse a Pazzini di scendere in campo dall’inizio perché lui non voleva giocare. Ovviamente Mario segnò dopo pochi minuti. Era buono, ma totalmente matto”.

E infine, l’episodio che nessuno avrebbe mai potuto immaginare: la rissa con Kakà.

“So che sembra strano sentirselo dire perché Kaká è il ‘ragazzo perfetto’, ma è successo. Insomma, andò così: esercitazioni, attacco contro difesa, invece di servire Ricky passai il pallone a Balotelli, così lui iniziò a urlarmi addosso.

Rimasi stupito, ma non si fermava, quindi a un certo punto gli ho messo le mani al collo. Io capisco che sei Kaká, ma se urli io perdo la testa. Il giorno dopo, però, lui si scusò e mi portò fuori a pranzo. All’epoca lo spogliatoio aveva dei clan. Alcuni non volevano aiutare Seedorf, altri sì. Io ero nel mezzo”.

In fondo, Adel, ti abbiamo voluto tutti un gran bene e sognavamo che potessi prenderti in mano il Milan nella sua rinascita, ma purtroppo il destino decise che doveva annà così fratellì.

Milan che scenderà in campo per l’ultima volta in questa stagione a San Siro domani sera. E non essendoci più nulla in palio, contro la Salernitana, auspichiamo di vedere una partita piena di gol.

 

MILAN-SALERNITANA: OVER 4.5

Planetwin365: 2,64

William Hill: 2,50

Snai: 2,55

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Quella volta che i tifosi del Legia Varsavia hanno trollato la UEFA (VIDEO)

Boccaccio in “Chichibio” — la quarta novella del “Decameron” — spiega bene il concetto di “motto di spirito”: una frase divertente, arguta, pronunciata da una persona al momento giusto per sottrarsi da una situazione difficile. È la celebrazione dell’intelletto dell’uomo che, quando viene messo sotto scacco, riesce con prontezza a reagire, uscendone alla fine vincitore.

È il caso della tifoseria del Legia Varsavia che, nonostante sia tra le più violente e pericolose d’Europa — le loro scorribande in giro per il continente sono finite più volte sui titoli della cronaca nera — ha trovato la chiave per ribellarsi alle sanzioni della UEFA in modo ironico, ma estremamente efficace.

In seguito ai danni causati dagli ultras polacchi a Birmingham prima della partita di Conference fra Aston Villa e Legia Varsavia — che hanno portato a 46 arresti — Ceferin ha deciso di chiudere la curva dei tifosi facinorosi, imponendo loro anche il divieto di andare in trasferta per le cinque gare successive.

Dietro un problema però, si cela sempre un’opportunità e, in occasione della partita in casa contro il Molde, la Zyleta è riuscita a trasformare le proibizioni in uno spettacolo, andato successivamente virale sui social. La solitamente calda curva è vuota, riempita solo da uno striscione che recita Questa volta hai vinto tu, UEFA, a dimostrazione che, per una volta, i tifosi non vogliano creare problemi.

Ma dopo pochi minuti, ecco che dalla tribuna laterale, aperta al pubblico, viene allestita una coreografia (con fuochi d’artificio annessi), la quale mostra un omino di Lego con addosso degli occhiali da sole — thug life — con annessa scritta Sorpresa, figli di pu**ana.

Ancora una volta, gli ultras non hanno perso l’occasione di supportare la loro squadra e, al contempo, hanno mostrato che l’umorismo può essere un’arma più potente e costruttiva della violenza. Anche in situazioni di conflitto, scegliere di rispondere con spirito e creatività può trasformare tensioni in momenti di connessione e celebrazione comunitaria — invece di distruggere tutto.

Il segreto di Dimarco per segnare sulla ribattuta da calcio di rigore (VIDEO)

Al Pacino in “Ogni maledetta domenica” diceva che la vita, come il football, è un gioco di centimetri. Aggiungeva anche che il margine d’errore è ridottissimo, sottolineando la moltitudine di variabili che possono condizionare l’esito di una partita — come dargli torto.

