In Francia portiere para rigore e segna di testa nel recupero (VIDEO)

Nemmeno il tempo di gioire per il gol di Provedel con l’Atletico che Giroud ci delizia con un’altra follia tra i pali. In queste due settimane, il portiere della Lazio e l’attaccante del Milan si sono invertiti i ruoli, ma c’è chi nel mentre è riuscito a fare persino di meglio.

Stiamo parlando di Anthony Beuve, portiere dell’Avranches, squadra che milita nella “Serie C Francese” e che durante il match casalingo contro il GOAL (ovvero l’acronimo di Grand Ouest Association Lyonnaise FC) si è reso protagonista di una doppia impresa nel giro di 5 minuti.

Dapprima parando un rigore calciato col cucchiaio dall’avversario e poi mettendo in rete di testa su uno spiovente da calcio di punizione il gol dell’1-1 finale.

Rivediamoci le sue magie.

@sportitalia.tv 𝐔𝐧𝐚 𝐬𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐀𝐧𝐭𝐡𝐨𝐧𝐲 𝐁𝐞𝐮𝐯𝐞😍 Succede tutto in terza divisione francese: il portiere dell’Avranches prima para un rigore, poi al 95’ segna l’incredibile rete che regala il pareggio alla sua squadra⚽️ #francia #beuve #avranches #sportitalia ♬ suono originale - sportitalia.tv

Il bellissimo gesto di Milik dopo il Derby (VIDEO)

2 gol nelle ultime 2 partite giocate in campionato per non far sentire l’assenza di Vlahovic. 

Arkadiusz Milik, come nella scorsa stagione, si fa trovare pronto nel momento del bisogno e sigla il 2-0 nel Derby della Mole più brutto degli ultimi anni, regalando alla squadra di Allegri tre punti fondamentali in ottica campionato.

Il centravanti polacco si è dimostrato cinico in campo e generoso fuori. Si perché nel post gara di sabato si è reso protagonista di un bellissimo gesto, donando la propria maglia ad un tifoso bianco nero di vecchia data, scoppiato in lacrime dopo l’incontro ravvicinato con il suo campione.

Perché a volte basta poco per scaldare il cuore dei tifosi.

@juventus A champion on and off the pitch 🥹🤍🖤 #juventus #fan #emotional ♬ another love - ✨️

Sergio Ramos e il saluto perfetto: schiocca la mano in modo impeccabile (VIDEO)

Il ritorno di Sergio Ramos al Siviglia è stato romantico.

Chiunque si sarebbe emozionato a vedere un giocatore milionario del suo calibro rifiutare l’offerta assurda dal mondo arabo per riabbracciare la squadra che lo ha lanciato.

Peccato per la dichiarazione infelice prima della gara del Barcellona, dove aveva affermato di voler segnare contro i blaugrana ed è finito per farsi autogol.

Non tutto gli riesce sempre alla perfezione purtroppo, ma c’è una particolare situazione in cui non sbaglia veramente mai: la stretta di mano. 

Il difensore spagnolo, infatti, è in grado di far schioccare in modo impeccabile lo scambio con qualsiasi persona incontra e saluta rispettosamente.

Vedere per credere.

La furiosa lite tra Conte e Boban (VIDEO)

Cosa c’è di peggio che perdere uno scudetto per un torto arbitrale? Forse perdere uno scudetto per due torti arbitrali nella stessa partita? Sicuramente. Ma anche ritrovarsi poi in zona mista a dover discutere sugli episodi e non arrivare ad una conclusione soddisfacente non deve essere da meno, soprattutto se sei un vecchio lupo di mare del pallone come Zvonimir Boban e di fronte a te, con sorriso sornione e polemica da italiano medio, c’è mister Antonio Conte.

Ma andiamo con ordine.

Ci troviamo a rivangare per l’ennesima volta l’assurdo gol non convalidato a Muntari in quel Milan – Juventus 1 a 1 che ha dato origine ad una delle polemiche arbitrali più forti degli ultimi 10 anni.

Conte, allora mister bianconero, arriva in mix zone sapendo che dovrà rispondere ad un certo numero di attacchi, ma quello con cui Boban parte è una vera e propria mitragliata.

L’ex rossonero parte piano, andando a chiamare in causa l’allora assente tecnologia, dicendo che è inammissibile un errore come quello sul gol di Muntari. 

Ma il pacatissimo Antonio non ha intenzione di attendere un secondo di più; con arroganza si riprende la parola che gli spetta e inizia a contrattaccare con parole come “inaccettabile” e “inammissibile”; tanto che Zvone, sbigottito e palesemente risentito, adotta la stessa tecnica che utilizzavamo da bambini, iniziando a replicare: “non hai ragione, non hai ragione…” pur di non far concludere il ragionamento al mister.

