La finta di corpo: il modo migliore di mandare al bar un difensore. (VIDEO)

Si può chiamare finta di corpo, velo o, più semplicemente, il miglior modo di mandare al bar un difensore. I diritti d’autore della più vecchia — e iconica — finta del ‘giuoco del calcio’ appartengono a ‘The Wizard’ Sir Stanley Matthews, che con questa magia ha contribuito ad alzare il fatturato di molti ortopedici.

 

Ma se il mago inglese ha messo in scena il trucco per primo, col passare del tempo molti altri calciatori ne hanno approfondito tutte le possibili applicazioni, facendoci mettere le mani in testa per lo stupore più di una volta.

‘El Pistolero’ Luis Suarez ad esempio — quando non mordeva — metteva in pratica il velo da vero e proprio illusionista: correva incontro al pallone con il difensore alle spalle e, proprio quando ormai sembrava in gabbia, ecco che faceva scorrere la palla dietro di lui, lasciando l’avversario in stato confusionale.

 

Per non parlare di Marcelo, Neymar e Lucas: i brasiliani con le loro finte, più simili a dei passi di danza che a dribbling tradizionali, hanno ricordato i fondamenti della legge di gravità a chi provava a fermarli, regalandoci delle ottime basi meme. 

 

Eccovi quindi una carrellata delle migliori finte di corpo — sperando di non doverne mai subire una. 

I 10 giocatori che hanno spostato più soldi coi loro trasferimenti

L’arrivo di Lukaku alla Roma ha lasciato tutti a bocca aperta.

L’attaccante che aveva giurato amore all’Inter ha flirtato con chiunque questa estate, prima di decidere di accettare la corte di Tiago Pinto e accasarsi all’ombra del Colosseo.

Pur non essendo una cessione troppo remunerativa per il Chelsea, il belga consolida il suo secondo posto in questa particolare classifica. 

Infatti, Romelu è sul podio dei giocatori che hanno spostato più soldi coi loro trasferimenti nel calciomercato, mettendosi dietro nomi più o meno altisonanti.

Le cifre alquanto imbarazzanti delle ultime sessioni hanno influenzato la graduatoria, ma per curiosità guardiamola insieme. (Dati: Transfermarkt)

#10 Ibrahimovic: 169,10mln

#9 Di Maria: 179mln

Angel Di Maria resta in Europa: vicino l'accordo con il Benfica per la prossima stagione | Diretta.it

#8 Mbappé: 180mln

#7 Griezmann : 180mln

#6 Coutinho: 180,30mln

#5 Morata: 189mln

#4 Dembélé: 220mln

#3 Cristiano Ronaldo: 247mln

#2 Lukaku: 333,36mln

#1 Neymar: 400mln

 

10 fenomeni che non hanno mai giocato un Mondiale

In attesa dell’arrivo del 2026 e di un possibile Mondiale che ci vedrà protagonisti, (cosa dite? In che senso mancano ancora più di 1500 giorni?) non ci resta che andare a sviscerare tutte le più strambe top 10 riguardanti i Mondiali di calcio. D’altronde, anche se ci tocca guardare e fare schifo dal divano anche a ‘sto giro, l’importanza della rassegna iridata è troppo grande per tenere la televisione spenta, quindi meglio fare buon viso a cattivo gioco.

Qui sotto troviamo la classifica dei 10 calciatori storicamente più dominanti che, per sfortuna o appartenenza a Stati sfigatissimi, non hanno mai partecipato ad un Mondiale di calcio. Spoiler: ad un certo punto, abbiamo scelto di inserire calciatori forti, ma ignorantissimi a discapito di vecchie leggende ormai dimenticate. Ci sta, la nostra utenza millennials ce lo richiede.

#1: Erling Haaland (Norvegia): può un freak come Erling accettare di trovarsi in questa classifica? Per ora sì, ma con la sua media gol e l’esperienza che sta maturando in Premier League, punta sicuramente ad essere un’icona del Mondiale 2026.