Ora, senza scomodare Al Pacino, quanto viene detto nel film è applicabile ad ogni sport, anche al calcio. Abbiamo visto con i nostri occhi molte partite di cui il risultato è dipeso da piccoli episodi, accortezze, furbizie, centimetri.

Non bisogna per forza pensare a momenti eclatanti: Zidane che tira una testata a Materazzi, Maradona che segna di mano contro l’Inghilterra, no. Sono trucchi più sottili, azioni o casualità che, alla fine, fanno la differenza.

Una messa in pratica più recente delle parole del “fu” Tony Montana è avvenuta ad opera di Dimarco, il quale sa bene che mezzo passo fatto in anticipo o in ritardo, può cambiare tutto.

Durante Inter – Atalanta di pochi mesi fa, il terzino nerazzurro ha infatti segnato un gol grazie a un’intuizione, un cambio di schema: Lautaro sta per battere un rigore e, Dimarco, invece di posizionarsi oltre l’area alle spalle dell’attaccante, inizia a defilarsi lateralmente.

Lo vediamo allontanarsi dal gruppo di colleghi, non per disinteresse, ma per prendere la rincorsa. Non sta passando il tempo sperando che il compagno segni, sta già pensando al dopo, a quello che potrebbe succedere, a come potersi rendere utile — qualcuno direbbe solo che pensa male eh.

I fatti però gli danno ragione: la palla scagliata dal Toro contro la porta viene respinta dal portiere e, casualmente, si muove verso Dimarco, che ribatte in rete — calcolato.

Sapeva che è una questione di spazio, che allontanandosi, sarebbe arrivato più velocemente di tutti gli altri.

Come sottolineava Pacino — che scomodiamo un’ultima volta — , forse, nel calore del momento, tra il fragore del pubblico e il battito accelerato del cuore, ciò che fa davvero la differenza è quell’istinto di anticipare, quel piccolo spostamento, quei pochi centimetri conquistati che trasformano una semplice possibilità in un gol decisivo.

FROSINONE – INTER X:

Planetwin3654,20

William Hill: 4,00

Snai: 4,00

Il trucco di Dimarco è stato svelato, per questo magari gli avversari riusciranno a strappare un pareggio. Noi giocheremo questa bolla su Planetwin365che offre una quota piuttosto alta e soprattutto un interessante bonus di benvenuto per i nuovi registrati. Vi ricordiamo che le quote possono essere soggette a variazioni con l’avvicinarsi delle partite. Di seguito vi mostriamo la comparazione dei bonus di benvenuto offerti dai vari bookmakers:

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Le cinque volte in cui Mauro Suma è impazzito in telecronaca (VIDEO)

Nel corso della nostra vita ci sono frasi che, una volta ascoltate, difficilmente riusciremo a dimenticare: nostra madre che ci sveglia per andare a scuola con un è tardii, il professore che pronuncia il nostro nome per l’interrogazione e, infine, i deliri dei telecronisti che, in preda all’emozione, ci regalano enunciati destinati a rimanere nella storia.

Non stiamo parlando di Fabio Caressa e Beppe Bergomi che urlano andiamo a Berlino Beppe o di Trevisani che al gol di Higuain esclama è un mostroo, di quelle se n’è già ampiamente parlato. Oggi vogliamo ricordarvi invece le leggendarie telecronache di Mauro Suma, giornalista e opinionista che, durante le partite della sua squadra del cuore — il Milan — ci ha fatto emozionare e divertire con i suoi commenti.

Vediamo le cinque volte in cui Suma è impazzito durante la telecronaca:

  1. Milan – Bologna: durante i minuti finali del match di Serie A tra le due squadre, che vedeva i rossoneri avanti per 1-0, il sommo Suma, assalito dalla paura che il Milan potesse subire gol da un momento all’altro, iniziò a invocare l’ingresso in campo di Yepes. Cosa c’è di strano? Ripetè per ben UNDICI volte fate entrare Yepes, fate entrare Yepes, chiedendo a gran voce ai tifosi a casa — ma soprattutto a sé stesso — perché non entra Yepes. Insomma, in quello che possiamo quasi definire un delirio alcolico, alla fine il difensore non fu fatto entrare. Per fortuna (del telecronista) il Milan riuscì comunque a vincere.

