Indovina quale squadra partecipante all’edizione 2024/25 ha vinto almeno una volta la Champions League

Questa sera torna la Champions League dopo la sosta per le nazionali.

Ci sembrava la situazione ideale per proporvi un quiz sulle squadre che partecipano a questa edizione e chiedervi quali tra quelle proposte nelle nostre Instagram Stories avessero alzato al cielo, almeno una volta, la Coppa dalle Grandi Orecchie.

Come spoilerato nell’ultima slide, solamente una delle 5 nel visual è riuscita in tale impresa.

Lo avevi già capito? Sei disperato perché non riesci a capire di quale si tratta?

Chiunque sia alla lettura potrà trovare la soluzione proprio qui sotto.

La squadra che ha vinto almeno una volta la Champions League, nello specifico nella stagione 1981/1982 in finale contro il Bayern Monaco, tra quelle mostratevi è:

RULLO DI TAMBURI

L’Aston Villa!

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Che questa scenderà in campo contro il nostro Bologna! Riuscirà Italiano a compiere l’impresa?

ASTON VILLA-BOLOGNA 2+UNDER 2.5

Planetwin365: 12.00

William Hill: 10,00

Snai: 11,00

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Quando Manolas rincontrò Suarez e gli ricordò la remuntada con la Roma facendo il ‘3’ con le dita

“Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”

Dopo 5 anni, Kostas Manolas è stato di nuovo accostato alla Roma come possibile nuovo acquisto da svincolato, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato.

Lui ha smentito tutto sui social, ma i tifosi giallorossi lo hanno inondato di messaggi d’affetto per diversi motivi.
Uno di questi è il gol al Barcellona, in quella notte assurda del 10 aprile 2018, in cui la Roma si impose per 3-0 e raggiunse le semifinali di Champions.

Se lo ricordava meno bene Suarez, che un anno dopo negli Stati Uniti si era ritrovato contro il greco in un’amichevole estiva, stavolta come difensore del Napoli.
Nessun problema, perchè ci ha pensato “Sua Umiltà” Kostas a ricordarglielo.
Battibecchino tra i due, una sequela di “Vai a casa” del greco a Suarez ed un bel “3-0” mimato con le dita, che ricordava tanto il “4-0” di Totti sventolato in faccia a Tudor in un Roma-Juve del 2004.

Sì, nel secondo tempo poi Suarez ha segnato una doppietta e il Napoli ha perso per 4-0, ma chissenefrega dai.

 

Nel dubbio non ve lo ricordaste bene, riguardatevi pure il gol di Manolas che ha fatto impazzire Suarez.


“Il gol contro il Barcellona è stato il più bello della mia carriera, spero di rivivere momenti così con il Napoli”, disse poi il greco tempo dopo quella partita.


Non è andata proprio così, ma l’affetto dei romanisti non è mai sparito a distanza di anni.

La fisica non ha ancora dimostrato come Julio Cesar sia arrivato su quel tiro di Messi

28 aprile 2010.
L’Inter va al Camp Nou per la semifinale di ritorno di Champions League dopo il 3-1 d’andata a San Siro.
Bisogna fermare il Barcellona di Pep, bisogna resistere all’assedio in ogni modo.
Bisogna sognare, per poter volare in finale.

Ma c’è un signore che i sogni non li lascia sul cuscino la mattina. Li rende realtà, andandoli a prendere con le mani su ogni pallone.
Julio Cesar “l’acchiappasogni” decide di farlo anche quella sera.
Leo Messi parte da destra come suo solito, si accentra, lo inseguono, Samuel ci si fionda addosso.
Ma Leo passa, converge, va verso sinistra.
Tutti sanno cosa sta per succedere, lo sa ogni portiere, che puntualmente in ogni partita non riesce a fermare quell’alieno.

Parte il tiro a giro, ma Julio ha gambe forti.
Salta, allunga le mani stendendo le dita fino a spezzarsi le falangi.
Ne basta una, quella del dito medio.
La punta di quel dito butta la palla in angolo, annullando i sogni dei blaugrana.
Julio ha volato di nuovo.

JAMIE CARRAGHER SI È SBRONZATO COI TIFOSI DEL BORUSSIA DORTMUND (VIDEO)

Durante Borussia – PSG, Jamie Carragher sembrava l’amico ubriaco che cerca di fare amicizia durante una festa Erasmus: gesticolava per farsi capire, ingurgitava birra scadente a più non posso e alla fine diventa l’idolo della festa, riuscendo anche a presentarsi in hangover alla lezione del giorno dopo — in questo caso a lavoro.

