CR7 si è sottoposto alla macchina della verità (VIDEO)

“Bugie, bugie, bugie, bugie dimmi” cantava Ernia nell’outro del suo disco Gemelli.

Ma di fronte alla macchina della verità, anche una menzogna ben raccontata viene sgamata. 

E allora Binance ha deciso di sottoporre Cristiano Ronaldo alla macchina più pericolosa al mondo: quella della verità. Visto che però il video è in inglese e non vogliamo abbassare l’autostima degli utenti che non conoscono bene l’inglese, vi traduciamo in forma testuale il contenuto video qui sotto.

“Il tuo nome è Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro?” Si – VERO

“Sei nervoso?” No – VERO

“Hai mai cercato il tuo nome su Google?” Molte volte – VERO

“Detieni il record di gol segnati di tutti i tempi?” Si – VERO

“Hai mai mangiato nei fast food?” Molte volte – VERO

“Il Portogallo vincerà mai i Mondiali?” Si – FALSO la macchina ha infatti rivelato la titubanza di CR7 sull’argomento (forse perché, se non è successo grazie a lui, non succederà mai grazie a nessuno).

“Riguardi i tuoi gol? Si – VERO 

“La bicicletta (la rovesciata con cui segnò contro la Juventus) è il tuo gol più bello di sempre?” Si – FALSO anche qui la macchina ha dubitato della sua risposta, ma ha sottolineato che per lui è il suo gol più bello per la difficoltà del gesto.

“La Premier League è il campionato più difficile?” Si – VERO

“Russi?” No – FALSO sgamato Cristiano.

“Alex Ferguson è l’allenatore migliore di sempre?” Qui Ronaldo ha risposto che fosse sleale chiederglielo, per rispetto del suo storico coach e perché non è possibile definire un migliore allenatore senza contestualizzarne l’ambito (ad esempio: quello più vincente lo si può definire con certezza per via dei numeri).

“Possiedi degli NFT?” Si – VERO

“Hai intenzione di fare molti NFT in futuro?” Si – VERO

“Giocherai ancora a 40 anni?” Si – VERO

“Qualcuno riuscirà mai a battere il tuo record di gol?” No – VERO

“Sei il più grande marcatore di tutti i tempi?” Si – VERO

E nemmeno l’ultima domanda lo ha smosso.

“Scambieresti le tue medaglie della Champions League per la vittoria di un Mondiale?” No – VERO

Quella volta in cui un bambino analizzò il passaggio di Leonardo all’Inter (VIDEO)

A volte bastano 4 parole per sintetizzare perfettamente un discorso.

Il caso nello specifico è quello di un bambino che commentò il passaggio di Leonardo sulla panchina dell’Inter, dopo che un paio di anni prima sedeva su quella del Milan (dopo anni e anni da giocatore).

“Proprio alla vigilia di Natale” nel giorno in cui tutti dovremmo essere più buoni, è meglio essere sinceri.

In Georgia un giocatore si è tolto la maglia prima di segnare (VIDEO)

Di esultanze bizzarre nella nostra vita ne abbiamo viste a bizzeffe.

Dal trenino del Bari degli anni 90’ all’immobile Bresciano, passando per la mano di Matri fino all’iconico Sium di Cristiano Ronaldo.

Resta il fatto che il modo migliore per esternare tutta la propria gioia per un gol è sempre lo stesso: togliersi la maglia in maniera cafona e urlare sotto la curva.

Un gesto che porta all’inevitabile cartellino giallo (perché da regolamento dal 2004 “svestirsi della maglia porta all’ammonizione in quanto nel tifoso avversario potrebbe creare situazioni difficili”) e che potrebbe irritare particolarmente coloro che posizionano il loro sponsor al centro della divisa.

Tornike Akhvlediani (attaccante georgiano classe 99’) ha deciso, però, di superarsi.

Nel week end il suo Samtredia era ospite del Dila Gori e a sigillare il risultato al 94’ ci ha pensato proprio lui. 

Solo che a differenza di tutti i suoi colleghi, si è tolto la maglia prima di mettere in rete il pallone del definitivo 1-3, sbeffeggiando gli avversari più del dovuto.

Gol valido e ammonizione sacrosanta per il direttore di gara, che deve aver apprezzato la sfacciataggine del giocatore per non sanzionarlo ulteriormente.