  2. Milan – Juventus: nel corso della partita un episodio in particolare ha mandato su tutte le furie Suma. In seguito alla traversa di Kalinic, avvenuta nei primi minuti di gioco, il telecronista iniziò a segnalare insistentemente un presunto fallo di mano da parte di Rugani. L’infrazione, come dimostrato dalla moviola in seguito, non c’era, ma ciò non fermò il j’accuse del buon Mauro che, di nuovo, cominciò a urlare manii, manii, ho visto un manii! Ho visto un manii — non proprio un’investigazione alla Sherlock Holmes ecco.

  3. Milan – Genoa: San Siro era appena esploso con un boato di gioia in seguito al gol di Kevin Prince Boateng, quando iniziò a circolare la voce che, nel frattempo, il Cesena avesse pareggiato contro la Juventus — rivale nella corsa scudetto di quell’anno. Grazie a quel risultato i rossoneri avrebbero accorciato le distanze in classifica, portandosi a -1 dai bianconeri. È qui che Suma entrò in God Mode: ha pareggiato il Cesena, ha pareggiato il Cesena! Spoiler: non aveva pareggiato. In un’altalena di emozioni, Mauro, forse a causa dell’adrenalina, non si rende subito conto dell’evidente bufala. Anzi, dichiara anche che il gol in questione fosse stato annullato. Altro spoiler: la rete non era proprio avvenuta, ma ormai il pareggio del Cesena risuona ancora forte in tutti noi.

  4. Milan – Juventus: un altro big match, un’altra occasione per entrare nella storia. Muntari, all’epoca tra le fila rossonere, incornò di testa a colpo sicuro la porta bianconera, iniziando subito ad esultare. Tutto sembrava lineare, era gol, ma Buffon respinse comunque il pallone in campo, cercando di mascherare l’impossibile. Eppure, come tutti sappiamo, non fu così: il gioco continuò a svolgersi normalmente e, come possiamo intuire, il gesto non passò inosservato dal nostro Mauro, che passò velocemente dall’esultare con un gol! Gol! Gol! Sulley! ad un cos’è? Ma non era gol? Ma non era gol? È ripartita la Juve in contropiede, in pochi secondi. Non contento — avendo intuito ormai che la rete non sarebbe stata assegnata — si rivolse direttamente a Gigi Buffon, come a chiedergli un’ammissione di colpa. Gigi, perché non l’hai detto?! Gigi, perché non l’hai detto?! Gigi! Guardami negli occhi, Gigi! Perché non l’hai detto, grande campione, Gigi?! Ma che roba brutta! Chissà se, in un tête à tête, i due avranno mai chiarito.

  5. Inter – Milan: concludiamo con il derby di Milano, una delle più rabbiose telecronache di Suma che, dopo il gol di Icardi al 93° minuto – che decise la gara – si lasciò andare, chiedendo un harakiri sportivo che ci limiteremo, per rispetto, a riportare: Voglio morire in questo momento, voglio morire adesso, senza pietà. Uscita a vuoto di Donnarumma, gol di Icardi. Voglio morire adesso. Una roba pazzesca, una roba che ci perseguiterà per tutta la stagione, Dio mio! Dal nulla, questi cavano fuori gol dal nulla. Danno una pesciata al pallone e noi poi svolazziamo per niente. Incredibile, incredibile! Sono incazzato come una bestia rara! Guarda che cosa facciamo. Guarda, palla nostra, guarda che cosa gli regaliamo. È tutto il campionato che regaliamo gol, e questo è il più crudele, il più brutto, il più beffardo. Vincere di regalo al 93′, pazzesco, pazzesco, pazzesco! Una roba più brutta che più brutta non si può, però la dobbiamo smettere di andare in giro a regalare gol per niente, ragazzi. La dobbiamo smettere di regalare gol per niente. È una roba di un brutto, e questi c’hanno un c*lo che è più grande di una casa. E noi siamo fessi, siamo polli. Siamo i polli più grandi del mondo!

