Qualcuno diceva: “puoi cambiare religione, partito o partner, ma mai la squadra del cuore”. C’è del vero in questo, ma non è tutto: spesso ci innamoriamo di altre squadre per la storia che hanno, per un’emozione che ci hanno regalato o anche solo per come giocano. Il termine tecnico è “la mia seconda squadra”, nella pratica diciamo “simpatizzo”, ma è solo per tenere a distanza i nostri sentimenti.
Abbiamo deciso che la “seconda squadra” di CALCIATORI BRUTTI dovesse avere una storia pazzesca, così abbiamo chiesto ai nostri utenti di raccontarci quella della società in cui giocano. Tra oltre 500 storie che andavano dallo struggente al tragicomico abbiamo scelto il Torregrotta: direttamente dalla penultima categoria del calcio dilettantistico siciliano con un portiere quasi 60enne, un suo compagno trasferito da Brescia alla provincia di Messina e un gelataio in mezzo al campo ci siamo convinti. Da quel giorno abbiamo trasmesso tutte le sue partite di campionato in diretta a reti social unificate. Non sappiamo se oggi il Torregrotta sia davvero la seconda squadra degli Italiani ma le sue partite, dati alla mano, oggi hanno un pubblico da Serie A. Lo stesso pubblico che, alla fine della travagliata stagione 20/21, ha regalato un defibrillatore al Torregrotta attraverso le donazioni sulla piattaforma Tinaba.