Prendetevi 10 minuti per rivedere i 5 migliori gol di Theo Hernandez col Milan

All’anagrafe Theo Bernard François Hernandéz
per gli amici ‘Theo’,
per i tifosi ‘Quel cazzo di TRENO sulla fascia sinistra‘.
Oggi questo signorino qua compie 27 anni e quale miglior occasione per ricordare alcuni dei suoi migliori gol che hanno fatto bagnare nelle mutande ogni tifoso rossonero.

Lessgoski, less go con la lista.

#5 – Milan vs Spezia
Palla recuperata a centrocampo, sgroppatina in scioltezza e rasoterra chirurgico sul secondo palo. 

#4 Torino vs Milan
Prima uno dei suoi golletti da fuori all’incrocio, poi il raddoppio con percussione centrale in mezzo alla difesa e pallonetto al portiere.

#3 Milan vs Lazio
Per non far mancare nulla al repertorio, un gol di testa pesantissimo al 92esimo.

#2 Milan vs Udinese
Sinistro al volo da fuori area.
Un missile terra-aria che sbatte per terra al momento esatto in cui serve far perdere il riferimento al portiere. Tutto calcolato.

#1 Milan vs Atalanta
L’apoteosi del delirio. Il coast to coast di 70 metri premiato come gol dell’anno dalla Lega di Serie A.
Egoista? Sì. È sbagliato? Sì. Poi però li salti tutti, confezioni il diagonale vincente: COSA GLI VUOI DIRE?
Spedito sul pianeta GODO gente come Leao, Tonali, Ibra e Maldini sugli spalti.

Semplicemente Theo.

Alisson si è tagliato la barba dopo anni (VIDEO)

Siete di quelli che non si fanno la barba da anni e anni per non vedere la propria faccia allo specchio ogni mattino, volete sembrare più adulti o semplicemente siete stanchi di sentirvi ancora un 15enne con la pelle liscia liscia?

Allora forse sapete come si sarà sentito Alisson Becker, portiere del Liverpool, quando ha deciso di darci un taglio e sfoltire la foresta di peli che teneva in faccia da anni.
Così, a caso, come quando alle 3 di notte la finisci in bagno a riempire di peli il lavandino perchè non sapevi più che cazzo guardare in tv, Alisson ha rasato via tutto, sconvolgendo poi non solo i suoi compagni di squadra, ma pure sua figlia.

Quando la bambina ha visto il padre, infatti, ha saputo dire solo due cose:
– “Ora sei diventato mio fratellino”
– “Papà sembri un bambino!”

Qui sotto la testimonianza per chi ne capisce d’inglese, oltre che di barbe.

Quando Vucinic fu intervistato completamente ubriaco (VIDEO)

Lo abbiamo visto guidare il Lecce a dei campionati clamorosi, togliersi i pantaloncini durante un’esultanza alla Roma e realizzare 96 gol in Serie A.

Ma ciò che ricordiamo con maggior piacere di Mirko Vucinic è quell’intervista dopo la festa del 30esimo Scudetto della Juventus in cui si avvicinò ai microfoni completamente ubriaco.

Una performance di grande spessore, tra urla, versi, espressioni facciali di dubbio gusto e chiacchiere coi compagni.

Volevamo ricordarti così, nel giorno del tuo 41esimo compleanno, con un sorriso stampato sulle labbra e la gioia dei successi raggiunti con sacrificio, sudore e dedizione per la maglia.

Ci manchi tantissimo in Serie A.

Tornando al calcio giocato, cosa farà la Vecchia Signora domani sera in Champions? Noi pensiamo che finirà così!

RISULTATO LIPSIA-JUVENTUS OVER 2,5

Planetwin365: 1,85

William Hill: 1,80

Snai: 1,83

 Noi giocheremo questa bolla su Planetwin365che offre una quota piuttosto alta e soprattutto un interessante bonus di benvenuto per i nuovi registrati. Vi ricordiamo che le quote possono essere soggette a variazioni con l’avvicinarsi delle partite. Di seguito vi mostriamo la comparazione dei bonus di benvenuto offerti dai vari bookmakers:

365€ BONUS BENVENUTO

pastedGraphic.png

pastedGraphic_1.png

300€ BONUS BENVENUTO

pastedGraphic_1.png

Quando Rocchi, Jonathan e Alvarez fecero esplodere San Siro con un’azione assurda

Oggi il buon Tommaso Rocchi compie 47 anni e non potevamo non ricordare una delle azioni più iconiche degli ultimi 10 anni dell’Inter.

