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Ma che cannonate tirava El Loco Vargas?! (VIDEO)

Ci sono nomi apparentemente esotici, capaci di crearti una sensazione di deja-vu che neanche tre shot di tequila buttati giù dopo l’ennesimo palo preso in discoteca.

E così, mentre passeggiate per Firenze con aria annoiata, provate ad identificare un tifoso viola; avvicinatevi al suo orecchio e sussurrategli Juan Manuel Vargas. La sua reazione sarà sicuramente impagabile: occhi a cuore, sospiro malinconico e schiocco con la lingua a simulare lo schiaffo di un pallone che entra in rete.

Già, perché le 147 presenze ufficiali con la maglia viola sulle spalle sono ricordate dagli spettatori dell’Artemio Franchi soprattutto per quel sinistro alla dinamite in grado di sbloccare tutte le partite più ostiche.

E che dire di quei cross pennellati dalla linea di fondo che magneticamente finivano sulla testa del Luca Toni o dell’Alberto Gilardino di turno?

El Loco è stato per il popolo viola un giocatore culto, uno di quelli che anche nella peggiore delle disfatte dava il suo contributo, senza mai tirare indietro la gamba.

Quando poi un compagno di squadra guadagnava una punizione dalla metà campo in sù, ecco arrivare il peruviano con l’aria sicura di chi sa quello che sta per fare, legittimata da un pizzetto dichiarato dal mondo intero “oltraggio alla decenza”.

Che dalla mattonella arrivasse poi un assist o una castagna tirata ai cento all’ora poco importava, ciò che rimarrà incancellabile per tutti gli amanti di questo solido centrocampista, è sicuramente l’aria di ineluttabilità che si poteva avvertire quando a Vargas veniva scaricato un pallone sul sinistro.

Mezzo esterno, collo pieno, piatto, ma il risultato era sempre lo stesso: o il portiere si muoveva in tempo per compiere un miracolo, o si andava ad abbracciare El Loco Vargas.

Mancini così, non se ne vedono più. Che dramma.

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