Sergio Ramos e il saluto perfetto: schiocca la mano in modo impeccabile (VIDEO)

Il ritorno di Sergio Ramos al Siviglia è stato romantico.

Chiunque si sarebbe emozionato a vedere un giocatore milionario del suo calibro rifiutare l’offerta assurda dal mondo arabo per riabbracciare la squadra che lo ha lanciato.

Peccato per la dichiarazione infelice prima della gara del Barcellona, dove aveva affermato di voler segnare contro i blaugrana ed è finito per farsi autogol.

Non tutto gli riesce sempre alla perfezione purtroppo, ma c’è una particolare situazione in cui non sbaglia veramente mai: la stretta di mano. 

Il difensore spagnolo, infatti, è in grado di far schioccare in modo impeccabile lo scambio con qualsiasi persona incontra e saluta rispettosamente.

Vedere per credere.

La presentazione commovente di Sergio Ramos al Siviglia (VIDEO)

“Certi amori non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano” è una frase scontata, banale ormai, ma è quella più adatta in queste occasioni.

Perché il ritorno di Sergio Ramos al Siviglia è un atto di amore incredibile in un momento storico in cui anche i 20enni scelgono di andare a giocare in Arabia Saudita. 

Il centrale spagnolo avrebbe potuto accettare 15 milioni l’anno dagli emiri e invece si è accontentato (si fa per dire) di un 1 milioncino pur di chiudere al meglio la sua carriera.

Magari ci sbagliamo, magari a gennaio cambierà idea e se ne andrà, ma ora ci ha regalato un’emozione.

Quella di rivedere un popolo intero accogliere nuovamente a casa il suo figliol prodigo.

“SERGIO RAMOS ES UNO DE NOI”

Che fine ha fatto Isco?

Giornalista di calciomercato annate 2017 – 2022 be like: “Isco fuori dal progetto Real, l’Italia nel futuro”.

Eh sì, bei tempi quelli in cui Francisco Román Alarcón Suárez, 5 volte vincitore della Champions League, 3 volte vincitore de La Liga e con una marea di altri trofei in bacheca, pareva essere destinato al nostro campionato.

E che gioia per quei tifosi che già parevano assaporare le geometrie di quel centrocampista raffinato con il vizio del gol e del passaggio smarcante fra le linee. Salvo poi ritornare sulla terra e capire che nemmeno per quella sessione di calciomercato se ne sarebbe fatto nulla, un po’ per l’ingaggio spropositato rispetto al nostro calcio, un po’ perché alla fine chi è che ha davvero il coraggio di andarsene dal Real Madrid?

Nessuno, infatti.

Anche se ad un certo punto, Isco, ha dovuto dire “basta”.

Lo spagnolo, ad oggi, con soli 31 anni di età, è di gran lunga lo svincolato più vincente della storia. Ma dove inizia il declino di Isco? 

È sempre difficile rispondere alla domanda, perché è veramente impossibile etichettare come “fallimentare” una stagione in cui si arriva comunque alla vittoria di uno o più trofei e sappiamo che questo, al Real Madrid, altro non viene chiamato se non “routine”. 

Anche perché, nonostante ci siano state per Isco stagioni meno brillanti di altre, lo spagnolo non si è mai trovato fuori rosa o in situazioni poco piacevoli con la maglia dei Blancos: nelle 7 annate disputate al Santiago Bernabeu, Isco ha raccolto sempre più di 28 presenze fra incontri giocati da titolare e quelli in cui è subentrato dalla panchina.

Ma allora cosa è successo al calciatore che un mostro sacro del calcio come Iker Casillas aveva etichettato come: lo spagnolo più forte della sua generazione?”.

Il declino di Isco parte forse da lontano, da quel trovarsi all’interno di una squadra di fenomeni e di esserne solo un comprimario, o magari da una frattura nello spogliatoio, difficile dirlo; quel che è certo è che il centrocampista spagnolo, al termine del suo contratto a giugno del 2022 è rimasto senza squadra.

Il Siviglia ammazza Europa League è piombato su di lui, strappandolo alla concorrenza e investendolo subito con il ruolo di “diez” della squadra. Peccato però che l’esperienza si concluda con un profondo buco nell’acqua: 19 presenze, 1 sola rete e contratto rescisso già a dicembre.

E ora?

Se il discorso fosse solamente economico, Isco e le sue successive tre generazioni potrebbero tranquillamente godersi ciò che ha guadagnato in santa pace, ma se la dobbiamo mettere sul piano delle motivazioni beh…forse anche adesso saremmo disposti a vederlo con la maglia di uno dei nostri club preferiti di Serie A!

Nel frattempo ci chiediamo: riuscirà il Siviglia a vincere domenica contro il Villareal?

SIVIGLIA-VILLAREAL 1+GOAL

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