Il gol-scudetto di Marco Baroni contro la Lazio (VIDEO)

In pochi avrebbero scommesso su di lui ad inizio campionato.

Il duro lavoro di Marco Baroni alla Lazio sta però venendo fuori alla lunga, seppur in estate Lotito abbia deciso di non fare grossi investimenti per rendere nuovamente competitiva la propria squadra.

L’addio discusso di Ciro Immobile non ha smosso gli equilibri e l’allenatore che aveva fatto bene all’Hellas Verona sta guidando ora i biancocelesti a giocarsi la qualificazione alla prossima Champions League, se non ad obiettivi ancor più alti.

Tutti lo stiamo conoscendo per il suo operato sulla panchina della capitale, ma in quanti lo conoscevano già come calciatore?

Si perché Marco Baroni negli anni ’80 e ’90 ha vestito 12 maglie diverse, ma è nel Napoli di Maradona che ha lasciato la sua impronta.

E in molti infatti non si ricordano che fu proprio lui a regalare il secondo Scudetto ai partenopei, che settimana scorsa ha battuto per ben due volte tra Coppa Italia e campionato.

Era l’aprile del 1990 e al Napoli serviva almeno un punto per evitare lo spareggio contro il Milan per giocarsi lo Scudetto, ma fu un gol proprio di Marco Baroni a far esplodere di gioia il San Paolo. 

E indovinate contro chi? Esatto, proprio contro la sua amata Lazio che 34 anni dopo avrebbe allenato per provare portarla a raggiungere la vetta della classifica.

Il calcio è veramente strano.

Lazio di Baroni che affronterà lunedì sera l’Inter in un big match dall’alta posta in palio. Chi la spunterà?

LAZIO-INTER 1

Planetwin365: 3,23

William Hill: 3,20

Snai: 3,20

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Quando Kucka impazzì al sorteggio con il Milan (VIDEO)

Forse non tutti ricordano che trascinò il Milan in uno dei suoi periodi più bui degli ultimi anni.

Arrivato per 3 milioni di Euro dopo 5 anni al Genoa, Juraj Kucka si mise sulle spalle il centrocampo rossonero con tenacia e spirito di sacrificio, elementi che mancavano alla rosa di allora e che servirebbero anche al Diavolo di oggi.

La sua esperienza milanese durò appena due stagioni, prima di essere spedito in Turchia, ma lo slovacco non si è mai dimenticato del tempo trascorso ai piedi della Madunnina.

Tanto che questa estate, durante i sorteggi di Champions League, reagì esultando come un pazzo manco avesse fatto un gol in finale nel momento in cui il suo Slovan Bratislava pescò proprio il Milan.

Una reazione di felicità nel rincontrare la sua vecchia squadra o nel saper di doversi scontrare contro il non insormontabile Milan di Fonseca?

Questo lo scopriremo solamente questa sera.

Intanto rivediamoci l’esplosione di gioia con cui Juraj Kucka ha scoperto di dover giocare nuovamente contro i rossoneri.

Ma quindi come finirà il match delle 18:45? E se segnasse proprio lui contro il Milan? Considerando la fase difensiva dei rossoneri, abbiamo pensato che possa andare così!

SLOVAN BRATISLAVA-MILAN GG SECONDO TEMPO

Planetwin365: 3,55

William Hill: 3,50

Snai: 3,50

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I 5 gol più belli di Dybala che ti faranno godere e non poco (VIDEO)

Non importa quale squadra tifi, se di fronte al mancino di Paulo Dybala non scatta la venerazione istantanea, abbiamo qualche problema.
Oggi lui e quel piedino compiono 31 anni e raccogliere solo 5 tra i gol più belli fatti finora in carriera è stato più difficile che amettere di aver fallito anche quest’anno l’asta del Fanta.
Quindi mettetevi comodi, armatevi di fazzoletto, e concedetevi qualche lacrima di fronte ai capolavori che forse, per un momento, avete dimenticato.


1. Lazio VS Juventus
Partiamo subito con un video che dovrebbero far vedere nelle scuole calcio: stop di destro, palla che rimbalza, controllo con la coscia e tiro al volo che rimbalza esattamente davanti al naso del portiere prima di entrare. Vabbè:

 

 

2. Triestina VS Juventus
Ok, questa era un’amichevole, ma il modo in cui controlla il pallone prima di calciare è qualcosa che va oltre il genio.

