Cosa può accadere nel corso di 12 anni? Aprire e chiudere un mutuo, crescere un figlio, prendere finalmente una multipla multigol o magari ritrovare la maschera perduta di Osimhen.
Ma se 12 anni sono il periodo di squalifica da scontare e tu sei un giocatore di Serie A, il rischio che essi rappresentino la pietra tombale sulla tua carriera è ben più che una possibilità: è una certezza.
Soprattutto se al momento della squalifica hai 35 anni e ormai il tuo pensiero era più rivolto alla partita d’addio al calcio che al continuare a prendere tacchettate nei polpacci da ragazzini che potrebbero essere i tuoi nipoti.
C’è da dire, però, che se ti chiami Francesco Flachi, forse la tua storia potrebbe avere un epilogo diverso, come quello che stiamo per raccontarvi.
Terzo miglior marcatore della Sampdoria, con oltre 100 gol in Serie A e icona del calcio italiano anni ‘90, Flachi ha pagato con gli interessi quello che è comunque troppo facile derubricare come un “errore di gioventù”.
L’ex attaccante di Fiorentina, Empoli, Bari e appunto Sampdoria infatti, dopo aver momentaneamente appeso gli scarpini al chiodo fra il 2010 e il 2021, proprio per squalifica, alla clamorosa età di 45 anni ha deciso di voler dare un segnale al mondo, o forse più a sé stesso, firmando nella scorsa stagione con il Signa, in Eccellenza.
L’esperienza non è andata benissimo, anche se la media di 1 gol in 2 partite (quelle effettivamente disputate), rimane statisticamente clamorosa.
Anche questa volta non sembrava esserci altro da fare se non dire basta, chiudere il sipario e dedicarsi alla paninoteca creata e mandata avanti negli anni di squalifica.
E invece Francesco Flachi, forse memore della Curva della Samp che gli dedica cori e striscioni, ha deciso di riprovarci: con la maglia della Praese, in Promozione, a 48 anni compiuti oggi, continua a calcare i campi da calcio ogni volta in cui se ne presenta l’occasione.
Da settembre ad oggi Flachi è sceso in campo 17 volte, segnando 6 gol: niente male, per un “vecchietto” con il vizio del gol che proprio non vuole saperne di dire stop.
Lungi da noi dare un giudizio sulla squalifica comminatagli ormai più di 10 anni fa; ma, come direbbe qualcuno in una nota e discussa trasmissione calcistica online, alla passione che quest’uomo sta mettendo nello sport più bello del mondo, altro non si può dire se non “chapeau”.
Comunque domani, essendo Pasqua, non avremo la Serie A quindi ci godremo il pranzo in famiglia con una quota niente male sul campionato francese.
LIONE-RENNES 1+OVER 2.5
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