Quella volta che Toni Kroos ha partecipato ad uno show televisivo (VIDEO)

Che Toni Kroos si trovi perfettamente a suo agio in campo, è cosa risaputa.

Che sappia calciare divinamente, è evidente.

Non sapevamo, tuttavia, che avesse una volta partecipato a una challenge televisiva.

Nel programma in questione si può infatti vedere il momento esatto in cui il numero 8 dei blancos si trasforma per l’occasione in un concorrente di Takeshi’s Castle, mantenendo però al contempo la solita classe ed eleganza che lo contraddistinguono anche in campo — dopotutto quando ce l’hai, ce l’hai.

Tra gli applausi del pubblico e con un sottofondo musicale alla Mission Impossibile che sembra non partire mai, l’ex campione del mondo tedesco sta per iniziare l’epica sfida: salire venti scalini all’indietro mentre palleggia.

Toni, con una camicia bianca forse più adatta ad una cresima che ad un’attività sportiva, inizia così la sua ascesa: prende il ritmo e, un palleggio dopo l’altro, sale  uno ad uno gli scalini, rischiando inconsapevolmente di infortunarsi verso il gradino numero nove, che stando alla numerologia rivela la passione e il desiderio più profondi — in questo caso il portare a termine la missione senza porre fine alla carriera.

Ad ogni passo cresce la padronanza della stella del Real, che aumenta il ritmo prendendoci quasi gusto. Arrivato velocemente in cima, viene ripagato per lo show dalle grida del pubblico e da un Woo della conduttrice — non è molto, ma è un lavoro onesto direbbe qualcuno.

Chissà se Toni Kroos, una volta esauriti i titoli da vincere, deciderà di reinventarsi come star della tv.

L’azione ad un tocco più incredibile della storia del calcio (VIDEO)

“Gli anni d’Oro del grande Real, gli anni di Van Nistelrooy e Diarra” suonerebbe anche bene, se non fosse che quei Galacticos, alla fine, vinsero la Decima solamente 7 anni dopo.

C’è da dire, però, che le Merengues, a cavallo tra il 2004 e il 2007, possedevano un gioco incredibile e nomi altrettanto altisonanti in campo, a tal punto da poter segnare con continuità gol con un solo tocco tra compagni.

L’esempio lampante è la rete di Ruud in un Real Madrid-Valencia terminato 2-1 per i padroni di casa e che vide i tifosi del Bernabeu impazzire dopo questa azione in stile Ultimate Team.

Quella volta in cui CR7 divenne CR11 (VIDEO)

Quando calcio e marketing sembravano ancora due concetti piuttosto distanti, c’era chi invece aveva già capito che il futuro calcistico andava proprio in quella direzione lì: stiamo parlando, come è facilmente intuibile dal titolo dell’articolo, del solito Cristiano Ronaldo.

Già, perché nell’estate del suo faraonico trasferimento al Real Madrid, il portoghese si era trovato di fronte ad un unico, piccolo ostacolo: quello del numero di maglia.

Il 7 infatti aveva accompagnato Cristiano per tutta l’avventura al Manchester United e il nickname CR7 era talmente sulla bocca di tutti che sarebbe stato un peccato accantonarlo per un altro numero.

Peccato però che per le Merengues quella “camiseta” con la 7 sulle spalle fosse all’epoca un concetto fra il sacro e l’intoccabile: apparteneva infatti alla leggenda del club Raul Gonzales Blanco.

L’attaccante spagnolo era ormai al termine della sua carriera e da lì a poco avrebbe deciso di lasciare il Santiago Bernabeu, ma per la prima stagione di Cristiano a Madrid non se ne fece nulla e dunque la star portoghese fu “costretta” ad accontentarsi del numero 9.

Nelle stagioni successive, dopo il trasferimento di Raul allo Schalke 04, CR ritornò…7, mentre Karim Benzema prese possesso della 9 ritornata vacante.

C’è però una partita amichevole, che rimarrà nella storia proprio per lo strano intreccio di questi numeri: l’addio al calcio europeo di Raul venne infatti organizzato con un’amichevole fra Real Madrid e la sua prossima squadra, l’Al-Sadd. 

Per l’occasione e per indicibili interessi commerciali, tutte le stelle del Madrid parteciparono alla passerella: Benzema con la sua 9, Raul con la sua storica 7…e Cristiano?

Beh, dovette giocare l’unica partita della sua vita con il numero 11 sulle spalle.

Non che questo lo abbia frenato in qualche modo dall’irridere i propri avversari in qualche modo, come potete notare da questo video, resta tuttavia la stranezza di vedere Cristiano con quella doppia cifra sulle spalle.

Cosa ne sarà stato di quella maglia a tutti gli effetti “storica”? Sarà forse stata conservata dal campione portoghese o gettata in un tritarifiuti?

Di certo, vista poi l’escalation della carriera di Ronaldo, potrebbe valere oggi un bel tesoretto.

Joselu si ripresenta al Real con una “bicicletta” (VIDEO)

Certi amori non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano.

Frase abusatissima che utilizzeremo per ogni back to home dei prossimi 50 anni, anche per quello di Joselu al Real Madrid, che questa notte ha deciso di aprire la Graziella in rovesciata e lasciare a bocca aperta tutti, persino Onana che si era appena messo tra i pali del Manchester United.

I blancos, dopo aver rimontato il Milan, vincono anche con i Red Devils per 2-0 chiudendo il discorso partita con questo gol assurdo.

Ma che gol ha fatto Luka Romero?! (VIDEO)

La tourneè americana del Milan è cominciata questa notte, con la prima sfida contro il Real Madrid. 

I rossoneri hanno sbloccato le marcature con un gol di Tomori e si sono portati sul 2-0 con un gol straordinario del neo arrivato Luka Romero.

Poi, però, i Blancos nel secondo tempo hanno ribaltato il risultato con una doppietta di Valverde nel giro di 2 minuti e la rete di Vinicius nel finale, il definitivo 3-2.

Qui sotto trovate gli highlights della partita (fonti: Sky Sport e Dazn).