A quel punto, il delirio.

Come nelle peggiori scuole elementari di Pizzo Calabro, Conte e Boban si parlano sopra, sputacchiano al microfono e si minacciano pubblicamente rievocando un passato comune sul campo da gioco. Ilaria d’Amico fa quello che può per contenere i due gladiatori, ma la foga ormai ha raggiunto livelli difficilmente sostenibili e il momento topico è ormai vicino.

Conte, rassegnato, ma non domo, gioca la carta dell’angioletto, cercando di chiudere la partita: “vabè c’hai ragione tu Zvone”, chiuso da un perfetto sorriso sornione.

Boban non arretra di un centimetro e ribatte: “sì ho ragione io”.

Conte, colpito al cuore dalla sua stessa tattica, ora è furibondo e cerca un colpo basso con un “togliti la maglietta prima di fare certi commenti” che riporta l’ex Milan alle battaglie del passato.

Insomma, il degenero totale.

Il video si chiude poi con un bagno di umiltà dei due protagonisti, che però nei minuti precedenti ci hanno regalato una delle risse verbali più famose ed iconiche della storia della nostra Serie A.

Antonio Conte, ci manchi, torna presto.

Tutti i momenti d’arroganza di Zlatan Ibrahimovic (VIDEO)

Per alcuni il figlio di Dio è nato il 25 dicembre a Betlemme, per altri invece il 3 ottobre a Malmo. 

E dunque oggi dobbiamo celebrare come si deve il Natale del loro messia, a pochi giorni dalla chiusura di questo 42esimo anno dopo Zlatan.

Ibra è senza ombra di dubbio uno dei calciatori più iconici del terzo millennio.

Pur non avendo mai vinto la Champions League e il Pallone d’Oro, non possiamo non inserirlo nella top10 dei giocatori più forti di questa epoca, scusate “il più forte”, per i suoi credenti.

Un genio incredibile capace di segnare in rovesciata da 30 metri, di tacco su un cross in mezzo e persino attraverso lo “Scorpione” grazie alle sue grandi doti nel Taekwondo.

Spesso, però, ci dimentichiamo che il suo tratto distintivo maggiore non è stato il suo talento calcistico, bensì la sua cafonaggine. In più di 20 anni di carriera si è reso protagonista di episodi controversi, il più delle volte condannabili, rendendolo a tutti gli effetti un marchio di fabbrica.

Perché “puoi togliere il ragazzo dal ghetto, ma non il ghetto dal ragazzo” vi direbbe Zlatan.

E allora gustiamoci le sue peggiori gesta su un campo da calcio che lo hanno reso unico. 

Ci manchi Ibra.

Il gol di Chiricò che vedranno anche a Tonga (VIDEO)

Ci sono gol che rimangono impressi per sempre.

Se pensi ad una staffilata da centrocampo che si infila sotto la traversa a portiere battuto, penserai sempre che l’avranno vista anche a Tonga.

Perché quel gol di Mascara nel derby siciliano è eterno non solo per la magia del fantasista, ma anche per la telecronaca di Compagnoni che l’accompagna in rete.

Ed è per questo che sul gol da 60 metri di Chiricò con la maglia del Catania, 14 anni dopo quella perla di Beppe, abbiamo subito pensato avuto un flashback.

“Chiricò come Maradona e Beckham”

Quando Ancelotti disse a Gattuso “fai più piano” e lui perse la testa (VIDEO)

Avete presente quel programma in tv dal titolo “mille modi per morire”? Beh, siamo sicuri che se di fronte a Gennaro Ivan Gattuso la sera dell’episodio che stiamo per raccontarvici fosse stata qualsiasi altra persona oltre al mister e amico fraterno Carletto Ancelotti, sicuramente il numero delle morti impossibili sarebbe cresciuto di uno.

Ma andiamo con ordine.

È l’autunno del 2008, si sta giocando il derby di Milano fra rossoneri e nerazzurri con le squadre che vivono due stati d’animo diametralmente opposti: l’Inter ha vinto e convinto durante le prime uscite stagionali e si è già candidata ad essere una delle possibili vincitrici del campionato, il Milan invece sta faticando parecchio nonostante l’arrivo di un fenomeno come Ronaldinho.

C’è anche chi parla di esonero imminente per una leggenda come Ancelotti che, come al solito, ha però più vite di un gatto.

Quando infatti avviene l’episodio che stiamo per raccontarvi, il Milan sta conducendo per 1 a 0, proprio grazie al gol di Ronaldinho, su assist pennellato di Kakà.