Non è facile spiegare a chi non ha vissuto quegli anni, cosa sia stato per gli interisti passare dalla squadra del Triplete ad alcune delle formazioni più strambe degli ultimi vent’anni nerazzurri.
Non è facile nemmeno raccontare cosa sia stato assistere alle mirabolanti magie di Jonathan, terzino brasiliano arrivato come erede di Maicon, e diventato “Il Divino” totalmente a caso, grazie ai meme.
Non è facile spiegare quanto ci si credesse in Ricky Alvarez, nuovo trequartista di talento pescato in Argentina, che si sarebbe rivelato un mezzo bidone.

Ma un bel giorno, a questi due signori, si unì Tommaso Rocchi.
Arrivato dalla Lazio per coprire il reparto offensivo nerazzurro, in un giorno di Aprile quest’uomo decise di entrare a far parte della storia dell’Inter con una delle azioni più improbabili e inaspettate mai viste a San Siro.

Kovacic che avvia l’azione, Jonathan che sembra davvero la reincarnazione di Maicon e si fionda centralmente in avanscoperta, Ricky Alvarez che dipinge calcio e lui, Tommasone, a regalare al Divino l’assist della gloria.

Era
quasi
magia.



Quando Milan e Inter si unirono in una sola squadra

Domenica sera si sfideranno in campo per la 240esima volta.

Le statistiche recitano 91 le vittorie a favore dell’Inter, 79 a favore del Milan e 69 pareggi.

Una partita che non è mai come tutte le altre e che si prepara ad avere un incasso record: più di 7 milioni di Euro ricavati dalle vendite dei biglietti, ricordandoci quanto sia sempre più uno spettacolo esclusivo più che un derby popolare della città.

Inzaghi è pronto a scuotere la panchina di Fonseca, sempre più in bilico dopo un inizio di stagione pieno di difficoltà, errori tattici e figuracce dovute anche all’egocentrismo di alcune sue pedine.

Oggi, però, non vogliamo parlarvi di nessuno scontro del passato o dei marcatore più ignoranti del Derby di Milano, bensì di quando le due compagini unirono le forze per formare una sola squadra. Non ci credete? Bisogna togliere infatti la polvere dai libri di storia e riesumare questo ricordo dimenticato da tutti.

Era il lontano 1929 quando Milan e Inter decisero di unirsi e realizzare il MilanInter United.

La prima sfida che vide scendere in campo questo strano ibrido fu proprio in quell’anno, ma la prima di cui abbiamo un ricordo video fu contro il Chelsea e andò in scena a San Siro nel ’65, con Filippo di Edimburgo seduto in tribuna e con la formazione meneghina che si impose con un 2-1. 

Il trofeo dell’amicizia italo-britannica non fu un’occasione unica di fusione: nel ’69 una squadra composta da tanti rossoneri e qualche elemento nerazzurro sfidò l’Olympique Lione, in nome del gemellaggio con la città francese. 

Vittoria netta per i rossonerazzurri con un 7-1 roboante che vide un Gianni Rivera protagonista assoluto.

Passarono 10 anni prima di ripetere questo strano esperimento: in un’amichevole contro il Bayern Monaco, vinta dai tedeschi per 2-1, organizzata a San Siro con l’intenzione di aiutare attraverso gli incassi le popolazioni colpite dal terremoto in Irpinia. 

Le amichevoli contro il Perù e la Polonia, a margine del Mondiale 1982, non ripercorsero quell’unità d’intenti e quello spirito giocoso delle prime volte, sancendo la fine dell’ibrido rossonerazzurro.

Tornando ai giorni nostri, visto che nella vittoria del Milan non ci crede nessuno proviamo a farlo noi!

