DERBY DELLA MADONNINA: la sfida che unisce e divide la città (VIDEO)

Il 10 Gennaio 1909 andava in scena il primo Derby della Madonnina, inaugurando così una delle rivalità più sentite del calcio italiano, che nel corso degli anni ci ha abituato ad assistere a partite di alto livello — tranne per il Derby del gol di Schelotto — goleade senza senso, episodi controversi e, infine, meravigliosi sfottò.

Emblematica fu la sfida tra Inter e Milan del 1978/79, annata in cui il Milan vinse la prima stella: i rossoneri erano sotto di due gol fino all’ 80’ minuto, poi un improbabile De Vecchi con un tiro da fuori area accorciò le distanze. A pochi minuti di distanza sempre De Vecchi, eroe inaspettato, siglò la rete del 2-2, a dimostrazione di come quell’anno per i rossoneri filasse tutto liscio.

Non possiamo non citare il ritorno della doppia sfida del 2002/2003 in Champions durante la quale successe di tutto: prima il gol di Sheva, poi il pareggio di Martins e alla fine il miracolo di San Abbiati, che con un riflesso fulmineo salvò il Milan dalle grinfie di Kallon.

Anche l’Inter però nel corso del tempo — soprattutto negli ultimi anni — ha impartito diverse lezioni ai coinquilini: il 4-0 dell’Inter di Mourinho che annientò i rivali, vincendo poi il triplete, Il 4-3 del 2006/2007, anno del primo scudetto della gestione Mancini — di questo, oltre ai gol, ricordiamo lo sfottò di Materazzi, che a fine partita tirò fuori una maschera di Berlusconi (RIP).

Ma anche lo storico 6 a 5 del 1949, Derby in cui l’Inter riuscì a ribaltare il risultato. Cosa c’è di strano? Perdeva 1 a 4.

Abbiamo esplorato solo alcuni dei tanti momenti indimenticabili che hanno contraddistinto questa storica rivalità. Questa sera si gioca Milan – Inter, Derby che, probabilmente, passerà alla storia dato che i nerazzurri potrebbero ottenere la seconda stella proprio davanti ai tanto amati cugini.

In attesa di stasera, ecco a voi una carrellata dei migliori gol nei Derby, giusto per non arrivare impreparati.

Ronaldo seminava il panico in Serie A anche a fine carriera da fermo (VIDEO)

Per descrivere quello che è stato O Fenômeno gli aggettivi sono inutili, partiamo quindi da un momento emblematico: è il 2007 e Ronaldo è da poco ri-approdato a Milano, questa volta sotto la Sud. 

Le sue condizioni non sono più quelle degli anni d’oro del grande Real, anzi, ma il suo curriculum è sufficiente a stimolare nell’intestino dei difensori la produzione di succhi gastrici, a cui solitamente segue un movimento verso il bagno più vicino.

La prima partita da titolare è contro il Siena: Re Carlo, all’epoca allenatore del Milan, ricorda che la sera prima di giocare, vedendo Ronaldo mangiare due piatti di pasta — scarpetta inclusa ovviamente — si avvicinò per chiedergli se sapesse almeno contro chi avrebbero giocato il giorno seguente. La risposta? “No Mister, ma di sicuro loro lo sanno”. 
Il giorno dopo, non sazio, mise a segno una doppietta e il Milan vinse per 4-3.

Game, set, match.

Per non parlare di quando Ibra, prima dell’attesissimo derby contro l’Inter, per mostrare la sua ammirazione, decise di eseguire con lo sguardo un’inquietante lastra dell’attaccante rossonero. Ovviamente al brasiliano bastarono pochi minuti per siglare la più classica delle reti: il gol dell’ex.

Purtroppo la rottura del tendine rotuleo ha infranto il sogno dei milanisti, mettendo la parola fine alla carriera di uno dei migliori calciatori della storia.

 

SASSUOLO-MILAN UNDER 2.5: 

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Ronaldo non gioca più al Milan, ma magari questa giornata segnerà Leao. Noi giocheremo questa bolla su Planetwin365che offre una quota piuttosto alta e soprattutto un interessante bonus di benvenuto per i nuovi registrati. Vi ricordiamo che le quote possono essere soggette a variazioni con l’avvicinarsi delle partite. Di seguito vi mostriamo la comparazione dei bonus di benvenuto offerti dai vari bookmakers:

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Quella volta che Boateng si trasformò in Michael Jackson (VIDEO)

Ci sono immagini che, inevitabilmente, segnano il passaggio all’età adulta. Scene che rimarranno impresse nella psiche per sempre, sopravanzando ricordi di anniversari, nascite di figli e bollette vinte all’ultimo minuto.
Per alcuni è stata la prima trasformazione di Goku in Super Saiyan, per altri la faccia impassibile di Byron Moreno, per noi, onestamente, l’assurdo balletto celebrativo di Kevin Prince Boateng, che in un San Siro tutto esaurito si esibì in una vera e propria coreografia alla Michael Jackson.

