Camarda ha segnato 3 gol in 3 giorni (VIDEO)

Francesco Camarda continua a stupire tutti.

L’attaccante classe 2008, dopo aver segnato il suo primo gol nel campionato Primavera, ha raggiunto un altro record: è l’italiano più giovane di sempre a realizzare un gol in Youth League (la Champions League U19).

Non una, ma ben due le reti sul tabellino messe a referto dal baby prodigio rossonero, che nelle movenze e per il fiuto del gol ricorda tanto un certo Pippo Inzaghi.

Paragone forse esagerato, non vogliamo mettergli troppa pressione fin da subito, ma il ragazzo sta facendo bene e ci auguriamo che, crescendo con la consapevolezza di poter fare grandi cose in futuro, possa un giorno conquistare l’attacco del Milan dei grandi.

Rivediamoci i centri contro il Newcastle di oggi e quello contro il Sassuolo del week end.

Il 2° gol del Brighton allo United va fatto vedere nelle scuole calcio (VIDEO)

4 vittorie ed una sola sconfitta nelle prime 5 partite di campionato.

Numeri strabilianti per il Brighton di De Zerbi, che continua a lasciare a bocca aperta avversari e sostenitori per il modo in cui gioca e batte praticamente chiunque.

Sabato è toccato al Manchester United uscire con le ossa rotte da Old Trafford, oltre che col mal di testa.

Il gol del momentaneo 0-2 è infatti una manovra di gioco “guardiolana” che ha portato Pascal Gross a finalizzare un’azione con 30 tocchi dalla propria linea di fondo.

Da far vedere e rivedere nelle varie scuole calcio.

Il gol senza senso di Capuano che ammotulì San Siro (VIDEO)

Cosa può fermare una squadra in cui giocano Ibrahimovic, Ronaldinho, Robinho, Seedorf e Pato?

Apparentemente nulla, a meno che di fronte non ci sia il Catania dell’allora (vero) maestro Marco Giampaolo.

Già, perché oggi vi vogliamo raccontare di un flash proveniente dalla stagione 2010/2011, quella poi in cui i rossoneri vinsero lo scudetto al termine di un duello all’ultimo sangue con i cugini interisti.

Ma l’annata, per gli uomini di Max Allegri, non era iniziata bene. Dopo una vittoria all’esordio, era arrivata la sconfitta a Cesena e, come vi stiamo per raccontare, alla terza giornata ecco il pareggio contro il Catania.

Bisogna dirlo: c’è modo e modo di pareggiare.

E quello, per il Milan, fu un brutto pareggio: il Catania dominò completamente il primo tempo, rischiando più volte di andare sul doppio vantaggio dopo l’assurdo gol che potete ammirare nel video.

L’autore della rete, Ciro Capuano, era all’epoca un onestissimo terzino sinistro. Va poi detto che, come tanti altri calciatori del Catania dell’epoca, in certe giornate si trasformava, diventando un misto fra Theo Hernandez e Roberto Carlos.

Quel sabato di settembre, era una di quelle serate.

E così, un’innocua palombella sta piovendo verso di lui dopo una serie di batti e ribatti in area. Solo un pazzo può pensare di colpirla al volo di collo pieno; il buonsenso non ti direbbe mai di provare una soluzione del genere di fronte a 60mila tifosi avversari.

Ma quella sera Capuano, baciato dall’ispirazione e dalla buona sorte, decide di lasciar perdere la scaramanzia, indovinando quello che per forza di cose è diventato il gol più bello della sua carriera.

Sulle ali dell’entusiasmo, come dicevamo, il Catania andò più volte vicino al raddoppio, prima che quel maniaco del gol che di cognome fa Inzaghi siglasse il definitivo pareggio.

Senza quel gol, la serata per gli Etnei sarebbe stata sicuramente ancora più iconica, anche se siamo sicuri che i tifosi catanesi, un gol così, non se lo dimenticheranno mai.

Ma quanto era devastante Douglas Costa prime?! (VIDEO)

Non era di certo uno di quei giocatori che segnava parecchio, visto che numeri alla mano non è mai arrivato in doppia cifra in nessuna stagione della sua carriera.

Già il ruolino degli assist presenta un volto diverso delle sue capacità, ma la sua vera dote in ogni caso resta il dribbling. Quando Douglas Costa partiva palla al piede era praticamente imprendibile (si dice addirittura che arrivasse a toccare i 36km/h) e le difese di tutta Europa facevano figure da cioccolatai non indifferenti.

Ma provate a prenderlo voi uno così, manco con il booster specchiato preparato gli stavi dietro.