#2: Jan Oblak (Slovenia): che la Slovenia non fosse una delle Nazionali più forti della storia era risaputo. Tuttavia, forte delle parate di uno dei portieri migliori degli ultimi 10 anni e con le urla del Cholo Simeone nelle orecchie, speravamo che un pass-mondiale colmo di clean sheet il buon Jan riuscisse a racimolarlo. 

#3: Eric Cantona (Francia): fra infortuni, squalifiche, liti con la stampa e chi più ne ha più ne metta, King Eric non ha mai partecipato ad un Mondiale, togliendoci la possibilità di vedere un calcio volante fra gli spalti davvero in mondovisione.

#4: Ryan Giggs (Galles): il leggendario gallese ha sempre profuso impegno e sudore per il suo paese, ma il livello medio della squadra, all’epoca in cui il ragazzo scoperto da Sir Alex Ferguson si imponeva nel calcio mondiale, era davvero troppo basso. Peccato, perché se Giggs avesse giocato nell’epoca di Bale, l’attacco gallese avrebbe davvero fatto paura.

#5: George Weah (Liberia): non è mai semplice per un piccolo stato africano qualificarsi al Mondiale. La Liberia di Re George, ci arrivò vicinissima nel 2002, quando per un solo punto fu costretta a dire addio al sogno. Piccola chicca: in Nazionale Weah, essendo il più dotato tecnicamente, non giocava nel suo ruolo naturale, quello di attaccante, ma come libero. Poesia.

#6: Gigio Donnarumma (Italia): vabbè qui purtroppo sappiamo tutti quali sono i due motivi, è inutile infilare nuovamente il dito nella piaga. Poi se qualcuno vuole spiegarci come abbiamo fatto a perdere con la Macedonia del Nord in casa lo ascoltiamo volentieri, ma non garantiamo che la sua incolumità rimanga intatta!

#7: George Best (Irlanda del Nord): nonostante i problemi personali, Best fu convocato dall’Irlanda del Nord in ogni occasione possibile e immaginabile (e vorremmo anche vedere). Tuttavia, anche in questo caso il sogno di partecipare ad un Mondiale si infranse nel 1965 a causa di un pareggio con l’Albania nell’ultima giornata di qualificazione. Che amarezza.

#8: Alfredo di Stefano (Argentina/Spagna): può un calciatore vincitore di 5 Coppe dei Campioni, con a disposizione due diverse esperienze in Nazionale, non riuscire mai a qualificarsi ad un Mondiale? Evidentemente sì. Tanti di noi non erano ancora nati mentre la Saeta Rubia incantava il mondo, ma scorrendo il suo palmares, è davvero difficile farsi una ragione della sua mancata presenza al torneo calcistico più importante del mondo.

#9: Andrey Arshavin (Russia): nel suo prime, Arshavin era un giocatore semplicemente mostruoso, uno di quelli capaci di vincere le partite completamente da solo. E così è avvenuto anche in Nazionale, ma, curiosamente, solo durante gli Europei del 2008 e del 2012; nonostante la classe cristallina, la stella russa non riuscì mai a disputare una partita di un Mondiale.

#10: Radja Nainggolan (Belgio): qui i presupposti per una convocazione al Mondiale c’erano tutte, ma lo scarso rapporto con i commissari tecnici, la sregolatezza e il caratterino non facile hanno impedito al buon Radja di essere convocato per il Mondiale. E ormai, è proprio il caso di dirlo, il suo treno è passato.

Ma secondo voi chi lo vince questo Mondiale in Qatar? Noi ci siamo fatti un’idea che l’attacco Leao-Bruno Fernandes-Bernardo Silva-CR7 sia inarrestabile quindi come outsider ci piace parecchio e ve la consigliamo!

PORTOGALLO: VINCENTE MONDIALE 

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