 

 

3. Juventus VS Lazio
Di cosa stiamo parlando, qui nemmeno la calcia sopra la barriera, calcia direttamente a giro con un tiro che sorpassa tutto il blocco sulla sinistra. Ragazzi, non scherziamo:

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4. Empoli VS Roma

Diciamo che anche alla Roma ne ha fatti di bruttini:

 

 

5. Juventus VS Sassuolo

Per il modo in cui inclina il corpo e per come riesce a far girare quel pallone: patrimonio dell’Unesco:

Quando 11 anni fa Cacciatore fece l’esultanza più cialtrona e senza senso della Serie A (VIDEO)

È statisticamente impossibile che vi siate dimenticati questo gol e questa esultanza.
Ma il mondo è bello perché vario, perciò nel caso ci siamo noi a ricordarvela.

22 settembre 2013: Juventus vs Hellas Verona.
Al 36′ del primo tempo passa in vantaggio l’Hellas, e Fabrizio Cacciatore ci regala una delle esultanze più cialtrone di sempre. Poi alla fine ha vinto la Juve, ma non importa, perché qui è dove si è fatta La Storia.

CHI DIMENTICA È COMPLICE

Prendetevi 10 minuti per rivedere i 5 migliori gol di Theo Hernandez col Milan

All’anagrafe Theo Bernard François Hernandéz
per gli amici ‘Theo’,
per i tifosi ‘Quel cazzo di TRENO sulla fascia sinistra‘.
Oggi questo signorino qua compie 27 anni e quale miglior occasione per ricordare alcuni dei suoi migliori gol che hanno fatto bagnare nelle mutande ogni tifoso rossonero.

Lessgoski, less go con la lista.

#5 – Milan vs Spezia
Palla recuperata a centrocampo, sgroppatina in scioltezza e rasoterra chirurgico sul secondo palo. 

#4 Torino vs Milan
Prima uno dei suoi golletti da fuori all’incrocio, poi il raddoppio con percussione centrale in mezzo alla difesa e pallonetto al portiere.

#3 Milan vs Lazio
Per non far mancare nulla al repertorio, un gol di testa pesantissimo al 92esimo.

#2 Milan vs Udinese
Sinistro al volo da fuori area.
Un missile terra-aria che sbatte per terra al momento esatto in cui serve far perdere il riferimento al portiere. Tutto calcolato.

#1 Milan vs Atalanta
L’apoteosi del delirio. Il coast to coast di 70 metri premiato come gol dell’anno dalla Lega di Serie A.
Egoista? Sì. È sbagliato? Sì. Poi però li salti tutti, confezioni il diagonale vincente: COSA GLI VUOI DIRE?
Spedito sul pianeta GODO gente come Leao, Tonali, Ibra e Maldini sugli spalti.

Semplicemente Theo.

Alisson si è tagliato la barba dopo anni (VIDEO)

Siete di quelli che non si fanno la barba da anni e anni per non vedere la propria faccia allo specchio ogni mattino, volete sembrare più adulti o semplicemente siete stanchi di sentirvi ancora un 15enne con la pelle liscia liscia?

Allora forse sapete come si sarà sentito Alisson Becker, portiere del Liverpool, quando ha deciso di darci un taglio e sfoltire la foresta di peli che teneva in faccia da anni.
Così, a caso, come quando alle 3 di notte la finisci in bagno a riempire di peli il lavandino perchè non sapevi più che cazzo guardare in tv, Alisson ha rasato via tutto, sconvolgendo poi non solo i suoi compagni di squadra, ma pure sua figlia.

Quando la bambina ha visto il padre, infatti, ha saputo dire solo due cose:
– “Ora sei diventato mio fratellino”
– “Papà sembri un bambino!”

Qui sotto la testimonianza per chi ne capisce d’inglese, oltre che di barbe.

Quando Rocchi, Jonathan e Alvarez fecero esplodere San Siro con un’azione assurda

Oggi il buon Tommaso Rocchi compie 47 anni e non potevamo non ricordare una delle azioni più iconiche degli ultimi 10 anni dell’Inter.

Non è facile spiegare a chi non ha vissuto quegli anni, cosa sia stato per gli interisti passare dalla squadra del Triplete ad alcune delle formazioni più strambe degli ultimi vent’anni nerazzurri.
Non è facile nemmeno raccontare cosa sia stato assistere alle mirabolanti magie di Jonathan, terzino brasiliano arrivato come erede di Maicon, e diventato “Il Divino” totalmente a caso, grazie ai meme.
Non è facile spiegare quanto ci si credesse in Ricky Alvarez, nuovo trequartista di talento pescato in Argentina, che si sarebbe rivelato un mezzo bidone.

Ma un bel giorno, a questi due signori, si unì Tommaso Rocchi.
Arrivato dalla Lazio per coprire il reparto offensivo nerazzurro, in un giorno di Aprile quest’uomo decise di entrare a far parte della storia dell’Inter con una delle azioni più improbabili e inaspettate mai viste a San Siro.