RISULTATO ESATTO INTER-MILAN 2

Planetwin365: 5,15

William Hill: 5,00

Snai: 5,00

 Noi giocheremo questa bolla su Planetwin365che offre una quota piuttosto alta e soprattutto un interessante bonus di benvenuto per i nuovi registrati. Vi ricordiamo che le quote possono essere soggette a variazioni con l’avvicinarsi delle partite. Di seguito vi mostriamo la comparazione dei bonus di benvenuto offerti dai vari bookmakers:

365€ BONUS BENVENUTO

pastedGraphic.png

pastedGraphic_1.png

300€ BONUS BENVENUTO

pastedGraphic_1.png

Solo i VERI juventini ricordano contro chi giocò la Juve nell’esordio allo Stadium

“La Juve è sempre stata un meraviglioso dipinto,
e un meraviglioso dipinto ha bisogno di una cornice meravigliosa come questa.”

Con queste parole Alex Del Piero, ‘Pinturicchio’, presentava ai tifosi la nuova casa dei bianconeri, in una cerimonia di inaugurazione unica in Italia.
Era l’8 settembre 2011, e dopo 3 anni dalla consegna di un progetto costato circa 150 milioni di euro, la Juventus annunciava il primo stadio moderno di proprietà di un club in Italia.

Nella stagione precedente i bianconeri avevano chiuso al 7° posto, e il presidente Andrea Agnelli decise di portare sulla panchina un certo Antonio Conte.
Proprio nell’annata dell’annuncio dello Stadium, la Juve tornò a sollevare lo scudetto dopo gli anni della B e del ritorno in A, aprendo un ciclo durato 9 anni tra scudetti e finali di Champions varie, in cui si confermò come una delle squadre più forti del mondo.

Ma contro chi giocò quella gara inaugurale? Se siete veri tifosi juventini, lo ricordate già.
I bianconeri invitarono il Notts County, il club professionistico più antico al mondo, da cui nel 1903 la Juventus trasse ispirazione per i suoi colori bianconeri.
E con il quale nacque, proprio in quegli anni, anche un gemellaggio tra le due tifoserie.

Se non ricordate come andò la partita, il risultato finale e chi segnò quella sera, dovreste rinfrescarvi le idee riguardando le immagini qui.

il club professionistico più antico al mondo, da cui nel 1903 la Juventus trasse ispirazione per i suoi colori bianconeri.

 

 

E perchè non ridare anche uno sguardo alla cerimonia di inaugurazione in versione integrale, dopotutto? Eccola qua.

 

Quando Piolì disse a Leao: “Non si gioca solo per 2 minuti, devi correre anche negli altri 80 minuti

Sembra passata un’era, eppure Stefano Pioli ha lasciato il Milan solo qualche mese fa. 
A inizio stagione aveva messo Leao totalmente al centro del progetto dei rossoneri, affidandogli anche la 10 e il ruolo di leader.

Qualche anno fa aveva già iniziato a “prendersi cura” di Rafa in allenamento, prendendolo spesso in disparte per dargli quei consigli che avrebbero potuto farlo esplodere, com’è successo nell’anno dello scudetto. Stefano era ancora on fire, Rafa spaccava le difese e seminava il panico in campo ogni domenica.

Quelle parole di Pioli, probabilmente, erano state utili.

Quella volta che l’Italia batté la Francia 7-0

Dopo la figuraccia degli Europei, l’Italia torna in campo in Nations League.

E, pur essendo un’amichevole ufficiale, sarà una partita diversa da tutte le altre. Perché quando affrontiamo i cugini è sempre una sfida a parte, una dimostrazione di forza in cui entrambe le compagini mettono da parte il semplice risultato calcistico e fanno confluire in 90 minuti una rivalità che dura ormai da secoli.

Oggi vogliamo parlarvi proprio di un precedente che a marzo 2025 compirà 100 anni. 

Quando l’Italia viveva l’inizio del famigerato ventennio e sfidava la Francia proprio in una partita fuori dalle competizioni ufficiale. Nessuno, probabilmente, ricorda di questo episodio legato al passato e nessuno gli darebbe importanza non avendo influito sul corso degli eventi, ma quella volta infliggemmo ai transalpini una sonora sconfitta che dovremmo rivendicare un po’ più spesso.

Un roboante 7-0 di fronte a 15mila fortunati, ma la cosa più assurda è che al primo tempo andammo avanti 1-0, prima di dilagare nel secondo con le doppiette degli irreprensibili Baloncieri, Levratto e Moscardini.