La serata da leoni ha avuto inizio prima della partita: l’opinionista della cbs, aggirandosi fuori dal Signal Iduna Park, ha incontrato infatti i tifosi gialloneri, che lo hanno subito riconosciuto. Non c’è voluto molto a far scattare il feeling tra Jamie e i sostenitori del Borussia, è bastata una passione in comune: la birra.

L’ex Liverpool ha iniziato così, sorso dopo sorso, a pronunciare in diretta frasi come “i tifosi mi amano, mi sento come uno dei Beatles.”— okay Jamie.

Successivamente, ha assistito al match con i nuovi amici all’interno del ‘muro giallo’, cantando cori, urlando, esultando e, soprattutto, continuando a bere — postando tutto sui social, dopotutto era comunque una serata da ricordare.

Dopo aver bevuto 8 pinte, si è ricordato del suo ruolo di opinionista, ma ormai il danno era fatto: il centrocampista inglese, come spesso capita a fine serata, ha dichiarato di aver trovato dei nuovi amici e di considerare l’idea di non tornare in Inghilterra. Anche il collega di Carragher, Micah Richards, in studio, ha fatto intendere che forse Jamie aveva bevuto troppe birre.

A chiudere l’avventura in grande stile, infine, ci ha pensato l’intervista di Carragher al connazionale Sancho: l’opinionista, chiaramente alticcio, ha ammesso di non aver visto bene la partita a causa di una cattiva visuale — ci crediamo —scatenando le risate di tutto lo studio in collegamento.

Insomma, speriamo che questa mattina non si sia svegliato senza un dente, esclamando ‘È successo di nuovo’.

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Shevchenko vs Buffon: il remake della finale del 2003 in amichevole (VIDEO)

Sono passati 20 anni da quella finale di Champions che fece la storia del calcio italiano.
Lo sguardo di Sheva all’arbitro, poi alla porta, la rincorsa e il rigore decisivo segnato contro Buffon.

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20 anni dopo, ieri sera si è ripetuta quella famosa scena, come se fosse un remake di un film famoso che andava riprodotto di nuovo, stavolta in HD. 

Sheva guarda l’arbitro, guarda Gigi e prende la rincorsa. Tutto il resto è nostalgia pura.

Tutti i sorteggi dei gironi di Champions League (LIVE)

Alle ore 18 è cominciata la presentazione di rito della prossima Champions League in quel di Nyon.

Tanta l’attesa per scoprire quali squadre dovranno affrontare Napoli, Inter, Milan e Lazio durante la fase a gironi.

I partenopei sono gli unici presenti in prima fascia, seguiti dai nerazzurri in seconda e dai rossoneri e biancocelesti in terza.

Ma andiamo diretto al sodo: qui sotto tutti i gruppi sorteggiati dall’urna!

GIRONE A:

Bayern Monaco

Manchester United

Copenaghen

Galatasaray

GIRONE B:

Siviglia

Arsenal

PSV Eindhoven

Lens

GIRONE C:

Napoli

Real Madrid

SC Braga

Union Berlino

GIRONE D:

Benfica

Inter

Salisburgo

Real Sociedad

GIRONE E:

Feyernoord

Atletico Madrid

Lazio

Celtic

GIRONE F:

PSG

Borussia Dortmund

Milan

Newcastle

GIRONE G:

Manchester City

Lipsia

Stella Rossa

Young Boys

GIRONE H:

Barcellona

Porto

Shakhtar Donetsk

Antwerp

 

Di seguito, invece, vi ricordiamo tutte le date da segnare sul calendario della massima competizione europea da qui a fine anno: 

19-20 settembre – Prima giornata

3-4 ottobre – Seconda giornata

24-25 ottobre – Terza giornata

7-8 novembre – Quarta giornata 

28-29 novembre – Quinta giornata 

12-13 dicembre – Sesta giornata 

È ancora troppo presto per tirar le somme, ma secondo voi quale sarà la squadra che riuscirà ad alzare la Coppa dalle Grandi Orecchie il prossimo 1 giugno a Wembley?

E se fosse proprio il PSG che, dopo aver ceduto Messi e Neymar, potrebbe aver posto fine alla sua maledizione europea nell’anno in cui è maggiormente sfavorita?

