L’ultimo straziante saluto della WWE a Eddie Guerrero (VIDEO)

Lo abbiamo amato tutti sin da subito. 

Abbiamo imparato ad ammirarlo durante i tempi d’oro del wrestling, quando su Mediaset andava in onda SmackDown! e sui nostri schermi si alternavano personaggi come John Cena, Kurt Angle, The Undertaker o Rey Mysterio.

Abbiamo passato la nostra adolescenza a gasarci quando su Italia Uno partiva “Viva la Raza” ed entrava in scena pompando le sue low-low tipo Snoop Dogg in Still D.R.E.

Eddie Guerrero (il wrestler statunitense di origini messicane) è entrato nel cuore di tutti quanti noi grazie ai suoi tormentoni, le sue mosse che nonostante il programma specificasse “Don’t try this at home” provavamo sul divano con nostro fratello, cugino o l’amichetto che invitavamo a casa.

A distanza di 18 anni ci manca ancora da morire e oggi vogliamo ricordarvi quanto Eddie fosse amato non solo da noi che lo guardavamo ma per tutta la WWE, a partire dai suoi colleghi, che nel 2005 tennero una cerimonia in suo onore: tra lacrime e applausi e minuti di silenzio, il pubblico e gli altri wrestler gli rendono onore al grido di “Viva La Raza”, quel motto diventato uno stile di vita e che lo aveva sempre contraddistinto. 

Quella volta che Mourinho partecipò ad un evento WWE (VIDEO)

Se c’è un allenatore di calcio che avremmo visto bene nel mondo del wrestling, quello è proprio Josè Mourinho: il mago di Setubal a fare da manager alle più grandi star della WWE, pensateci. Uno che ha basato tutte le proprie conferenze stampa sull’ironia e l’aggressività, sarebbe andato a nozze con i promo studiati per gli atleti sul ring.

Sarebbe stato bene accanto ad Undertaker, così come a dare pacche sulla schiena di Big Show, oppure a far vincere in maniera scorretta Roman Reigns.

La cosa divertente è che, come stiamo per raccontarvi, Mourinho ebbe un piccolo ruolo in una puntata di Raw del 2007. L’allora tecnico del Chelsea, infatti, partecipò alla tappa londinese dello show con la sua famiglia e in apertura di trasmissione, fu tirato in mezzo nientepopodimeno che da Shane McMahon, figlio del proprietario della compagnia.

Shane, infatti, microfono in mano, iniziò a provocare il pubblico, cercando qualcuno che volesse sfidarlo. Poi, dopo attimi di silenzio, si concentrò su Mourinho, rivolgendogli queste parole: “Aspetta un attimo, ma io ti conosco! Tu sei Josè Mourinho!” in quel momento gli occhi e le telecamere andarono ad inquadrarlo, “sei l’allenatore del Chelsea! Non vuoi provare uno di questi?” chiese indicando i pugni.

Il sorriso sornione di Mou è quello dei tempi migliori e, non avendo a disposizione un microfono, l’allenatore portoghese inizia a scuotere il proprio indice in segno di diniego. La folla presente nell’arena comincia immediatamente a fischiarlo, prima di concentrare nuovamente l’attenzione su Shane, che continua a provocare Mou raccontando una storia: “Ieri sera ho fatto a pugni in un bar, qui a Londra, e ho buttato a terra sette uomini…ma non so se posso chiamarli uomini, penso che fossero giocatori del tuo Chelsea”, afferma sempre indicando Mourinho.

La gag di per sì termina qui, con il buon Kosèè che continua a ridersela sotto i baffi in compagnia dei suoi vicini di pubblico, ma all’epoca la clip andò letteralmente virale, soprattutto fra i tifosi del Liverpool, che la utilizzarono per motivare la propria squadra attesa dalla semifinale di Champions League proprio contro il Chelsea.

Che dire, abbiamo di sicuro perso un’occasione: non so se potremo dire di aver vissuto senza aver visto lo Special One lottare su un ring in un incontro di wrestling.