Quella volta che Totti incontrò Messi e gli disse: “La fai na foto co mi fijo?” (VIDEO)

È la prima giornata del girone di Champions League del 2015. La Roma ospita all’Olimpico la grande favorita alla vittoria finale: il Barcellona di Leo Messi.

Al gol di Suarez, i giallorossi rispondono con Florenzi. Termina 1-1, un risultato di tutto rispetto per la squadra di Luis Garcia che comincia con il piede giusto la stagione europea.

L’highlight della serata, però, è tutto in un video di pochi secondi, condiviso dalla Roma sui propri canali social in questi giorni. Totti vede Messi. Messi vede Totti. I due si salutano, si abbracciano, si scambiano un sorriso. A un certo punto il Capitano giallorosso diventa serio, guarda La Pulce negli occhi e gli chiede, in perfetto dialetto romano: “Dopo la fai na foto co mi fijo?”.

Messi sembra annuire, poi se ne va compiaciuto. Non è dato sapere se avesse effettivamente capito quello che Totti gli aveva chiesto, ma ci piace pensare che avesse compreso tutto perfettamente. 

L’Aquila della Lazio si è persa nel settore della Fiorentina (VIDEO)

Succede tutto all’improvviso a pochi minuti dal fischio d’inizio di Lazio-Fiorentina: Olimpia, l’aquila della Lazio che prima di ogni partita all’Olimpico vola sopra le tribune, si ferma accidentalmente sul plexiglass che divide il settore ospiti, occupato dai tifosi viola, dal settore di casa.

Nel giro di pochi secondi, molti dei tifosi della Fiorentina presenti reagiscono cominciando ad insultare ironicamente l’animale e facendogli il classico gesto del “su*a”. 

Fa strano vedere qualcuno prendersela con un animale ma tant’è, il Monday Night di Serie A ci ha regalato la cialtronata della settimana.

Indovina il calciatore dai suoi ex compagni di squadra: la soluzione

Sulle nostre stories Instagram vi abbiamo chiesto, attraverso dei suggerimenti relativi ai compagni di squadra che ha avuto nel corso della sua carriera, quale fosse il giocatore misterioso di questa settimana.

Facciamo prima un piccolo riassunto…
 

Allora abbiamo detto che:

Ha giocato con Nainggolan (al Cagliari) ma non con Totti

Ha giocato con Tatarusanu (alla Fiorentina) ma non con Maignan

Ha giocato con Lautaro (all’Inter) ma non con Thuram

Ha giocato con Immobile (alla Lazio) ma non con Acerbi

Quello che non vi abbiamo detto è che oggi indossa la maglia nerazzurra… Quindi, siete riusciti a scoprire di quale giocatore stiamo parlando? Dai è facile su!

Ma certo è proprio lui: MATIAS VECINO

Quel gol di Vecino che cambiò la storia: Lazio-Inter è un Monday Night che  pesa - Eurosport

Ed ora vi poniamo un altro quesito: riuscirà la Garra Charrua a far vincere la sua Lazio contro una delle sue ex squadre stasera? 

Nel caso ne foste convinti, noi la quota ve la lasciamo qui sotto:

LAZIO-FIORENTINA 1+GOAL

Planetwin365: 4.51

Sisal: 4.40

Snai: 4.25

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Tutti i sorteggi dei gironi di Champions League (LIVE)

Alle ore 18 è cominciata la presentazione di rito della prossima Champions League in quel di Nyon.

Tanta l’attesa per scoprire quali squadre dovranno affrontare Napoli, Inter, Milan e Lazio durante la fase a gironi.

I partenopei sono gli unici presenti in prima fascia, seguiti dai nerazzurri in seconda e dai rossoneri e biancocelesti in terza.

Ma andiamo diretto al sodo: qui sotto tutti i gruppi sorteggiati dall’urna!