Kovacic che avvia l’azione, Jonathan che sembra davvero la reincarnazione di Maicon e si fionda centralmente in avanscoperta, Ricky Alvarez che dipinge calcio e lui, Tommasone, a regalare al Divino l’assist della gloria.

Era
quasi
magia.



Solo i VERI juventini ricordano contro chi giocò la Juve nell’esordio allo Stadium

“La Juve è sempre stata un meraviglioso dipinto,
e un meraviglioso dipinto ha bisogno di una cornice meravigliosa come questa.”

Con queste parole Alex Del Piero, ‘Pinturicchio’, presentava ai tifosi la nuova casa dei bianconeri, in una cerimonia di inaugurazione unica in Italia.
Era l’8 settembre 2011, e dopo 3 anni dalla consegna di un progetto costato circa 150 milioni di euro, la Juventus annunciava il primo stadio moderno di proprietà di un club in Italia.

Nella stagione precedente i bianconeri avevano chiuso al 7° posto, e il presidente Andrea Agnelli decise di portare sulla panchina un certo Antonio Conte.
Proprio nell’annata dell’annuncio dello Stadium, la Juve tornò a sollevare lo scudetto dopo gli anni della B e del ritorno in A, aprendo un ciclo durato 9 anni tra scudetti e finali di Champions varie, in cui si confermò come una delle squadre più forti del mondo.

Ma contro chi giocò quella gara inaugurale? Se siete veri tifosi juventini, lo ricordate già.
I bianconeri invitarono il Notts County, il club professionistico più antico al mondo, da cui nel 1903 la Juventus trasse ispirazione per i suoi colori bianconeri.
E con il quale nacque, proprio in quegli anni, anche un gemellaggio tra le due tifoserie.

Se non ricordate come andò la partita, il risultato finale e chi segnò quella sera, dovreste rinfrescarvi le idee riguardando le immagini qui.

il club professionistico più antico al mondo, da cui nel 1903 la Juventus trasse ispirazione per i suoi colori bianconeri.

 

 

E perchè non ridare anche uno sguardo alla cerimonia di inaugurazione in versione integrale, dopotutto? Eccola qua.

 

Quando Piolì disse a Leao: “Non si gioca solo per 2 minuti, devi correre anche negli altri 80 minuti

Sembra passata un’era, eppure Stefano Pioli ha lasciato il Milan solo qualche mese fa. 
A inizio stagione aveva messo Leao totalmente al centro del progetto dei rossoneri, affidandogli anche la 10 e il ruolo di leader.

Qualche anno fa aveva già iniziato a “prendersi cura” di Rafa in allenamento, prendendolo spesso in disparte per dargli quei consigli che avrebbero potuto farlo esplodere, com’è successo nell’anno dello scudetto. Stefano era ancora on fire, Rafa spaccava le difese e seminava il panico in campo ogni domenica.

Quelle parole di Pioli, probabilmente, erano state utili.

Quando Manolas rincontrò Suarez e gli ricordò la remuntada con la Roma facendo il ‘3’ con le dita

“Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”

Dopo 5 anni, Kostas Manolas è stato di nuovo accostato alla Roma come possibile nuovo acquisto da svincolato, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato.

Lui ha smentito tutto sui social, ma i tifosi giallorossi lo hanno inondato di messaggi d’affetto per diversi motivi.
Uno di questi è il gol al Barcellona, in quella notte assurda del 10 aprile 2018, in cui la Roma si impose per 3-0 e raggiunse le semifinali di Champions.

Se lo ricordava meno bene Suarez, che un anno dopo negli Stati Uniti si era ritrovato contro il greco in un’amichevole estiva, stavolta come difensore del Napoli.
Nessun problema, perchè ci ha pensato “Sua Umiltà” Kostas a ricordarglielo.
Battibecchino tra i due, una sequela di “Vai a casa” del greco a Suarez ed un bel “3-0” mimato con le dita, che ricordava tanto il “4-0” di Totti sventolato in faccia a Tudor in un Roma-Juve del 2004.

Sì, nel secondo tempo poi Suarez ha segnato una doppietta e il Napoli ha perso per 4-0, ma chissenefrega dai.

 

Nel dubbio non ve lo ricordaste bene, riguardatevi pure il gol di Manolas che ha fatto impazzire Suarez.


“Il gol contro il Barcellona è stato il più bello della mia carriera, spero di rivivere momenti così con il Napoli”, disse poi il greco tempo dopo quella partita.


Non è andata proprio così, ma l’affetto dei romanisti non è mai sparito a distanza di anni.