Ci sono dei miti che difficilmente si possono sfatare. Leggende da idolatrare per il resto della nostra esistenza che, in un modo o nell’altro, sono entrate nella storia del calcio italiano. Un’emozione che sembrerebbe destinata a durare in eterno, ma che prima o poi verrà sbiadita dal tempo.
Perché un record, pur essendo un traguardo di altissimo spessore, verrà sicuramente battuto. Noi, però, sfidiamo chiunque nel riuscire a superare uno di quelli elencati qui sotto.
Oggi, infatti, vi mostriamo quali sono gli 8 record imbattibili della nostra Serie A.
#1 Gol più veloce: 6,76 secondi (Rafael Leao)
Il gol più veloce della storia della Serie A è andato in scena il 20 dicembre 2020 durante un Sassuolo-Milan al Mapei Stadium. L’autore della rete messa a segno dopo appena 6,76 secondi dal fischio iniziale fu quel pazzo sgravato di Rafa Leao, battendo il precedente primato storico dell’attaccante Paolo Poggi, introvabile nelle figurine del 1998, che manteneva il record dal 2001.
#2 Gol più veloce al debutto: 18 secondi (Alberto Paloschi)
Qual è il miglior regalo per un ragazzo che è appena diventato maggiorenne e non ha ancora finito il liceo? Ve lo diciamo noi. Debuttare in Serie A ed esultare sotto la propria curva. Ma se ti chiami Alberto Paloschi, all’esordio tutto questo lo concretizzi in appena 18 secondi.
Affermare di non ricordare questo momento è un reato perseguibile penalmente in almeno 143 stati al mondo.
#3 Cartellino rosso più veloce: 39 secondi (Giulio Migliaccio)
Il Vin Diesel di Mugnano di Napoli rimediò un’espulsione diretta 39 secondi dopo il suo ingresso in campo, in un tranquillo, ma non troppo, Atalanta-Palermo del 6 dicembre 2015. Il buon Giulio scavalcò in classifica Mattia De Sciglio, che aveva lavorato duramente per farsi espellere dopo soli 42 secondi in un Napoli-Milan di appena 6 mesi prima.
#4 Maggior numero di cartellini rossi: 16 (Paolo Montero)
Sfidiamo chiunque giochi nella nostra massima serie a tentare di battere questo record. Togliere lo scettro di calciatore più espulso a Paolo Montero significa andare incontro ad una morte certa. Se non sarà lui, infatti, a vendicare questo torto, lo faranno i fantallenatori del malcapitato di turno.
#5 Capocannoniere più vecchio della Serie A: Luca Toni (38 anni e 5 giorni)
Forse solo Ibra, giocando per altri 10 anni in Serie A, potrà superare questo record. Per noi, però, le stagioni di Luca Toni al Verona rimarranno una pietra miliare del calcio moderno. 20 reti il primo anno, 22 il secondo. Quest’ultimo gli permetterà di vincere il titolo di capocannoniere della Serie A, in coabitazione con il ben più giovane Mauro Icardi, all’età di 38 anni suonati.
“Luca sei per me.. il numero 1!”
#6 Giocatore più anziano in campo: Marco Ballotta (44 anni e 38 giorni)
Il fisico di un pensionato, l’atletismo di un giovane talento della primavera. Ammirare Marco Ballotta volare da un palo all’altro della propria porta a più di 44 anni è stato uno spettacolo difficilmente ripetibile da qualunque comune mortale. Se poi, dopo l’addio alla Lazio, decidi di fare l’attaccante in Prima Categoria, diventi una leggenda vivente.
#7 Porta imbattuta per più tempo: 974 minuti (Gianluigi Buffon)
È durato 22 anni il record di Sebastiano Rossi. Sembrava impossibile, eppure Gigi Buffon grazie al considerevole apporto della sua difesa è riuscito a sopravanzarlo ed alzare l’asticella di imbattibilità da 929 a 974 minuti. Quasi 11 partite consecutive senza subire nemmeno una rete. Per fortuna il Gallo Belotti, con un rigore trasformato nel derby di ritorno del 2016, interruppe un’imbattibilità che sarebbe potuta durare in eterno.
#8 Imbattibilità più lunga in campionato: 58 partite (Milan)
Svelare questo primato ai piccoli tifosi rossoneri potrebbe traumatizzare la loro infanzia. Già perché il Milan di Fabio Capello, dal 26 maggio 1991 al 21 marzo 1993, riuscì nell’impresa di uscire dal rettangolo di gioco senza nemmeno una sconfitta. Il tutto cominciò con un pareggio casalingo contro il Parma e terminò quasi due anni dopo sempre a San Siro, sempre contro gli emiliani, per merito di una rete di Faustino Asprilia.