GIRONE A:

Bayern Monaco

Manchester United

Copenaghen

Galatasaray

GIRONE B:

Siviglia

Arsenal

PSV Eindhoven

Lens

GIRONE C:

Napoli

Real Madrid

SC Braga

Union Berlino

GIRONE D:

Benfica

Inter

Salisburgo

Real Sociedad

GIRONE E:

Feyernoord

Atletico Madrid

Lazio

Celtic

GIRONE F:

PSG

Borussia Dortmund

Milan

Newcastle

GIRONE G:

Manchester City

Lipsia

Stella Rossa

Young Boys

GIRONE H:

Barcellona

Porto

Shakhtar Donetsk

Antwerp

 

Di seguito, invece, vi ricordiamo tutte le date da segnare sul calendario della massima competizione europea da qui a fine anno: 

19-20 settembre – Prima giornata

3-4 ottobre – Seconda giornata

24-25 ottobre – Terza giornata

7-8 novembre – Quarta giornata 

28-29 novembre – Quinta giornata 

12-13 dicembre – Sesta giornata 

È ancora troppo presto per tirar le somme, ma secondo voi quale sarà la squadra che riuscirà ad alzare la Coppa dalle Grandi Orecchie il prossimo 1 giugno a Wembley?

E se fosse proprio il PSG che, dopo aver ceduto Messi e Neymar, potrebbe aver posto fine alla sua maledizione europea nell’anno in cui è maggiormente sfavorita?

PSG VINCENTE CHAMPIONS LEAGUE 2023/2024

Planetwin365: 15.00

Snai: 12.00

Sisal: 12.00

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La classifica dei tifosi allo stadio in Serie A

Da ormai più di un mese si è conclusa la stagione 2022/23 e la Serie A se n’è andata in vacanza, lasciandoci soli nel calore torrido delle città.

Mentre partono i ritiri, i tifosi rinnovano l’abbonamento e non vedono l’ora di riempire gli stadi nel campionato che verrà. 

Una delle poche gioie che ci è rimasta di questo calcio, infatti, è seguire la propria squadra sugli spalti, sia quando si vince che quando si perde.

E quindi ci siamo chiesti: quali sono le squadre con più tifosi all’interno del proprio impianto nei match casalinghi? Abbiamo scovato la classifica su Transfermarkt e oggi ve la mostriamo.

Vi aspettavate che la Roma, pur avendo chiaramente una capienza più grande allo stadio, potesse stare davanti in classifica al Napoli Campione d’Italia? 

Gli 11 giocatori che hanno vinto Champions e Mondiale nella stessa stagione

La finale di Champions League incombe. Fra chi si è già tatuato il triplete sul polpaccio (sponda Ciy) e chi non dorme da quattro settimane per la tensione (sponda Inter); l’appuntamento è ormai imminente.

Julian Alvarez e Lautaro Martinez, che potrebbero decidere la finalissima con un gol, sono a caccia di un riconoscimento che pochissimi calciatori nella storia sono riusciti ad ottenere: quello di vincere nello stesso anno Mondiale e Champions League.

Accanto a Leo Messi che solleva la Coppa, infatti, c’erano anche loro due: il Toro e l’Arana. Ma chi prima di loro aveva raggiunto un traguardo così prestigioso?

1. Sepp Maier (portiere): nonostante non fosse biondo, trasudava “tedeschitudine” da tutti i pori: campione del Mondo con la Germania e d’Europa con il Bayern Monaco nel 1974

2. Paul Breitner: (difensore): nato come centrocampista, ha seguito per numerosi anni le grida del portiere sopracitato spostandosi poi sulla linea di difesa. Ha accompagnato Maier nel grande doppio trionfo del 1974.

3. Hans-Georg Schwarzenbeck (difensore): vorremmo dire che i tedeschi e in generale il binomio Bayern Moncaco – Germania del ‘74 hanno finito di occupare questa classifica, ma purtroppo staremmo dicendo solo una vile bugia. Eccone un altro, sempre sulla linea di difesa.

4. Franz Beckenbauer (difensore): questo almeno è una leggenda veramente inscalfibile. Da segnalare fra l’altro che i Mondiali vinti da questo difensore sono stati addirittura due, (1974 e 1990).

5. Uli Hoeness (attaccante): dai, ci siamo quasi, la generazione d’oro tedesca è quasi terminata, tenete duro. Questo almeno era uno che la buttava dentro e che non spaccava menischi a colazione, pranzo e cena.

6. Gerd Muller (attaccante): Der Bomber è da sempre ritenuto uno degli attaccanti più forti della storia del calcio. 730 gol in 788. Un Haaland dell’anteguerra, insomma.

