Se nel 2009 Twitch fosse stato in voga quanto lo è adesso, la diretta dell’evento che stiamo per raccontarvi avrebbe sfondato ogni record.
80 persone stipate nel Santiago Bernabeu per la presentazione di un calciatore durata non più di 8 minuti. Numeri da fantascienza.
Ma quando si parla(va) di CR9 con la maglia dei Blancos addosso, la realtà era un concetto spaventosamente sopravvalutato.
Nell’estate del 2009, la faraonica campagna acquisti di Florentino Perez raggiungeva il suo apice con l’acquisto del talento portoghese, reduce dalla vittoria in Champions League con la maglia del Manchester United.
E per presentarlo nel migliore dei modi, il presidentissimo si prese la briga di organizzare una cosa veramente fatta bene: brevissimo discorso iniziale e poi la chiamata.
Cristiano esce dal tunnel lampadato come non mai, con la camiseta blanca ad evidenziare il fisico perfetto e il sorriso più inscalfibile della storia disegnato sul volto.
Baci, abbracci, applausi e ancora applausi. Cristiano si sente già a casa, Cristiano è già, a casa.
Abbozza qualche palleggio, regala il pallone autografato ad un nino, chiama le voci dei tifosi per un “Hala Madrid” urlato nel cielo e via di nuovo negli spogliatoi.
Il tutto realizzato in un tripudio di emozioni e di calore come raramente è accaduto in sede di presentazione di un calciatore.
Affetto esagerato? Forse sì, visto che il suo arrivo non era stato certo economico per le casse del club (oltre 90milioni di euro), ma il rapporto qualità prezzo, alla fine dei fatti, è stato sicuramente vantaggioso.
450 gol segnati con la maglia del Madrid, Champions League portate a casa come Coppe del Nonno e colpi da campione vero sfoderati ad ogni uscita.
Anche se nonostante tutto, forse, il momento più emozionante della storia di Cristiano Ronaldo al Real Madrid è stato proprio questo: la presentazione in cui il popolo blanco gli diede la più grande prova di amore incondizionato mai accaduta.