Se c’è una cosa che amiamo del calcio è il legame viscerale che si viene a creare tra i tifosi e i giocatori che, per la squadra, hanno dato tutto, e questo Il Göteborg lo sa bene.
Sabato scorso infatti, prima del match in casa contro il Norrkoping, il club svedese ha voluto rendere omaggio a una delle sue leggende: Sven Goran Eriksson, che qualche mese fa aveva annunciato, purtroppo, di avere un cancro terminale al pancreas.
Il vincitore del Treble del 1982, celebrato da cori, coreografia e maglia speciale, ha riassunto così in poche, ma sentite parole, la vasta gamma di emozioni provate durante l’evento:
“Non so se è pioggia o lacrime, penso che siano lacrime. È assolutamente incredibile e mi sento commosso. È incredibilmente bello.”
Di recente aveva finalmente realizzato uno dei suoi sogni: sedersi sulla panchina del Liverpool, durante un match di beneficenza tra vecchie glorie.
Ma quanto accaduto all’Ullevi di Göteborg ha tutto un altro sapore: è il ringraziamento di un’intera tifoseria che, con tutto l’amore che prova verso di il giocatore, cerca di restituire quanto ha ricevuto nel corso della sua carriera.
Perché nel calcio, oltre il risultato e le prestazioni, quel che resta è il legame umano: l’aver vissuto e condiviso le stesse sfide, non solo in campo, ma soprattutto nella vita.
E in questo caso Eriksson e i tifosi hanno vinto la partita.
Sven-Göran Eriksson hyllas med sång och tifo på Gamla Ullevi. pic.twitter.com/Z98iWXBQB8
— discovery+ sport 🇸🇪 (@dplus_sportSE) April 20, 2024