PSG VINCENTE CHAMPIONS LEAGUE 2023/2024

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Snai: 12.00

Sisal: 12.00

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Il quinto posto in Serie A può valere la Champions

La UEFA ha introdotto diverse novità nella riforma della Champions League a partire dalla stagione 2024/25.

La più eclatante di queste modifiche riguarda il numero delle squadre partecipanti, che passeranno da 32 a 36. Ma come verranno selezionate le quattro squadre aggiuntive che parteciperanno al torneo?

La stessa UEFA ha fornito spiegazioni in merito. Sulla base della lista di accesso alla UEFA Champions League per il ciclo 2021-2024, quattro posti aggiuntivi nel ciclo 2024-2027 saranno assegnati attraverso tre diverse modalità (come riportato da Calcio e Finanza).

Una delle squadre aggiuntive per la fase a girone unico sarà assegnata alla federazione che si posiziona al quinto posto nel ranking dei Paesi UEFA, senza perdere gli attuali accessi ma integrandone uno in più. In parole povere, una tra Francia e Olanda (che in questa stagione si contenderanno il quinto posto perché staccate di pochi punti nel ranking) avrà una squadra in più nella prossima Champions.

La seconda squadra in più sarà invece una squadra campione nazionale dei campionati minori, allungando dunque il numero di squadre già presenti ne “il percorso dei Campioni) da 4 a 5 e rimuovendo un turno preliminare.

Mentre ora capiamo perché il quinto posto in Serie A può valere la qualificazione diretta in Champions League.

Sì perché le altre due squadre aggiuntive verranno selezionate in base alla performance collettiva della stagione precedente nelle varie competizioni per club (quindi Champions+Europa League+Conference League).

Se le compagini italiane arriveranno lontano nelle varie coppe (come fatto nella passata annata, dove grazie soprattutto a Inter, Roma e Fiorentina ci siamo piazzati dietro solo all’Inghilterra per pochissimi punti) e riusciranno ad ottenere uno dei primi due posti nel Ranking Uefa stagionale, avranno diritto ad un posto in più in Champions in quella successiva tramite il quinto posto in campionato.

Ergo, niente uscite anticipate per concentrarsi sul campionato, rimboccatevi le maniche perché il percorso nelle coppe minori europee avrà più valore anche per voi.

7 cose che non sai su Rodri

Vi è mai capitato di vivere un periodo fortunato nella vostra vita? 

Sì, come esempio va bene anche una settimana in cui avete vinto più di due bollette o in cui non vi sia arrivata una cartella di Equitalia a casa.

Beh, pensate che al povero Rodri, nelle ultime settimane, è successo qualcosa di apparentemente simile.

Ma non affrettiamo i tempi: oggi vogliamo raccontarvi alcune cose su di lui che potreste non sapere.

#1: UN TERZO HERNANDEZ?: ha mosso i primi passi da calciatore in un piccolo club, il Rayo Majadahonda. Fin da subito le sue prestazioni incantarono i dirigenti del club, ma fin da subito si trovò a condividere le attenzioni con altri due ragazzini niente male, fratelli: Theo e Lucas Hernandez. Chissà se quel piccolo club aveva una clausola sulle percentuali di future rivendite dei propri gioielli.

#2: VITAMINE: Piedi e testa da mediano, in gioventù il resto del corpo non era proprio deciso a seguirlo: infatti quando si trovò ad un provino per vestire la maglia dell’Atletico Madrid, fu scartato a causa della scarsa altezza. Forse sarebbe bastato aspettare un po’: qualche anno dopo i Colchoneros lo acquistarono per 70 milioni di euro.

#3: PURE LAUREATO: Si dice ancora “quello è un buon partito?” Beh, in ogni caso, lo è. Mentre lottava per affermarsi come centrocampista totale, si è pure laureato in Business e Management. Maledetto Rodri, è colpa di gente come te se le donne ci schifano.

#4: SILVIO REAPPEARS: ricevuta l’ufficialità del trasferimento al City, Guardiola ne parlava così: “Sarà un acquisto incredibile. Rodri non ha tatuaggi, non ha orecchini, ha il classico taglio di capelli del mediano, che non deve pensare ad altro che al pallone”. Non vi ricorda un po’ il discorso di Berlusconi ai calciatori del Monza?

#5: SIX IN A ROW: Dicevamo, i premi vinti da Rodri in soli 9 giorni: MVP Finale di Champions – MVP Champions League globale – MVP semifinale di Nations League – MVP finale di Nations League – Vittoria della Champions League – Vittoria della Nations League

#6: NO SOCIAL: e tutto questo senza neanche una postatina su Tik Tok. Sì, perché Rodri, classe 1996, ha deciso di distaccarsi completamente dal mondo web, per fare in modo che la sua concentrazione sia tutta sulla sua unica passione: il calcio.

