Da quando Capo Verde si è qualificata al Mondiale per la prima volta nella storia da prima del suo girone, sui social hanno iniziato a circolare tantissime storie e curiosità sul calcio capoverdiano.
Ormai l’abbiamo capito, Capo Verde è un Paese molto piccolo: 10 isole, di cui solo 9 abitate, mezzo milione di persone in tutto e il calcio come sport più praticato su scala nazionale.
In tutto il Paese ci sono dalle 60 alle 90 squadre (il numero non è chiaro) e ogni isola ha il suo campionato più la seconda divisione. Alcune isole, ad esempio, hanno due campionati distinti in Nord e Sud, che portano il numero complessivo di campionati regionali a 11 in totale.
Le squadre vincitrici degli 11 campionati si qualificano poi al Campeonato Nacional de Cabo Verde che è sostanzialmente la Serie A capoverdiana.
Qualche anno fa, in occasione della finale del Campeonato National, abbiamo assistito ad uno dei momenti più assurdi di sempre: le telecamere ad un certo punto hanno inquadrato un ragazzo in sella ad un asino che porta il pallone all’arbitro.
L’asino è un animale comune nelle isole e il calcio d’inizio fu pensato in quel modo per portare un po’ di show nel pre match e promuovere l’identità agricola delle isole.
Portare il pallone in campo su una macchinina telecomandata in for boys, portare il pallone in campo con un asino is for men.