Siamo al tramonto del primo tempo e il buon senso vorrebbe che i rossoneri se ne stessero buoni e tranquillidifendere il vantaggio accumulato.

Peccato però che quel peperino di Gattuso non la pensi così: quando “il Trivela” Quaresma riceve spalle alla porta un pallone assolutamente innocuo a pochi metri dalla panchina del Milan, il centrocampista rossonero gli piomba addosso come una furia.

Fallo sacrosanto, giallo da regolamento ed ecco che accade il patatrack. Di fronte all’inutilità del gesto, Ancelotti, favorito dalla vicinanza rispetto all’accaduto, si arrabbia platealmente con Gattuso, urlandogli di calmarsi.

Rino non la prende assolutamente bene e gli grida  di smetterla con un atteggiamento calabrese poco rassicurante. Il resto delle imprecazioni del numero 8 sono probabilmente in dialetto stretto, ma è facile intuire una figura retorica che paragona una delle principali divinità monoteiste con un quadrupede da compagnia e almeno un altro paio di moccoli lanciati ad arte.

Al diavolo le mani sulla bocca, al diavolo il politicamente corretto, Gattuso se la prende talmente tanto con il proprio allenatore che non ne vuole sapere di trattenersi.

Che la lotta sia continuata negli spogliatoi poco dopo o che si sia risolta a baci e abbracci rimane certamente un mistero, certo è che quella sera Ancelotti deve essersela vista proprio brutta.

Milan e Inter son scese in campo ieri, oggi tocca alla Roma di Lukaku e Dybala cercare la vittoria.

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Stanotte Chiellini stava per fare un gol pazzesco in rovesciata (VIDEO)

“Questa notte Giorgio Chiellini stava per segnare un gol pazzesco in rovesciata”

Se anni fa avessimo letto un titolo simile sul giornale probabilmente avremmo pensato che la redazione fosse quella di Lercio.it, oggi invece è tutto vero.

A 39 anni Giorgione in MLS si diverte come un pischello e se ne fotte dell’osteopata, cercando di realizzare uno di quei sogni che in maglia bianconera non è mai riuscito a raggiungere.

Il gol in “bicicletta”.

Guardate cosa stava combinando stanotte.

Adani aveva ragione: “divorò” davvero Overmars (VIDEO)

Oggi abbiamo voglia di farci odiare; di caricare su un unico carro tutti gli haters di Lele Adani e di farcelo arrivare contro ai cento all’ora.

Abbiamo infatti riesumato una delle clip più contestate della sua carriera, citata in una puntata della Bobotv, che aveva letteralmente fatto infuocare l’internet.

E ci riferiamo, per i più ignoranti in materia, agli highlights della sfida di Champions League fra la Fiorentina del buon Lele e l’Arsenal di gente del calibro di Overmars e Bergkamp.

La sfida di Highbury si concluse con una storica vittoria della viola e, sentendo le parole del protagonista di questo articolo, il merito sarebbe in gran parte suo, dal momento che “si era divorato Overmars”, stella di quei Gunners.

Nei giorni successivi a questa dichiarazione il web si è diviso, fra chi criticava le farneticazioni del povero Lele (sostenendo dunque, che la sua prestazione non fosse stata poi così eccelsa) e chi si trovava ad ammettere che quella fosse stata per lui una serata di grazia.

Beh, rullo di tamburi, Lele non ha mentito.

Come potete ampiamente vedere nel video, a forza di scivolate, trash talking e chiusure al limite del regolamento, portò ampiamente a casa la pagnotta.

E pazienza se non lo fece con l’eleganza di Alessandro Nesta o con la tecnica di Paolo Maldini: quella sera, di fronte ad almeno un paio di mostri sacri della Premier League, Adani disputò una signora partita, dando coraggio al suo intero reparto.

Tanto che, quando poi si trattò di andare “a raccogliere”, ci pensò Batistuta a infilare il portiere avversario, regalando una notte da sogno al popolo viola.

E quindi la nostra risposta è sì: almeno questa volta, Lele Adani, non ha detto una boiata.

Quella volta che Provedel segnò contro l’Ascoli in Serie B (VIDEO)

Ora tutti starete gioendo o impazzendo per il gol di Provedel, che vi ha fatto vincere o saltare la bolletta della prima serata di Champions League della stagione.

Eppure non è la prima rete della sua carriera: già in Serie B, nella stagione 2019/2020, trovò il pareggio per la Juve Stabia contro l’Ascoli con un colpo di testa su uno spiovente disperato al 94′.

Un vizio, quello del gol, che si porta dietro anche nelle notti europee.

E se tutti abbiamo visto la sua perla di ieri sera almeno una decina di volte, rivediamoci pure quella che mise a segno al Del Duca 3 anni fa.