Ma andiamo con ordine.

Anno del signore 2011, è trascorsa una settimana esatta dalla vittoria dello Scudetto del Milan, con Max Allegri in panchina e una squadra veramente invidiabile che, dopo un paio di mesi di rodaggio, ha poi sbaragliato la concorrenza.

Ibrahimovic, Robinho, Nesta, Thiago Silva, questi solo alcuni dei nomi di quella squadra fortissima in cui, Kevin Prince Boateng, si ritagliò un ruolo di primo piano.

Giunto a Milano con la nomea di bad boy, impiegò solo qualche settimana a farsi amare dal popolo rossonero: esultanze sfrenate, grinta da vendere e, soprattutto, parecchi (e bellissimi) gol a referto. E così, KPB, che già agli occhi dei tifosi era un idolo, decise di celebrare la vittoria del titolo nazionale con un balletto che già all’epoca toccò vette di cringe non indifferenti.

Vestito di tutto punto, proprio come Michael Jackson, il ghanese fece esplodere la sua gioia con un moonwalk…veramente ben fatto! Il tutto ebbe la durata di pochi secondi, ma le facce sullo sfondo dei suoi compagni, a metà fra l’ammirato e lo schifato, restano nella storia.

Attenzione, le immagini sono vietate ad un pubblico facilmente impressionabile. Non tanto per il balletto in sé, quanto più per la presenza di Urby Emanuelson e Nicola Legrottaglie con la maglia rossonera.

 

MONZA-MILAN: X2+GOL

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Meme a parte, quanto era sottovalutato Montolivo “prime”? (VIDEO)

Riccardo Montolivo si è ritirato dal calcio nel silenzio generale, dopo alcune stagioni non brillantissime con la maglia del Milan, che lo hanno fatto diventare per svariati motivi un meme. La realtà è che il calo auto a livello agonistico non è mai stato “scarso”, come molti insistono e ripetono, e anzi il suo stile di gioco per anni è stato dominante nel campionato di Serie A.

Gli esordi con la maglia dell’Atalanta, la consacrazione con la Fiorentina che gli ha permesso di ottenere la chiamata della nazionale e infine l’avventura a Milano, sponda rossonera, dove è riuscito comunque a togliersi qualche soddisfazione, compresa la Supercoppa Italiana del 2016.

Quello che in pochi ricordano però è il Montolivo prime, un giocatore capace di gestire a suo piacimento il centrocampo, recuperare una valanga di palloni e mandare in porta i compagni. Un giocatore totale del quale in molti si erano innamorati. Vedere per credere.

Camarda sempre più fenomeno: gol in rovesciata contro il PSG in Youth League (VIDEO)

Francesco Camarda sta abituando troppo bene i tifosi del Milan.

Anche oggi pomeriggio, nel match di Youth League tra Milan e PSG, l’attaccante 15enne dei rossoneri è andato il gol con una rovesciata pazzesca, che ricorda gesti atletici di grandi campioni, come Rooney o Cristiano Ronaldo.

Nel caso dovesse trionfare, il Milan di Ignazio Abate balzerebbe al primo posto nel proprio girone.

Ma soprattutto, ci chiediamo, a quando l’esordio in prima squadra? 

Quando Ancelotti disse a Gattuso “fai più piano” e lui perse la testa (VIDEO)

Avete presente quel programma in tv dal titolo “mille modi per morire”? Beh, siamo sicuri che se di fronte a Gennaro Ivan Gattuso la sera dell’episodio che stiamo per raccontarvici fosse stata qualsiasi altra persona oltre al mister e amico fraterno Carletto Ancelotti, sicuramente il numero delle morti impossibili sarebbe cresciuto di uno.

Ma andiamo con ordine.

È l’autunno del 2008, si sta giocando il derby di Milano fra rossoneri e nerazzurri con le squadre che vivono due stati d’animo diametralmente opposti: l’Inter ha vinto e convinto durante le prime uscite stagionali e si è già candidata ad essere una delle possibili vincitrici del campionato, il Milan invece sta faticando parecchio nonostante l’arrivo di un fenomeno come Ronaldinho.

