“Non è uno sport per femminucce” potrebbe essere lo slogan di questo gesto.
Da punire, certo, ma che ci ha ricordato anche come nel calcio femminile la gamba non viene tirata indietro. La protagonista è Lauren James, stella brittannica nonché sorella di Reece James (entrambi centrocampisti del Chelsea), che durante l’ottavo di finale del Mondiale Femminile ha deciso di calpestare un’avversaria nigeriana.
Poteva sfuggire all’occhio del direttore di gara, delle compagne o dei tifosi, ma non a quello del Var.
Cartellino rosso all’87’ sullo 0-0: non proprio la scelta migliore con cui portare a casa la partita, che verrà comunque vinta dall’Inghilterra poi ai rigori.
Nulla in confronto a quello che fece Simone Branca in un Cittadella-Spal di mesi fa, quando decise di impiantare i suoi tacchetti in faccia ad un avversario, ma comunque meritevole.
Lauren James is shown a red card. pic.twitter.com/m9RywPHwPi
— Caity Foord 🏴 (@caitcaitfoord) August 7, 2023