Skip to content

L’assurda storia di Alexander-Arnold

Negli ultimi quattro anni, ha ipnotizzato il pubblico di Anfield sfoderando una prestazione totalmente inattesa dopo l’altra nelle vesti di ragazzo giovane e ancora inesperto, lanciato nella mischia a soli 19 anni con sulle spalle il peso delle responsabilità che comporta l’essere titolare in una delle partite più importanti della storia recente della propria squadra.

Nonostante tutto, però, non ha voluto deludere le attese, ha accettato la sfida e, contro ogni pronostico, l’ha stravinta. Al termine della partita contro il Manchester City del 4 aprile 2018, andata dei quarti di finale di Champions League, i tifosi lo votarono “Man of The Match” non solo per aver totalmente annullato Leroy Sané sulla sua fascia di competenza, ma soprattutto per il contributo fondamentale fornito ai compagni in fase offensiva. Da lì nacque tutto. 

Il suo nome, come ben saprete, è Trent Alexander-Arnold, è un ragazzo inglese nato e cresciuto con il Liverpool nel cuore e diventato da qualche anno punto fermo dell’undici titolare di Jurgen Klopp. Al contrario di quanto si possa immaginare, il passato del giovane scouser avrebbe potuto essere ben diverso da quello in realtà vissuto. O meglio, lui sarebbe finito per essere comunque un calciatore professionista, solo che si sarebbe affermato nientemeno che nel…. Manchester United! Eh sì, proprio così. Uno dei simboli del devastante Liverpool di Klopp sarebbe potuto essere stato l’asso nella manica degli acerrimi rivali mancuniani. 

Il motivo di tale affermazione è stata rivelata prima da Sir Alex Ferguson nella sua biografia e poi da un’intervista dello stesso Alexander all’americano “New York Times”, nella quale il calciatore inglese racconta quando fu a un passo dal diventare il nipote del manager scozzese ex Manchester United.

Correvano gli Anni ’50 quando Sir Alex e la giovane Doreen Carling si preparavano a vivere uno di quegli amori adolescenziali destinati a segnare per sempre la loro vita sentimentale. La curiosità non sta tanto nel nome della signora in questione, quanto nel fatto che dopo aver lasciato il futuro allenatore più vincente di sempre, Doreen si trasferirà un America, si sposerà, farà un figlio e avrà la fortuna di conoscere anche il suo neonato nipote, all’anagrafe con il nome di Trent Alexander – Arnold

È proprio come sembra: l’attuale terzino del Liverpool, nato a Liverpool e tifoso dei Reds, sarebbe potuto essere il nipote di una leggenda del Manchester United. Una mancata parentela che però non ha fermato Sir Alex dal provare a portare il ragazzo a Old Trafford, tanto che nel 2012 provò a convincerlo a trasferirsi sulla sponda rossa di Manchester. L’ancora giovanissimo Trent però, si oppose. Il legame con Liverpool era oramai indissolubile ed è lì che lui voleva dare il là alla propria carriera di professionista. 

CONDIVIDI

Facebook
Twitter
WhatsApp
Telegram