Il club dei 40 a quanto pare non smette di regalare perle, da CR7 a Modric, passando per Pepe, arrivando ad un giocatore che inquadrare in quest’età fa più strano che altro: Thiago Silva.
Thiago Silva è uno di quei giocatori che negli anni non ha mai cambiato faccia, mai modificato un mezzo lineamento, mai perso un capello, mai visto un dente ingiallire con l’età. Niente di niente. È come se nella nostra testa fossimo fermi al ragazzino brasiliano arrivato al Milan nel 2009 dal Fluminense.
Ed è proprio al Fluminense che l’anno scorso Thiago Silva è tornato per chiudere la sua carriera, come nella più classica delle storie d’amore nel calcio.
E come qualsiasi storia d’amore che si rispetti, ieri è arrivato in qualche modo il coronamento di una carriera, il momento a cui tutti i calciatori pensano continuamente nelle notti in cui manca il sonno e fissare il soffitto pensando a cosa ne sarà di te nel post carriera, resta l’unica cosa da domandarsi.
E cosi, a 41 anni compiuti, ieri ha segnato il gol vittoria per il Fluminense al 98’ in rovesciata.
Una rovesciata che a ben vederla non sembra poi tutto questo capolavoro di coordinazione, eppure non può che farci sorridere pensando a tutto quello che è stata la sua carriera. E quella corsa verso lo stemma della squadra per inginocchiarsi dopo il gol, racchiude esattamente tutto questo.