Quella vittoria è compresa tra i 19 risultati utili consecutivi contro la Francia che arrivarono tra il 1921 e il 1982, quando il 2-0 in un’altra amichevole interruppe le nostre 14 vittorie e 5 pareggi.

Ci saremmo rifatti qualche mese dopo vincendo il Mondiale in Spagna.

Tornando al presente, le statistiche non sono dalla nostra parte: negli ultimi scontri amichevoli siamo usciti tutte le volte sconfitti, con 3 vittorie dei francesi tutte con un almeno un gol da entrambe le parti.

Per questo, essendo scaramantici, vi proponiamo un pronostico adatto per l’occasione.

RISULTATO ESATTO FRANCIA-ITALIA: GOAL

Planetwin365: 1,85

William Hill: 1,80

Snai: 1,82

 Noi giocheremo questa bolla su Planetwin365che offre una quota piuttosto alta e soprattutto un interessante bonus di benvenuto per i nuovi registrati. Vi ricordiamo che le quote possono essere soggette a variazioni con l’avvicinarsi delle partite. Di seguito vi mostriamo la comparazione dei bonus di benvenuto offerti dai vari bookmakers:

365€ BONUS BENVENUTO

pastedGraphic.png

pastedGraphic_1.png

300€ BONUS BENVENUTO

pastedGraphic_1.png

Quando Manolas rincontrò Suarez e gli ricordò la remuntada con la Roma facendo il ‘3’ con le dita

“Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”

Dopo 5 anni, Kostas Manolas è stato di nuovo accostato alla Roma come possibile nuovo acquisto da svincolato, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato.

Lui ha smentito tutto sui social, ma i tifosi giallorossi lo hanno inondato di messaggi d’affetto per diversi motivi.
Uno di questi è il gol al Barcellona, in quella notte assurda del 10 aprile 2018, in cui la Roma si impose per 3-0 e raggiunse le semifinali di Champions.

Se lo ricordava meno bene Suarez, che un anno dopo negli Stati Uniti si era ritrovato contro il greco in un’amichevole estiva, stavolta come difensore del Napoli.
Nessun problema, perchè ci ha pensato “Sua Umiltà” Kostas a ricordarglielo.
Battibecchino tra i due, una sequela di “Vai a casa” del greco a Suarez ed un bel “3-0” mimato con le dita, che ricordava tanto il “4-0” di Totti sventolato in faccia a Tudor in un Roma-Juve del 2004.

Sì, nel secondo tempo poi Suarez ha segnato una doppietta e il Napoli ha perso per 4-0, ma chissenefrega dai.

 

Nel dubbio non ve lo ricordaste bene, riguardatevi pure il gol di Manolas che ha fatto impazzire Suarez.


“Il gol contro il Barcellona è stato il più bello della mia carriera, spero di rivivere momenti così con il Napoli”, disse poi il greco tempo dopo quella partita.


Non è andata proprio così, ma l’affetto dei romanisti non è mai sparito a distanza di anni.

La fisica non ha ancora dimostrato come Julio Cesar sia arrivato su quel tiro di Messi

28 aprile 2010.
L’Inter va al Camp Nou per la semifinale di ritorno di Champions League dopo il 3-1 d’andata a San Siro.
Bisogna fermare il Barcellona di Pep, bisogna resistere all’assedio in ogni modo.
Bisogna sognare, per poter volare in finale.

Ma c’è un signore che i sogni non li lascia sul cuscino la mattina. Li rende realtà, andandoli a prendere con le mani su ogni pallone.
Julio Cesar “l’acchiappasogni” decide di farlo anche quella sera.
Leo Messi parte da destra come suo solito, si accentra, lo inseguono, Samuel ci si fionda addosso.
Ma Leo passa, converge, va verso sinistra.
Tutti sanno cosa sta per succedere, lo sa ogni portiere, che puntualmente in ogni partita non riesce a fermare quell’alieno.

Parte il tiro a giro, ma Julio ha gambe forti.
Salta, allunga le mani stendendo le dita fino a spezzarsi le falangi.
Ne basta una, quella del dito medio.
La punta di quel dito butta la palla in angolo, annullando i sogni dei blaugrana.
Julio ha volato di nuovo.