Le 5 migliori skills di Ronaldinho

20 ani fa Ronaldo de Assis Moreira, quel fenomeno mondiale del futebol bailado che tutto il mondo avrebbe presto imparato a conoscere come Ronaldinho, arrivava a Barcellona. Furono proprio i blaugrana a renderlo un’icona del calcio mondiale; perché avere Ronaldinho in squadra voleva in parte dire divertimento, ma anche gol, quintali di assist e trofei in bacheca.

L’aspetto ludico del suo calcio rimane comunque un motivo per cui a Dinho sono legati grandi e piccini, perciò vi riproponiamo quelli che a nostro avviso sono i 5 migliori colpi della sua carriera.

#1: L’ELASTICO: accanto alle prime foto zozze, su ogni cellulare dei primi anni 2000 che si rispettasse, c’era la GIF dell’elastico di Dinho. Colpo che è diventato il suo marchio di fabbrica, spesso abbinato al conseguente tunnel sul malcapitato difensore, era sinonimo di umiliazione totale. Quante volte abbiamo provato a replicarlo nel campetto della scuola, quante caviglie slogate.

#2: LA ROVESCIATA: la straordinaria elasticità dell’attaccante brasiliano, rendeva il suo corpo una letale arma da guerra. E se un pallone vagante passava in mezzo all’area di rigore, Ronaldinho non aveva paura di fare brutte figure. In carriera ha segnato almeno una decina di gol in rovesciata, ma nessuno potrà eguagliare quello realizzato contro il Villareal, proprio per la lotta contro la forza di gravità. In una frazione di secondo, con la palla all’altezza non corretta, Ronaldinho si accartoccia in una posizione estremamente innaturale per arrivare a colpire il pallone, che poi puntualmente finisce all’incrocio dei pali. Magia.

#3: IL DOPPIO PASSO: che c’è di particolare qui? Chiederete voi. Domanda lecita: la particolarità del doppio passo del Gaucho stava tutta nel fatto che questa skill venisse eseguita dal brasiliano a velocità supersonica. Ne bastava uno per mandare al bar il più arcigno dei difensori (Sergio Ramos al Real ndr.). Insomma: colpo semplice, ma sempre efficace.

#4: LE TRE TRAVERSE: qui si entra nel campo del paranormale. Nella celebre serie di video targata “Joga Bonito” che si poteva scaricare da Emule a proprio rischio e pericolo, si poteva trovare una clip leggendaria, in cui Ronaldinho, senza mai far cadere il pallone a terra, colpiva per tre volte consecutive la traversa da fuori area. Negli anni si parlò di videomontaggio, tagli al video e quant’altro. Ma in fondo al nostro cuore siamo certi che Dinho una cosa del genere sarebbe stato in grado di farla.

#5: LA “PUNTAZZA”: allo stadio Stamford Bridge di Londra, in una gara di Champions League, Dinho mise in mostra un colpo che nessuno aveva mai visto prima. Bloccato sul limite dell’area nella morsa dei difensori Blues, con il piede sinistro ben piantato sul terreno, finta un paio di volte il tiro con il destro, poi colpisce il pallone con la punta, andando ad insaccare un gol allo stesso tempo strano, ma pesantissimo. Solo a pensarlo, un tiro del genere in una situazione simile, ci viene il mal di testa.

La magica alchimia tra Dinho e Neymar (VIDEO)

Avete presente l’estate della vostra terza media, proprio appena dopo aver finito quell’inutile esame orale per il quale vostra mamma vi aveva ritirato il Game Boy Color dopo una sfuriata per il vostro scarso studio?

Noi sì; e ricordiamo altrettanto bene i pomeriggi trascorsi al campetto: fra una sudata e l’altra mandavamo il più veloce in bicicletta al supermercato più vicino. Comprate Mentos e Cocacola, filmavamo estasiati la reazione chimica prodotta da questo magico binomio e sulle nostra giovani e  imberbi facce, si dipingeva lo stesso stupore che abbiamo oggi riguardando questo reel.

Per motivi anagrafici (e a volte di condotta) Ronaldinho e Neymar non hanno condiviso la maglia della Nazionale Brasiliana troppo a lungo: quando questo è però accaduto, il risultato è stato proprio lo stesso che ottenevamo nel mischiare Mentos e Cocacola: esplosivo.

Qui li vediamo in azione, mentre irridono un paese intero con colpi di tacco, finte, doppi passi e tricks vari.

Insomma: sfoderano il loro repertorio migliore, mettendo a repentaglio la propria salute fisica, dal momento che gli sguardi degli avversari non paiono proprio amichevoli.

La clip risale al 2011, anno in cui Ronaldinho era in forza al Flamengo (quindi già nella fase conclusiva della carriera), mentre Neymar era ancora uno dei prospetti più clamorosi del Brasile con la maglia del Santos.

Onestamente, vista la quantità di passaggi che i due si scambiano in così pochi secondi, viene da chiedersi se veramente due calciatori con un talento così elevato si “percepiscano” in campo in un modo differente rispetto agli altri compagni di squadra.

C’è anche da domandarsi cosa sarebbe successo ad una possibile squadra europea, potendoli schierare entrambi nel loro “prime”; altro che triplete…