7. Jupp Kapellmann (centrocampista): Alè, ci siamo, ce l’abbiamo fatta. Questo è l’ultimo del magico binomio Germania + Bayern Monaco del ‘74. Onesti? Non lo conoscevamo; ma scarso non lo era di sicuro.

8. Christian Karembeu (centrocampista): un incredibile passaggio alla Sampdoria è stato sicuramente formativo per farlo arrivare carico come una mina al 1998, anno in cui sollevò la Champions League con il Real Madrid e la Coppa del Mondo con la Francia.

9. Roberto Carlos (difensore): giocatore simbolo del Real Madrid e del Brasile dei fenomeni, per lui l’anno d’oro è stato il 2002: prestazioni indimenticabili, giocate sontuose e galoppate leggendarie. Di calciatori così, non ne nascono proprio più.

10. Sami Khedira (centrocampista): ritorna la vecchia scuola tedesca, ma questo quantomeno è uno di quei mastini di centrocampo che si ricordano bene. Ha vinto tanto anche con la Juve, ma sicuramente il suo anno fu il 2014: vittoria con la Germania e con il Real Madrid.

11. Raphael Varane (difensore): l’ultimo giocatore a raggiungere questo doppio grande traguardo è Raphael Varane, che nel 2018 ha sollevato la Champions da protagonista con i Blancos e il Mondiale con la Francia.

La nuova vita di Lulic

Tantissimi giocatori hanno indossato e onorato la storica maglia della Lazio, scrivendo pagine indelebili del gioco del calcio con lo stemma dell’aquila sul petto. Pochi, però, possono dire di aver raggiunto il livello di venerazione di cui gode Senad Lulic. Il suo gol decisivo nella finale di Coppa Italia del 2013 contro la Roma lo ha posizionato per sempre a livello “divinità” per tutti i tifosi della Lazio.

E quando al termine della stagione 2020/21, con 371 presenze all’attivo in maglia biancoceleste ha deciso di salutare la Capitale, era chiaro a tutti che sarebbe stato impossibile ricreare con un altro club ciò che era avvenuto con quello di Lotito. Dopo un anno di inattività, il centrocampista bosniaco ha quindi annunciato il suo ritiro ufficiale.

E ora?

Come tanti ex calciatori, Lulic ha intrapreso la strada che lo porterà verosimilmente a diventare un allenatore: al contrario di tanti, però, rimane con i piedi per terra, dedicando tanto tempo alla propria famiglia e lavorando con grande tranquillità sul fronte “futuro”. Chi lo ispira? A suo dire, tutti i migliori mister avuti negli anni di militanza nella Lazio: da Inzaghi a Reja, passando per Pioli e Petkovic.

Tornando invece al futuro più…prossimo, pare ormai certa la sua presenza in tribuna per la prossima gara di campionato, che vedrà la Lazio (già aritmeticamente qualificata alla Champions League) vedersela con la Cremonese (già aritmeticamente retrocessa).

Il motivo?

Proprio in quella giornata sarà celebrato il decennale del gol in finale di Coppa Italia che ha contribuito a renderlo un’icona biancoceleste.

Tutto rose e fiori fra Lulic e Lotito, quindi?

Non proprio: infatti il bosniaco qualche mese fa, nel corso di un’intervista, si è mostrato risentito per il trattamento ricevuto dalla società nel momento del suo addio: il calciatore infatti, aveva stretto i denti a quasi 36 anni per una stagione intera, giocando con infiltrazioni alla caviglia a causa di un’infezione avvenuta per colpa di un’infezione batterica.

Il mancato rinnovo di contratto, comunicato da Tare in maniera asettica e impersonale, fu definito dalla stampa parte del progetto di “svecchiamento” della rosa.

Verissimo, per carità, anche se poi pochi mesi dopo il sostituto acquistato fu Pedro, di un paio di anni più anziano di Lulic.

Insomma: con la Lazio e il suo presidente non si può mai stare tranquilli. Ma siamo sicuri che sabato, in occasione della partita, entrambi riusciranno a sotterrare l’ascia di guerra, memori di quello storico pomeriggio che rimarrà per sempre impresso nella mente di tutti i tifosi laziali.