Pallone esce dallo stadio e tifoso si ferma in macchina per rubarlo (VIDEO)

Definizione di mito: quanto è capace di polarizzare le aspirazioni di una comunità o di un’epoca, elevandosi a simbolo privilegiato e trascendente.

Tutti, infatti, ammirerete il tifoso (o presunto tale) che mentre passava fuori dallo stadio in cui giocavano Hapoel Hadera e Maccabi Tel Aviv si è fermato apposta in macchina per recuperare un pallone uscito dall’impianto.

Corsa in macchina e fugata via, per una domenica sera da leoni.

Quante volte avete sognato di farlo?

@sport5il

קורע: כזה דבר עוד לא ראינו

♬ סאונד מקורי - Sport5

Var al cellulare, 23′ di recupero: in Porto-Arouca succede di tutto (VIDEO)

Come vi avevamo già anticipato nel mese di agosto, le partite di calcio dureranno sempre di più.

Ciò lo si può dedurre facilmente da ciò che è accaduto ieri sera in Porto-Arouca, dove l’arbitro ha fischiato il triplice fischio finale solamente dopo 23 minuti di recupero.

I padroni di casa strappano il pari al 109′, in una partita in cui il vero protagonista è stato il var, con un gol annullato, un rigore fischiato (e poi sbagliato) ed un intervento al cellulare.

Vabbè rivediamoci gli highlights che sono molto più esplicativi di quanto potremmo esserlo noi con mille parole.

Le immagini di CR7 che si allena mentre i compagni sono già andati via (VIDEO)

CR7 continua ad essere uno stacanovista della palestra anche a 38 anni suonati.

Non che tal notizia faccia scalpore, visto che sappiamo tutti che il suo impegno maniacale per mantenere in forma il proprio fisico sia ineccepibile.

Quello che ci lascia “sgomenti” è vederlo continuare ad allenarsi duramente mentre i compagni di squadra più giovani e (in teoria) più affamati hanno lasciato lo spogliatoio da un pezzo.

Un aspetto che fino a qualche anno fa poteva sembrare normale, ma che ora in un contesto meno stimolante a livello di ambizioni sportive e in cui potrebbe rilassarsi maggiormente, denota tutta la sua attitudine.

Chissà quanti chili alla pressa con quelle gambe.

Messi ha visto qualcosa che noi umani non potremmo immaginare (VIDEO)

Lionel Messi, da quando ha preso la sua navicella e si è trasferito da Parigi a Miami, ha spostato le attenzioni del globo oltreoceano.

Da quando è arrivato alla corte di David Beckham, l’Inter Miami ha praticamente vinto tutte le partite di League Cup, la semifinale di Coppa US Open e (ora che è ripresa) anche la prima di MLS dopo la sosta.

L’obiettivo è quello di rimontare 11 punti ai Chicago Fire (attualmente noni in classifica e con l’ultimo pass a est per i play-in della fase finale) e sperare in un clamoroso ribaltone.

Per farcela, Messi sta sfoderando tutte le sue armi migliori: nel suo primo gol in MLS, infatti, ha imbeccato il compagno che lo avrebbe portato alla rete del definitivo 0-2 aprendo in due la difesa schierata dei New York Red Bulls.

MA COME HA FATTO A VEDERLO?!

Quella volta in cui CR7 divenne CR11 (VIDEO)

Quando calcio e marketing sembravano ancora due concetti piuttosto distanti, c’era chi invece aveva già capito che il futuro calcistico andava proprio in quella direzione lì: stiamo parlando, come è facilmente intuibile dal titolo dell’articolo, del solito Cristiano Ronaldo.

Già, perché nell’estate del suo faraonico trasferimento al Real Madrid, il portoghese si era trovato di fronte ad un unico, piccolo ostacolo: quello del numero di maglia.

Il 7 infatti aveva accompagnato Cristiano per tutta l’avventura al Manchester United e il nickname CR7 era talmente sulla bocca di tutti che sarebbe stato un peccato accantonarlo per un altro numero.

Peccato però che per le Merengues quella “camiseta” con la 7 sulle spalle fosse all’epoca un concetto fra il sacro e l’intoccabile: apparteneva infatti alla leggenda del club Raul Gonzales Blanco.

