Vincere, da squadra, e difendere i propri compagni. Nel calcio si fa di tutto essenzialmente per queste due cose.
Il primo concetto è semplice (da dire, non da fare): vincere. O più che semplice, diremmo fondamentale se si vuole avere successo nel mondo del calcio. Ma voi, cosa sareste disposti a fare pur di vincere? A riassumere il concetto ci aveva pensato Diego Costa qualche tempo fa. Appena trasferitosi all’Atletico Mineiro, le sue prime parole furono: “Se mia madre è un mio avversario e devo farle fallo pur di vincere, lo farei”.
Ora, mamma, stai tranquilla. Non ho intenzione di entrarti in tackle così tanto per, ma sappi che pur di vincere una partita sarei davvero pronto a tutto, esattamente come dice e insegna papà Diego Costa.
Per i vostri compagni di squadra, invece, andreste in guerra. Proprio come faceva Diego Costa. Non mentite a voi stessi: quando fate parte di uno spogliatoio, qualunque sia la categoria o lo sport, nasce in voi quell’automatico istinto di protezione verso i vostri compagni. Voi vi fidate di loro. Loro si fidano di voi. Ed è così che, insieme, si vincono le battaglie.
È per questo che, anche se ancora non ve ne rendete conto, siete (e siamo) dei Beekeeper.
Ma in che senso? Cioè, cosa centrano gli apicoltori con le ritorsioni in campo e i piedi a martello sulle caviglie per vendicare i compagni?
Ecco, allora ve lo spieghiamo meglio. L’11 gennaio esce nelle sale The Beekeeper, un film che racconta la storia di un apicoltore (ed ex agente di un’organizzazione clandestina) che vuole vendicare a tutti i costi il torto subito dall’unica donna che aveva creduto in lui e gli aveva permesso di cambiare vita. Un po’ come se all’allenatore che vi ha sempre spronato a dare il massimo e non vi ha mai lasciato indietro, permettendovi di fare carriera, venisse esonerato solo perché al presidente gli andava di esonerarlo.
Vi ricorda qualcosa? Vendicare il compagno di squadra. Difenderlo quando è in difficoltà. Se necessario mettersi in pericolo al posto suo contro un avversario più forte. Ecco, essere tutto questo vuol dire essere dei Beekeepers.
Perché The Beekeeper più che un film è una sensazione. Uno stato d’animo. È quell’innato senso di difesa che nasce in noi quando ci toccano le persone che amiamo. Potremmo anche fare fallo a nostra madre per vincere una partita di calcio, ma se qualcuno le manca di rispetto non c’è davvero nulla che ci possa fermare per farle giustizia. Esattamente come nessuno riesce a fermare Jason Statham in questa pellicola.
Godetevi il trailer.