E siamo sicuri che se avesse giocato oggi in Serie A nel suo periodo prime avrebbe fatto il panico ogni maledetto weekend.

Douglas Costa si sta godendo il suo finale di carriera nei Los Angeles Galaxy, ma le strade non dimenticheranno mai il suo picco di skills.

Quella volta che Mourinho partecipò ad un evento WWE (VIDEO)

Se c’è un allenatore di calcio che avremmo visto bene nel mondo del wrestling, quello è proprio Josè Mourinho: il mago di Setubal a fare da manager alle più grandi star della WWE, pensateci. Uno che ha basato tutte le proprie conferenze stampa sull’ironia e l’aggressività, sarebbe andato a nozze con i promo studiati per gli atleti sul ring.

Sarebbe stato bene accanto ad Undertaker, così come a dare pacche sulla schiena di Big Show, oppure a far vincere in maniera scorretta Roman Reigns.

La cosa divertente è che, come stiamo per raccontarvi, Mourinho ebbe un piccolo ruolo in una puntata di Raw del 2007. L’allora tecnico del Chelsea, infatti, partecipò alla tappa londinese dello show con la sua famiglia e in apertura di trasmissione, fu tirato in mezzo nientepopodimeno che da Shane McMahon, figlio del proprietario della compagnia.

Shane, infatti, microfono in mano, iniziò a provocare il pubblico, cercando qualcuno che volesse sfidarlo. Poi, dopo attimi di silenzio, si concentrò su Mourinho, rivolgendogli queste parole: “Aspetta un attimo, ma io ti conosco! Tu sei Josè Mourinho!” in quel momento gli occhi e le telecamere andarono ad inquadrarlo, “sei l’allenatore del Chelsea! Non vuoi provare uno di questi?” chiese indicando i pugni.

Il sorriso sornione di Mou è quello dei tempi migliori e, non avendo a disposizione un microfono, l’allenatore portoghese inizia a scuotere il proprio indice in segno di diniego. La folla presente nell’arena comincia immediatamente a fischiarlo, prima di concentrare nuovamente l’attenzione su Shane, che continua a provocare Mou raccontando una storia: “Ieri sera ho fatto a pugni in un bar, qui a Londra, e ho buttato a terra sette uomini…ma non so se posso chiamarli uomini, penso che fossero giocatori del tuo Chelsea”, afferma sempre indicando Mourinho.

La gag di per sì termina qui, con il buon Kosèè che continua a ridersela sotto i baffi in compagnia dei suoi vicini di pubblico, ma all’epoca la clip andò letteralmente virale, soprattutto fra i tifosi del Liverpool, che la utilizzarono per motivare la propria squadra attesa dalla semifinale di Champions League proprio contro il Chelsea.

Che dire, abbiamo di sicuro perso un’occasione: non so se potremo dire di aver vissuto senza aver visto lo Special One lottare su un ring in un incontro di wrestling.

Stankovic segnava solo gol da casa sua (VIDEO)

“Baby nel tuo cuore faccio goal da centrocampo come Stankovic” è la frase con cui Guè entra nel nuovo disco di Coez e Frah Quintale, che ben presto verrà ripresa come dedica dei tifosi nerazzurri verso le loro donne.

Perché quel gol dopo 30 secondi contro lo Schalke 04 nei quarti di finale di Champions League, seppur inutile ai fini del risultato (l’Inter infatti perderà addirittura 5-2 in quel di San Siro) rimarrà per sempre impresso nei loro occhi.

Un gesto tecnico con un coefficiente di difficoltà altissimo, dalle immagini lui fa sembrar semplice, ma prenderla al volo da 50 metri e metterla in rete è tutt’altro che una cosa da poco.

Non era, però, la sua prima volta in tal senso.

Già 2 anni prima a Genova, su un rinvio sballato di Amelia, raccolse quel pallone di prima e lo scaraventò in porta facendo venire giù il settore ospiti.

Oggi è il compleanno di Deki: rivediamoceli entrambi insieme ai suoi gol più belli!

La presentazione commovente di Sergio Ramos al Siviglia (VIDEO)

“Certi amori non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano” è una frase scontata, banale ormai, ma è quella più adatta in queste occasioni.

Perché il ritorno di Sergio Ramos al Siviglia è un atto di amore incredibile in un momento storico in cui anche i 20enni scelgono di andare a giocare in Arabia Saudita. 

Il centrale spagnolo avrebbe potuto accettare 15 milioni l’anno dagli emiri e invece si è accontentato (si fa per dire) di un 1 milioncino pur di chiudere al meglio la sua carriera.