Quella volta che Morimoto stregò lo United a suon di gol (VIDEO)

L’estate del 2006 è rimasta impressa nella mente e nell’anima di tutti gli italiani, non tanto per la vittoria dei Mondiali in Germania, quanto per l’arrivo nel Belpaese di Takayuki Morimoto.

Il 23 luglio 2006 l’attaccante giapponese firmò infatti per il Catania, e da quel momento in poi conquisterà a suon di gol il cuore di tutti i tifosi rosso-azzurri.

Il suo debutto fu storico: entrato all’83°, Banzai impiegò solamente cinque minuti per siglare il suo primo gol, pareggiando così la partita contro l’Atalanta, che fino a quel momento già pregustava la vittoria.

Le prestazioni di Maremoto con la squadra sicula non passarono di certo inosservate, tanto che, a posare lo sguardo sul ‘giovane fuoriclasse’, fu niente poco di meno che Sir Alex Ferguson.

Sì, avete capito bene, nel 2009 la dirigenza dello United voleva a tutti i costi che Morimoto diventasse la nuova arma dei Red Devils.

Alla fine la trattativa sfumò e non se ne fece nulla, ma il solo immaginarci la coppia d’attacco Ronaldo-Morimoto, ci fa scendere una lacrimuccia.

Indovina il calciatore dai suoi ex compagni di squadra: la soluzione

Sulle nostre stories Instagram vi abbiamo chiesto, attraverso dei suggerimenti relativi ai compagni di squadra che ha avuto nel corso della sua carriera, quale fosse il giocatore misterioso di questa settimana.

Facciamo prima un piccolo riassunto…
 

Allora abbiamo detto che:

Ha giocato con Nainggolan (al Cagliari) ma non con Totti

Ha giocato con Tatarusanu (alla Fiorentina) ma non con Maignan

Ha giocato con Lautaro (all’Inter) ma non con Thuram

Ha giocato con Immobile (alla Lazio) ma non con Acerbi

Quello che non vi abbiamo detto è che oggi indossa la maglia nerazzurra… Quindi, siete riusciti a scoprire di quale giocatore stiamo parlando? Dai è facile su!

Ma certo è proprio lui: MATIAS VECINO

Quel gol di Vecino che cambiò la storia: Lazio-Inter è un Monday Night che  pesa - Eurosport

Ed ora vi poniamo un altro quesito: riuscirà la Garra Charrua a far vincere la sua Lazio contro una delle sue ex squadre stasera? 

Nel caso ne foste convinti, noi la quota ve la lasciamo qui sotto:

LAZIO-FIORENTINA 1+GOAL

Planetwin365: 4.51

Sisal: 4.40

Snai: 4.25

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365€ BONUS BENVENUTO

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250€ BONUS BENVENUTO

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Indovina il calciatore misterioso attraverso i trasferimenti della sua carriera: la soluzione

Nelle nostre stories Instagram vi abbiamo chiesto, attraverso dei suggerimenti sulla sua carriera, quale fosse il giocatore misterioso di questa settimana.

Facciamo prima un piccolo riassunto.

Allora abbiamo detto che:

Nella stagione 2004/2005 ha vestito la maglia del Crotone

Nella stagione 2005/2006 ha vestito la maglia del Siena

Nella stagione 2006/2007 ha vestito la maglia della Juventus

Nella stagione 2007/2008 ha vestito la maglia della Sampdoria

E infine dalla stagione 2009/2010 ha vestito la maglia del Parma

Quello che non vi abbiamo detto è che si tratta di un portiere che milita ancora nella nostra Serie A… Quindi, siete riusciti a scoprire di quale giocatore stiamo parlando? Dai è facile su!

Ma certo è proprio lui: ANTONIO MIRANTE

Tatarusanu e Mirante male nei test: la decisione del Milan

 

Questa domenica il protagonista scelto è un ex di Juventus e Milan, quindi vi chiediamo: come finirà il big match di questa sera allo Stadium?

