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Tim Krul, la sostituzione più incredibile della storia del calcio

5 luglio 2014, i mondiali brasiliani sono entrati nella fase decisiva: Olanda e Costarica si affrontano in un quarto di finale scontato solamente sulla carta. E mentre il risultato non si schioda dallo 0 a 0, lo spettro dei calci di rigore cala inesorabile sui 22 calciatori in campo. Serve un’idea, una svolta oppure, perché no, una follia.

Van Gaal sceglie di scrivere la storia, fuori Cillessen, dentro Krul: un portiere per un altro, un cambio inizialmente incomprensibile che diventerà storico. “O è un cretino, oppure un mago”, questo il commento dei tifosi olandesi al momento della sostituzione…indovinate un po’ come è andata a finire?

Partita sporca, complessa e allo stesso tempo spettacolare. L’Olanda di Robben e Van Persie va all’attacco della cenerentola mondiale Costarica con le unghie e con i denti. Ma i sudamericani, che hanno fatto vedere i sorci verdi fra le altre ad Italia e Inghilterra, si difendono con ordine e ripartono in contropiede con la bava alla bocca.

Si arriva al minuto 121’.

 Anche per le telecamere è difficile seguire l’accaduto: Cillessen si guarda intorno spaesato, un po’ come faceva la soubrette di turno una volta scoperto che l’aitante meccanico che la corteggiava era solo un attore di Scherzi a Parte.

Eppure, il tabellone luminoso non mente. Vuoi la tensione, vuoi la concentrazione, l’allora portiere dell’Ajax neppure si era accorto del riscaldamento del suo secondo nel corso dei supplementari.

Invece qui si scrive la storia.

Perché mister Van Gaal manda in campo al suo posto Tim Krul, che passa la bellezza di 45 secondi fra i pali della sua porta prima di sentire il triplice fischio finale, per poi recarsi serafico a difendere la sua nazione durante i calci di rigore. Proprio come se fosse la cosa più normale del mondo.

“Mi hanno aiutato le statistiche” affermerà Van Gaal in conferenza stampa, “Cillessen è giovane, ha parato pochi rigori, Tim invece aveva un buono score” il tutto accompagnato dal ghigno sornione di chi sa di aver pescato il jolly della vita.

C’è da dire che effettivamente Krul nella circostanza fa davvero un figurone: ne para 2 su 5, ma indovina pure le traiettorie degli altri 3 tiri dal dischetto, sfiorando ogni volta il pallone con le unghie e a fine partita è portato in trionfo dai compagni come una vera e propria divinità.

“Avevi detto di questa possibilità a Tim?” azzarda un cronista proprio mentre Van Gaal si sta alzando dalla sedia.

“Sì, avevamo discusso di questa possibilità…ma Cillessen, no, a lui non avevo detto nulla!” conclude il mister strizzando l’occhio ai giornalisti Orange in visibilio.

Tim Krul, tulipano bravo e fortunato a farsi trovare pronto all’appuntamento con il destino; artefice di una piccola grande impresa destinata a rimanere nella storia dei Mondiali di calcio.

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