Magari ci sbagliamo, magari a gennaio cambierà idea e se ne andrà, ma ora ci ha regalato un’emozione.

Quella di rivedere un popolo intero accogliere nuovamente a casa il suo figliol prodigo.

“SERGIO RAMOS ES UNO DE NOI”

CR7 si è sottoposto alla macchina della verità (VIDEO)

“Bugie, bugie, bugie, bugie dimmi” cantava Ernia nell’outro del suo disco Gemelli.

Ma di fronte alla macchina della verità, anche una menzogna ben raccontata viene sgamata. 

E allora Binance ha deciso di sottoporre Cristiano Ronaldo alla macchina più pericolosa al mondo: quella della verità. Visto che però il video è in inglese e non vogliamo abbassare l’autostima degli utenti che non conoscono bene l’inglese, vi traduciamo in forma testuale il contenuto video qui sotto.

“Il tuo nome è Cristiano Ronaldo dos Santos Aveiro?” Si – VERO

“Sei nervoso?” No – VERO

“Hai mai cercato il tuo nome su Google?” Molte volte – VERO

“Detieni il record di gol segnati di tutti i tempi?” Si – VERO

“Hai mai mangiato nei fast food?” Molte volte – VERO

“Il Portogallo vincerà mai i Mondiali?” Si – FALSO la macchina ha infatti rivelato la titubanza di CR7 sull’argomento (forse perché, se non è successo grazie a lui, non succederà mai grazie a nessuno).

“Riguardi i tuoi gol? Si – VERO 

“La bicicletta (la rovesciata con cui segnò contro la Juventus) è il tuo gol più bello di sempre?” Si – FALSO anche qui la macchina ha dubitato della sua risposta, ma ha sottolineato che per lui è il suo gol più bello per la difficoltà del gesto.

“La Premier League è il campionato più difficile?” Si – VERO

“Russi?” No – FALSO sgamato Cristiano.

“Alex Ferguson è l’allenatore migliore di sempre?” Qui Ronaldo ha risposto che fosse sleale chiederglielo, per rispetto del suo storico coach e perché non è possibile definire un migliore allenatore senza contestualizzarne l’ambito (ad esempio: quello più vincente lo si può definire con certezza per via dei numeri).

“Possiedi degli NFT?” Si – VERO

“Hai intenzione di fare molti NFT in futuro?” Si – VERO

“Giocherai ancora a 40 anni?” Si – VERO

“Qualcuno riuscirà mai a battere il tuo record di gol?” No – VERO

“Sei il più grande marcatore di tutti i tempi?” Si – VERO

E nemmeno l’ultima domanda lo ha smosso.

“Scambieresti le tue medaglie della Champions League per la vittoria di un Mondiale?” No – VERO

Quella volta in cui un bambino analizzò il passaggio di Leonardo all’Inter (VIDEO)

A volte bastano 4 parole per sintetizzare perfettamente un discorso.

Il caso nello specifico è quello di un bambino che commentò il passaggio di Leonardo sulla panchina dell’Inter, dopo che un paio di anni prima sedeva su quella del Milan (dopo anni e anni da giocatore).

“Proprio alla vigilia di Natale” nel giorno in cui tutti dovremmo essere più buoni, è meglio essere sinceri.

In Georgia un giocatore si è tolto la maglia prima di segnare (VIDEO)

Di esultanze bizzarre nella nostra vita ne abbiamo viste a bizzeffe.

Dal trenino del Bari degli anni 90’ all’immobile Bresciano, passando per la mano di Matri fino all’iconico Sium di Cristiano Ronaldo.

Resta il fatto che il modo migliore per esternare tutta la propria gioia per un gol è sempre lo stesso: togliersi la maglia in maniera cafona e urlare sotto la curva.

Un gesto che porta all’inevitabile cartellino giallo (perché da regolamento dal 2004 “svestirsi della maglia porta all’ammonizione in quanto nel tifoso avversario potrebbe creare situazioni difficili”) e che potrebbe irritare particolarmente coloro che posizionano il loro sponsor al centro della divisa.

Tornike Akhvlediani (attaccante georgiano classe 99’) ha deciso, però, di superarsi.

Nel week end il suo Samtredia era ospite del Dila Gori e a sigillare il risultato al 94’ ci ha pensato proprio lui. 

Solo che a differenza di tutti i suoi colleghi, si è tolto la maglia prima di mettere in rete il pallone del definitivo 1-3, sbeffeggiando gli avversari più del dovuto.

Gol valido e ammonizione sacrosanta per il direttore di gara, che deve aver apprezzato la sfacciataggine del giocatore per non sanzionarlo ulteriormente.