Noi scegliamo i padroni di casa con un buon numero di gol durante la partita, perché crediamo che dopo la penalizzazione i ragazzi di Allegri proveranno un sussulto d’orgoglio contro i rossoneri, vi lasciamo la quota qui sotto:

JUVENTUS-MILAN 1 + OVER 2.5

Planetwin365: 4.02

Bwin: 3.75

William Hill: 3.90

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500€ BONUS BENVENUTO

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260€ BONUS BENVENUTO

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225€ BONUS BENVENUTO

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Indovina il calciatore misterioso attraverso i trasferimenti della sua carriera: la soluzione

Nelle nostre stories Instagram vi abbiamo chiesto, attraverso dei suggerimenti sulla sua carriera, quale fosse il giocatore misterioso di questa settimana.

Facciamo prima un piccolo riassunto.

Allora abbiamo detto che:

Nella stagione 2004/2005 ha vestito la maglia del Torino

Nella stagione 2005/2006 ha vestito la maglia dell’Ascoli

Nella stagione 2006/2007 ha vestito la maglia della Sampdoria

Nella stagione 2007/2008 ha vestito la maglia dell’Udinese

E infine dalla stagione 2009/2010 ha vestito la maglia del Napoli

Quello che non vi abbiamo detto è che si tratta di un attaccante che milita ancora nella nostra Serie A… Quindi, siete riusciti a scoprire di quale giocatore stiamo parlando? Dai è facile su!

Ma certo è proprio lui: FABIO QUAGLIARELLA

Sampdoria, Quagliarella in attesa del rinnovo

Questa domenica il protagonista scelto è un ex di Juventus e Napoli, quindi vi chiediamo: come finirà il big match di domenica sera allo Stadium?

Noi scegliamo i padroni di casa con un basso numero di gol durante la partita, vi lasciamo la quota qui sotto:

JUVENTUS-NAPOLI 1 + UNDER 2.5

Planetwin365: 5.61

Bwin: 5.25

William Hill: 5.00

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500€ BONUS BENVENUTO

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Si ok ma chi è El Chapita Retegui?

La conferenza stampa di mister Mancini non ha lasciato dubbi: Mateo Retegui pare destinato a vestire la stessa prestigiosa maglia azzurra che negli ultimi anni è transitata sulle spalle di Lapadula, Immobile, Belotti, Berardi e compagnia brutta. 

E se questi nomi rimangono comunque per voi più conosciuti e legittimi rispetto a quello che trovate nel titolo beh, non ce la sentiamo di biasimarvi: l’oriundo convocato dal buon Roberto rappresenta perfettamente la metafora del “raschiare il fondo del barile”. Ma visto che ormai non si può tornare indietro, non resta che fare buon viso a cattivo gioco, provando a conoscere meglio quello che a tutti gli effetti potrebbe essere l’attaccante del futuro della nostra Nazionale.

#1: LO SPORT SBAGLIATO: Nato a San Fernardo in Argentina, El Chapita deve la sua convocazione alle origini del nonno, il quale venne alla luce in quel di Canicattì, un piccolo paese in provincia di Agrigento. La sua famiglia è conosciutissima in Argentina, dal momento che padre, madre e sorella hanno giocato o giocano come professionisti ad hockey su prato; e quando Retegui, chiuso nel settore del River Plate dalla classe di altre giovani promesse decide di abbandonare il calcio in favore dello sport di famiglia, nessuno ha dubbi: anche lui diventerà un professionista di hockey su prato.

Quando invece a 17 anni entra nella “cantera” del Boca Juniors, cambierà idea e inizierà la sua vera ascesa nel mondo del pallone.

#2: L’INVESTITURA: se alcuni frame della nostra vita segnano chi siamo davvero, beh, che dire dell’esordio del Chapita nel campionato argentino? Questo avviene dando il cambio ad un certo Carlitos Tevez. Il suo allenatore dell’epoca, oggi lo ricorda così: “è un tipo di attaccante che all’Italia manca, un numero 9 di potenza come Toni nel 2006.” Non farlo ti prego, non darci speranze.