C’è anche chi parla di esonero imminente per una leggenda come Ancelotti che, come al solito, ha però più vite di un gatto.

Quando infatti avviene l’episodio che stiamo per raccontarvi, il Milan sta conducendo per 1 a 0, proprio grazie al gol di Ronaldinho, su assist pennellato di Kakà.

Siamo al tramonto del primo tempo e il buon senso vorrebbe che i rossoneri se ne stessero buoni e tranquillidifendere il vantaggio accumulato.

Peccato però che quel peperino di Gattuso non la pensi così: quando “il Trivela” Quaresma riceve spalle alla porta un pallone assolutamente innocuo a pochi metri dalla panchina del Milan, il centrocampista rossonero gli piomba addosso come una furia.

Fallo sacrosanto, giallo da regolamento ed ecco che accade il patatrack. Di fronte all’inutilità del gesto, Ancelotti, favorito dalla vicinanza rispetto all’accaduto, si arrabbia platealmente con Gattuso, urlandogli di calmarsi.

Rino non la prende assolutamente bene e gli grida  di smetterla con un atteggiamento calabrese poco rassicurante. Il resto delle imprecazioni del numero 8 sono probabilmente in dialetto stretto, ma è facile intuire una figura retorica che paragona una delle principali divinità monoteiste con un quadrupede da compagnia e almeno un altro paio di moccoli lanciati ad arte.

Al diavolo le mani sulla bocca, al diavolo il politicamente corretto, Gattuso se la prende talmente tanto con il proprio allenatore che non ne vuole sapere di trattenersi.

Che la lotta sia continuata negli spogliatoi poco dopo o che si sia risolta a baci e abbracci rimane certamente un mistero, certo è che quella sera Ancelotti deve essersela vista proprio brutta.

Milan e Inter son scese in campo ieri, oggi tocca alla Roma di Lukaku e Dybala cercare la vittoria.

GENOA-ROMA 2 + OVER 1.5

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Perché il Milan indossa il badge della Champions e l’Inter no?

Amanti delle divise calcistiche delle più forti squadre d’Europa, oggi siamo qui per voi. E non certo per riciclare denaro sporco vinto con la Serie C brasiliana invogliandovi a comprare, tramite illegalissimo codice sconto LAMECKBANDALECCE10, la divisa away del Fulham di Roy Hodgson, bensì spiegandovi una particolarità che caratterizza le magliette delle squadre che giocano la Champions League.

I più attenti avranno forse notato un piccolo dettaglio, che riguarda ad esempio le squadre italiane: quando il Milan ha affrontato prima Napoli e poi l’Inter nella scorsa edizione, solo i rossoneri portavano il badge della Champions League a forma di coppa con il numero delle proprie vittorie, mentre ad esempio i cugini nerazzurri (che a differenza dei partenopei l’hanno vinta più volte), ne erano sprovvisti.

E questo dettaglio non riguarda la cura del brand manager delle squadre, quanto più una vera e propria regola stilata dagli organizzatori della Champions League.

Infatti, per poter esibire questo famoso badge, occorre possedere almeno uno di questi due requisiti:

– vincere almeno 5 volte la Champions League

– vincere la Champions League per tre edizioni di fila

Già, non certo due possibilità da poco: basti pensare che il primo requisito è soddisfatto ad esempio da soli club storici come Milan, Barcellona e Real Madrid, Liverpool e Bayern Monaco, mentre il secondo da un’unica, indimenticabile squadra: l’Ajax, grazie al lavoro di Cruiff.

E così, quando ad ottobre Haaland scenderà nuovamente in campo nella massima competizione europea da campione in carica, non potrà sfoggiare questo dettaglio sulla propria maglia, ma conoscendo le ambizioni di Pep Guardiola, lavorerà al massimo per poterlo fare nella stagione 2026/2027.

Cosa ne pensate di questa piccola chicca? Superflua o un bel modo per dare la giusta importanza ai club più forti della storia?

In ogni caso, con o senza badge sulla spalla, stasera l’Inter gioca in casa della Real Sociedad e noi crediamo che possa vincere come nel Derby!

Il gol senza senso di Capuano che ammotulì San Siro (VIDEO)

Cosa può fermare una squadra in cui giocano Ibrahimovic, Ronaldinho, Robinho, Seedorf e Pato?

Apparentemente nulla, a meno che di fronte non ci sia il Catania dell’allora (vero) maestro Marco Giampaolo.

