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Le quattro volte in cui un giocatore ha preso 10 in pagella

Quante volte vi sarà capitato di pensare al lunedì sera, quando ormai siete completamente spacciati, ad una frase simile: “Però dai se Cionek prende 10 posso ancora pareggiare”. La speranza sarà anche l’ultima a morire, ma la possibilità di vincere il vostro personale campionato in questa maniera è già stata seppellita nel momento in cui avete versato la quota di partecipazione.

Eppure in passato è capitato di poter assistere ad un magico 10 nella colonna di alcuni calciatori, senza considerare gli eventuali bonus. Sono solamente 4 episodi e oggi ve li raccontiamo nei minimi dettagli per renderli indimenticabili.

#1 Alessio Scarpi (Udinese-Cagliari 2-1 Serie A 1998/1999)

È la storia più romantica tra quelle che vi esporremo. Nel lontano 1998, durante un ordinario Udinese-Cagliari di campionato, ci fu uno scontro di gioco tra Tomas Locatelli e Gianluca Grassadonia. Quest’ultimo, ricevendo un calcio fortuito dietro la nuca, perse i sensi e rimase steso al suolo. Attimi di concitazione a cui un eroe con i guantoni diede un lieto fine a questo piccolo episodio sfortunato. Il buon Alessio Scarpi, infatti, soccorse il compagno esanime applicandogli una respirazione bocca a bocca e provando un massaggio cardiaco improvvisato. Il difensore tornò a respirare, concedendo al compagno un insolito 10 in pagella sulla Gazzetta, il primo nella storia della Serie A e l’unico portiere ad oggi a togliersi questo sfizio.

#2 Roberto Baggio (Parma-Inter 1-3 Spareggio Champions League 1999/2000)

Definirlo una leggenda è riduttivo. Ciò che è riuscito a dare al calcio italiano Roberto Baggio è un capitolo ineguagliabile da qualsiasi comune mortale nel mondo del pallone. Il numero 10 per eccellenza meritava, almeno per una volta, il voto massimo in pagella. Se lo prese di prepotenza la sera del 23 maggio 2000 quando, durante lo spareggio per andare in Champions League tra Parma e Inter, siglò una doppietta d’autore che permise ai nerazzurri di vincere la partita e qualificarsi ai preliminari della Coppa dalle Grandi Orecchie, in cui poi perse contro l’Helsingborg.

#3 Gonzalo Higuain (Napoli-Frosinone 4-0 Serie A 2015/2016)

Siglare 36 reti in un solo campionato non è un evento che si ripete annualmente. Ecco perché Gonzalo Higuain, mettendo a segno una tripletta all’ultima giornata contro il Frosinone, venne premiato dalla Gazzetta con un 10 tondo tondo in pagella. Superare il record di Gunnar Nordahl di 35 gol, che non era mai stato nemmeno eguagliato dalla stagione 1949/1950, era un onore che passava decisamente in secondo piano per chi, grazie alle 3 reti del Pipita, vinse il primo fantacalcio della sua triste vita.

#4 Francesco Totti (Roma-Genoa 3-2 Serie A 2016/2017)

Anche se non fosse sceso in campo, la Rosa gli avrebbe comunque concesso questo riconoscimento. L’ultima partita ufficiale di Francesco Totti andava premiata con il voto più ambito da qualsiasi calciatore. Seppur giocando un match sottotono, infatti, il capitano dei giallorossi ricevette un 10 indimenticabile, il quale rimarrà inciso nella storia insieme a quello indossato con fedeltà dall’ottavo Re di Roma sulle proprie spalle per 25 lunghe e affascinanti stagioni.

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