Come se la sta passando il Leicester in Championship?

Dal momento in cui nella scorsa primavera il Napoli si è laureato con discreto anticipo come Campione d’Italia, tutti i nostri occhi si sono spostati sulla classifica di Premier League.

E non ci interessava assolutamente nulla sapere chi fra Manchester City e Arsenal avrebbe alzato la Premier League, mentre vivevamo come un incubo la possibile retrocessione del Leicester, squadra inglese alla quale ogni tifoso di calcio italiano è indissolubilmente legato da una serie di ricordi iconici.

Sir Claudio, la traversata, tutti al Mahrez, Jamie Vardy e Dilly Dong. What a time to be alive.

Ma, ahimè, al termine dell’annata calcistica 2022/2023 le Foxes, nonostante una resistenza strenua e una rosa tutt’altro che inferiore alle altre squadre, sono finite in Championship.

In estate c’era sì aria di rivoluzione, ma anche di grande positività: la scelta dell’allenatore, Enzo Maresca, è stata iconica sia dal punto di vista del gioco, sia anche per il chiaro richiamo a quel Claudio Ranieri che ha fatto le recenti fortune del club.

E, ad oggi, le scelte della società, possono dirsi assolutamente corrette.

Il Leicester è infatti primo solitario in classifica, con ben 30 punti sui 33 disponibili. Tolta una sconfitta in trasferta contro l’Hull City, le Foxes hanno fatto punteggio pieno, alternando partite sofferte a gioco spumeggiante e mettendo subito in chiaro la volontà di ritornare in Premier League il più presto possibile.

Dietro a Drewsbury-Hall, talentuoso trequartista che già l’anno scorso aveva fatto parlare di sé, che guida la classifica cannonieri della squadra con 5 reti, c’è ancora lui: Jamie Vardy.

36 primavere sulle spalle, un posto da titolare non più garantito, ma la stessa voglia di fare gol in una porta appartenente a qualsiasi categoria.

4 gol finora per l’attaccante inglese, che a fine estate sarebbe potuto partire per un’avventura esotica e assai più remunerativa, ma che ha invece scelto di restare.

Va detto che il Leicester può contare su alcuni elementi davvero fuori categoria per la Championship: Coady, Pereira, Ndidi, Ihenacho e Daka sono calciatori che giocherebbero titolari in quasi tutte le squadre di Premier, ma l’ossatura della squadra dimostra ancora una volta quanto il Leicester voglia dimenticare al più presto possibile la sfortunata stagione dell’anno scorso.

Che dire, allora?

Care Foxes, non vediamo l’ora di rivedervi in Premier League per ricominciare ad emozionarci insieme a voi!

Cosa fanno oggi i giocatori del Leicester che vinse la Premier?

Ci sono tanti fattori che, nel 2023, possono far soffrire un uomo: c’è chi comincia a dover fare i conti con gli acciacchi dell’età, chi si ritrova a dover pagare gli alimenti a quella che appena un paio di anni prima pareva la donna giusta, chi ha già ipotecato il prossimo stipendio per giocare il nogol+over 1,5 dell’Empoli e chi più ne ha più ne metta.

Se però ora voi andate ad aprire una qualsiasi app di risultati calcistici, cliccando su Premier League, siamo sicuri che vedendo il terzultimo posto attuale del Leicester, sarete tutti colpiti al cuore da un’immensa nostalgia.

Dove sono finite le magiche Foxes, capaci di far sognare il mondo intero con la vittoria più impronosticabile della storia del calcio moderno? Beh, ecco cosa è accaduto all’11 titolare di quella favola.

SCHMEICHEL: Dopo 11 anni totali di militanza con la maglia del Leicester, si è trasferito a Nizza. Brutta vita? Noi non crediamo.

FUCHS: Dopo sei anni al Leicester, ha deciso di cambiare vita, accettando l’offerta americana del Charlotte F.C. dove ha trascorso due anni di piena attività.

MORGAN: Lo storico capitano della Premier League vinta, finché ha avuto fiato in corpo, ha sostenuto la propria squadra in ogni modo. Si è ritirato dal calcio dopo aver disputato anche la Champions League: se glielo avessero detto dieci anni prima, lui stesso non ci avrebbe creduto.

HUTH: Il titolo con il Leicester deve avere avuto per lui un sapore speciale, dopo i due vinti con la maglia del Chelsea, ma da assoluto comprimario. Proprio per questo rifiuterà successivamente ogni altra offerta, per chiudere la carriera con la maglia delle Foxes.

SIMPSON: Tutt’ora in attività, è sceso di categoria con il Bristol City, anche se nel corso di due stagioni ha racimolato solamente 7 presenze.

ALBRIGHTON: Dopo oltre 220 partite giocate con la maglia del Leicester, complice anche una stagione sciagurata, a gennaio ha scelto di passare in prestito al West Bromwich Albion, cercando un parziale riscatto dopo un’annata veramente complicata. In ogni caso, fedele alla causa.

KANTE’: pare che tocchi a lui risollevare le sorti del Chelsea di Frankie Lampard. Impresa epocale, vista la quantità enormi di problemi che il club di Londra sta attraversando; ma chi più farcela, se non lui?

DRINKWATER: forse il più grande “bluff” della favola Leicester. Il buon Danny non è riuscito più a riconfermarsi e dopo alcune esperienze fallimentari, oggi è svincolato.

MAHREZ: lui è uno che davvero troverà il suo nome scritto nei libri di storia di questo sport. Plasmato dalla lungimiranza di Pep Guardiola, ha vinto e si appresta a vincere numerosi altri titoli, anche se nessuno avrà forse il sapore di quello vinto sotto la guida di Sir Claudio.

OKAZAKI: classico calciatore giramondo, che dopo la vittoria della Premier ha giocato al Malaga, nell’Huesca, nel Cartagena e ora si trova in Belgio, al Saint Truden.

VARDY: gli anni passano anche per lui e in questa stagione la carta di identità sta presentando il conto. Ma se c’è un uomo che può avere il guizzo decisivo per la salvezza del Leicester, quello è proprio Jamie Vardy.

MISTER RANIERI: Sir Claudio non ha perso il fascino delle sfide difficili e così in questa stagione ha accettato la guida del Cagliari: una di quelle squadre apparentemente ingovernabili. Ad oggi la squadra sarda è in zona play off. Quindi potenzialmente ad una sola stagione dalla vittoria della Serie A.

BONUS TRACK: INLER&BENALOUANE: la strana coppia con il passato italiano è rimasta nella storia del Leicester, pur giocando poco e niente. Lo svizzero oggi è un centrocampista dell’Adana Demirspor, in Turchia; mentre l’algerino si sta guadagnando la pagnotta in Serie C, al Novara.