#7: PIO… RODRI IS ON FIRE: All’indomani della vittoria della Champions League e del triplete portato a casa con i Citizens, Rodri è stato acclamato dall’intero spogliatoio come l’uomo decisivo. Tra tutti i cori possibili e immaginabili, uno solo è stato il prescelto: “Rodri is on fire”. 

Chi giocò nella semifinale Milan-Inter 2003?

Cosa può accadere nello spazio temporale di 20 anni?

Per noi comuni mortali, probabilmente, non troppo: qualche migliaio di bollette strappate, centinaia di maledizioni contro arbitri e guardalinee e magari un paio di vincite belle grosse con cui ripianare i debiti contratti con la nonna novantenne.

Per una squadra di calcio, invece, 20 anni possono rappresentare un’intera era geologica: lo sanno bene Inter e Milan, che dopo l’Euroderby del 2003, hanno vissuto momenti veramente altalenanti, colmi di gioia, ma anche di profonda incertezza.

Con un unico, costante, mantra.

Per il mondo nerazzurro: vogliamo vendicare la sconfitta, per quello rossonero: vogliamo rispedirli nel loro personalissimo inferno.

E così, oggi, ci ritroviamo di fronte alla televisione per capire cosa accadrà due decenni dopo l’ultima volta: quale squadra di Milano arriverà in fondo alla Champions League?

Per saperlo è ancora presto; non è mai troppo tardi, invece, per ricordare quali erano i due 11 che in quella notte di primavera si diedero battaglia.

Lasciate da parte la nostalgia, gettate dalla finestra i vecchi rancori e godetevi la carrellata di ex campioni che sta per arrivare:

MILAN: Dida, Costacurta, Nesta, Maldini, Kaladze, Brocchi, Gattuso, Seedorf, Rui Costa, Inzaghi, Shevchenko. Subentrati: Redondo, Rivaldo, Serginho.

INTER: Toldo, Cordoba, Cannavaro, Materazzi, Coco, Zanetti, Conceicao, Di Biagio, Emre, Crespo, Recoba. Subentrati: Kallon, Guly, Pasquale.

Come è andata, quella sfida, lo ricordiamo tutti: lo stratega Ancelotti giocò spudoratamente per lo 0 a 0, dando ordine ai due terzini più bloccati della storia del calcio di non superare la metà campo. La tensione sul terreno di gioco era tale, che le due squadre finirono il match completamente svuotate, ma consce del fatto che sei giorni più tardi sarebbe arrivata la fine dei conti. 

E stasera che tipo di partita ci aspetta? E soprattutto: cosa diremo guardando le formazioni che fra poche ore scenderanno in campo, nel 2043?

Indovina i doppi ex di Milan e Inter (QUIZ)

Nelle nostre stories Instagram vi abbiamo chiesto, attraverso dei suggerimenti sulle annate trascorse con le loro maglie, quali fossero i doppi ex di Milan e Inter.

Vediamo insieme le soluzioni del quiz:

Ha giocato nel Milan nella stagione 1995/1996 e nell’Inter dal 2006 al 2010… Patrick Vieira

Follie di mercato - ll Milan lascia andare via un talento mondiale: è  Patrick Vieira

 

Ha giocato nel Milan nella stagione 1996/1997 e nell’Inter nella stagione 2004/2005… Edgar Davids

Tottenham-Inter, ecco i sette ex illustri: da Davids a Klinsmann -  Calciomercato

 

Ha giocato nel Milan dal 1995 al 2001 e nell’Inter dal 2002 al 2007… Francesco Coco

Francesco Coco (calciatore) - Wikipedia

 

Ha giocato nell’Inter dal 1999 al 2002 e nel Milan dal 2002 al 2008… Dario Simic

Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

Ha giocato nell’Inter dal 2000 al 2001 e nel Milan dal 2002 al 2008… Cristian Brocchi

Cristian Brocchi, un nuovo Inzaghi in un Milan che non vuole guarire -  Eurosport

 

Ma la vera risposta che stiamo cercando al momento è: chi vincerà il derby di stasera?

Noi pensiamo che la paura di perdere bloccherà le gambe dei giocatori e che quindi alla fine il pareggio sia lo scenario più scontato!

MILAN-INTER X + UNDER 2.5

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