L’attaccante spagnolo era ormai al termine della sua carriera e da lì a poco avrebbe deciso di lasciare il Santiago Bernabeu, ma per la prima stagione di Cristiano a Madrid non se ne fece nulla e dunque la star portoghese fu “costretta” ad accontentarsi del numero 9.

Nelle stagioni successive, dopo il trasferimento di Raul allo Schalke 04, CR ritornò…7, mentre Karim Benzema prese possesso della 9 ritornata vacante.

C’è però una partita amichevole, che rimarrà nella storia proprio per lo strano intreccio di questi numeri: l’addio al calcio europeo di Raul venne infatti organizzato con un’amichevole fra Real Madrid e la sua prossima squadra, l’Al-Sadd. 

Per l’occasione e per indicibili interessi commerciali, tutte le stelle del Madrid parteciparono alla passerella: Benzema con la sua 9, Raul con la sua storica 7…e Cristiano?

Beh, dovette giocare l’unica partita della sua vita con il numero 11 sulle spalle.

Non che questo lo abbia frenato in qualche modo dall’irridere i propri avversari in qualche modo, come potete notare da questo video, resta tuttavia la stranezza di vedere Cristiano con quella doppia cifra sulle spalle.

Cosa ne sarà stato di quella maglia a tutti gli effetti “storica”? Sarà forse stata conservata dal campione portoghese o gettata in un tritarifiuti?

Di certo, vista poi l’escalation della carriera di Ronaldo, potrebbe valere oggi un bel tesoretto.

Tutti gli errori di Maguire al Manchester United (VIDEO)

Se questo articolo potesse essere riassunto in un meme, utilizzeremmo sicuramente quello dei Simpson in cui Apu guarda sconsolato verso il tramonto e un triste Harry Maguire che si allontana dicendo: “lui non era in grado di fare una diagonale, non sapeva difendere, scarso nel posizionamento…eppure se ne va il migliore difensore che il Manchester United abbia mai avuto”.

Eh già, perché anche le storie più belle sono destinate a finire e ad ore, Harry Maguire sarà annunciato come nuovo difensore del West Ham dopo 4 anni di militanza con la maglia dei Red Devils.

Quattro anni in cui, come ben sapete, gliene sono capitate di tutti i colori.

Ma andiamo con ordine: Maguire arriva ad Old Trafford per la cifra record di 87 milioni di euro, diventando il difensore più pagato al mondo e pare pronto ad assicurare allo United una difesa impenetrabile. 

Delle poche situazioni che non sbroglierà lui, dicevano estasiati i tifosi, se ne occuperà De Gea. (Ecco un esempio di frase invecchiata male).

Le premesse, dunque, erano ottime; peccato però che fin dalle prime uscite, Maguire non riesca a trasmettere alla squadra la tranquillità necessaria (eufemismo per dire che fin dall’inizio le sue prestazioni risultarono disastrose).

C’è sicuramente da dire che Maguire si è trovato ad essere prima una colonna, poi addirittura il capitano di uno United parecchio sgangherato. Ora che la cura Ten Hag pare aver riassestato il club, infatti, è stato messo alla porta.

Ma perché tanto astio? Perchè questa indisponenza verso un uomo che, con tutte le ammissioni di colpa del caso, ha sempre “sudato la maglia”?

Perchè, come potete vedere in questo video, Harry Maguire ne ha veramente combinate troppe per essere perdonato.

Disimpegni sbagliati, avversari non marcati, passaggi nel vuoto, diagonali immaginarie…insomma: ce ne è da far disperare anche il più ingenuo degli allenatori dei pulcini.

Godetevi questa raccolta di sue perle, mentre noi proviamo ad immaginare quali possano essere ora i sentimenti dei tifosi del West Ham.

Sadio Mané continua a copiare le esultanze (VIDEO)

Lo faceva già ai tempi del Liverpool in compagnia di Firmino e Coutinho, ma Sadio Mané dopo il passaggio all’Al Nassr non ha perso il vizio e continua a replicare le esultanze dei compagni dopo i gol.

Questa volta è toccato proprio a lui: Cristiano Ronaldo. 

Talisca innesca l’azione, CR7 la rifinisce e Mané… fa il Sium.

Chissà se il portoghese sia contento o meno della scelta del compagno.