#3: L’ESPLOSIONE: Dopo un paio di stagioni di ambientamento fra giovanili e prima squadra, arriva il prestito al Tigre, con il quale Retegui si consacra: 23 reti in un’unica stagione e prestito rinnovato per continuare a farsi le ossa. 6 gol in 8 partite in questo campionato rappresentano un bel biglietto da visita per l’attaccante che in Argentina ha segnato più gol di tutti alle migliori 5 squadre del campionato.

#4: ER PUPONE 2: Già dal 2020, i più attenti potranno ricordare il suo nome. Fu proprio in quell’anno che la società di osservatori di Francesco Totti lo mise sotto contratto, anticipandone di fatto la futura esplosione. “Sto trattando un talento incredibile dall’Argentina, forte forte forte, una mezza punta-attaccante. È devastante. Il nome non lo dico, altrimenti me lo soffiano.”

Queste le parole del Pupone pochi giorni prima della firma ufficiale. E se non è un’investitura questa….

#5: IL MERCATO ITALIANO: la convocazione ed il probabile esordio con l’Italia non faranno altro che rinforzare il legame tra il Chapita e i nostri colori. Non potevano mancare a questo punto le prime voci di mercato che lo accostano alle squadre italiane: il suo procuratore, con gli occhi a forma di euro, ha parlato di squadre di medio – alta classifica della nostra Serie A interessate a Retegui. Pure il Milan starebbe sondando il terreno per dare finalmente a Pioli una prima punta con meno di 35 anni, ma per ora non sono che chiacchiere.

In attesa di vederlo in campo questa sera, ovviamente, per capire se la sua convocazione rimarrà solamente un meme o se invece ci troviamo di fronte al futuro della nostra Nazionale.

 

E se dovesse andare in rete questa sera contro i nostri acerrimi rivali inglesi? Nel dubbio qui sotto vi lasciamo la comparazione quote di una sua possibile marcatura!

ITALIA-INGHILTERRA RETEGUI MARCATORE SI 

Betfair: 3.40

Planetwin365: 3.25

Indovina il calciatore misterioso attraverso i trasferimenti della sua carriera: la soluzione

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Facciamo prima un piccolo riassunto.

Allora abbiamo detto che:

Nella stagione 2015/2016 ha vestito la maglia della Roma

Nella stagione 2017/2018 ha vestito la maglia della Stella Rossa

Nella stagione 2019/2020 ha vestito la maglia del Marsiglia

Nella stagione 2020/2021 ha vestito la maglia dell’Hertha Berlino

E infine dalla stagione 2021/2022 ha vestito la maglia del Benfica

Quello che non vi abbiamo detto è che stasera probabilmente giocherà nell’attacco del Torino… Quindi, siete riusciti a scoprire di quale giocatore stiamo parlando? Dai è facile su!

Ma certo è proprio lui: NEMANJIA RADONJIC

Torino, il segreto del primo posto è Radonjic: il serbo brilla e si candida già a colpo dell'estate | Primapagina | Calciomercato.com

Ed ora vi poniamo un altro quesito: chi sbloccherà il Derby della Mole questa sera?

Noi scegliamo un giocatore della Juventus, nel caso foste convinti anche voi, vi lasciamo la quota qui sotto:

JUVENTUS-TORINO CHIESA PRIMO MARCATORE 

Planetwin365: 6.75

William Hill: 6.50

Bwin: 6.50

Noi giocheremo questa bolla su Planetwin365che offre la quota più alta e un interessante bonus di benvenuto per i nuovi registrati. Vi ricordiamo che le quote possono essere soggette a variazioni con l’avvicinarsi delle partite. Di seguito vi mostriamo la comparazione dei bonus di benvenuto offerti dai vari bookmakers:

300€ BONUS BENVENUTO

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260€ BONUS BENVENUTO

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225€ BONUS BENVENUTO

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