Già, perché oggi vi vogliamo raccontare di un flash proveniente dalla stagione 2010/2011, quella poi in cui i rossoneri vinsero lo scudetto al termine di un duello all’ultimo sangue con i cugini interisti.

Ma l’annata, per gli uomini di Max Allegri, non era iniziata bene. Dopo una vittoria all’esordio, era arrivata la sconfitta a Cesena e, come vi stiamo per raccontare, alla terza giornata ecco il pareggio contro il Catania.

Bisogna dirlo: c’è modo e modo di pareggiare.

E quello, per il Milan, fu un brutto pareggio: il Catania dominò completamente il primo tempo, rischiando più volte di andare sul doppio vantaggio dopo l’assurdo gol che potete ammirare nel video.

L’autore della rete, Ciro Capuano, era all’epoca un onestissimo terzino sinistro. Va poi detto che, come tanti altri calciatori del Catania dell’epoca, in certe giornate si trasformava, diventando un misto fra Theo Hernandez e Roberto Carlos.

Quel sabato di settembre, era una di quelle serate.

E così, un’innocua palombella sta piovendo verso di lui dopo una serie di batti e ribatti in area. Solo un pazzo può pensare di colpirla al volo di collo pieno; il buonsenso non ti direbbe mai di provare una soluzione del genere di fronte a 60mila tifosi avversari.

Ma quella sera Capuano, baciato dall’ispirazione e dalla buona sorte, decide di lasciar perdere la scaramanzia, indovinando quello che per forza di cose è diventato il gol più bello della sua carriera.

Sulle ali dell’entusiasmo, come dicevamo, il Catania andò più volte vicino al raddoppio, prima che quel maniaco del gol che di cognome fa Inzaghi siglasse il definitivo pareggio.

Senza quel gol, la serata per gli Etnei sarebbe stata sicuramente ancora più iconica, anche se siamo sicuri che i tifosi catanesi, un gol così, non se lo dimenticheranno mai.

Quella volta in cui un bambino analizzò il passaggio di Leonardo all’Inter (VIDEO)

A volte bastano 4 parole per sintetizzare perfettamente un discorso.

Il caso nello specifico è quello di un bambino che commentò il passaggio di Leonardo sulla panchina dell’Inter, dopo che un paio di anni prima sedeva su quella del Milan (dopo anni e anni da giocatore).

“Proprio alla vigilia di Natale” nel giorno in cui tutti dovremmo essere più buoni, è meglio essere sinceri.

Tutti i sorteggi dei gironi di Champions League (LIVE)

Alle ore 18 è cominciata la presentazione di rito della prossima Champions League in quel di Nyon.

Tanta l’attesa per scoprire quali squadre dovranno affrontare Napoli, Inter, Milan e Lazio durante la fase a gironi.

I partenopei sono gli unici presenti in prima fascia, seguiti dai nerazzurri in seconda e dai rossoneri e biancocelesti in terza.

Ma andiamo diretto al sodo: qui sotto tutti i gruppi sorteggiati dall’urna!

GIRONE A:

Bayern Monaco

Manchester United

Copenaghen

Galatasaray

GIRONE B:

Siviglia

Arsenal

PSV Eindhoven

Lens

GIRONE C:

Napoli

Real Madrid

SC Braga

Union Berlino

GIRONE D:

Benfica

Inter

Salisburgo

Real Sociedad

GIRONE E:

Feyernoord

Atletico Madrid

Lazio

Celtic

GIRONE F:

PSG

Borussia Dortmund

Milan

Newcastle

GIRONE G:

Manchester City

Lipsia

Stella Rossa

Young Boys

GIRONE H:

Barcellona

Porto

Shakhtar Donetsk

Antwerp

 

Di seguito, invece, vi ricordiamo tutte le date da segnare sul calendario della massima competizione europea da qui a fine anno: 

19-20 settembre – Prima giornata

3-4 ottobre – Seconda giornata

24-25 ottobre – Terza giornata

7-8 novembre – Quarta giornata 

28-29 novembre – Quinta giornata 

12-13 dicembre – Sesta giornata 

È ancora troppo presto per tirar le somme, ma secondo voi quale sarà la squadra che riuscirà ad alzare la Coppa dalle Grandi Orecchie il prossimo 1 giugno a Wembley?

E se fosse proprio il PSG che, dopo aver ceduto Messi e Neymar, potrebbe aver posto fine alla sua maledizione europea nell’anno in cui è maggiormente sfavorita?

PSG VINCENTE CHAMPIONS LEAGUE 2023/2024

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Snai: 12.00

Sisal: 12.00

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