La nuova avventura italiana di Schelotto

Ci sono notizie che non vorresti mai sentire: l’impianto dell’aria condizionata che si è rotto, Roberto Mancini in conferenza stampa che annuncia il rinnovo a vita con l’Italia o il ban degli antepost dai siti di scommesse.

Ma questa che stiamo per lanciarvi, è veramente una tragedia.

Lui sta tornando.

Lui che non segna un gol in gare ufficiali europee dal 2016.

Lui che continua imperterrito a non tagliarsi i capelli.

Lui che è stato maledetto da tutto il popolo milanista per il più assurdo dei gol subiti in un derby.

Lui.

Ezequiel “El Galgo” Schelotto ha fatto le valigie ed è tornato in Italia.

E così, se abitate a Barletta o dintorni, state pur sicuri che quello spilungone dall’aria un po’ triste, ma allo stesso tempo compiaciuta, è proprio lui.

Secondo la voce del suo procuratore, l’idea del calciatore argentino è quella di ambientarsi nuovamente nel nostro paese, per poi conseguire il patentino da allenatore. E quale campionato può essere più allenante e stimolante verso questo traguardo che la Serie D?

Nessuno, ovviamente.

Perciò da questa settimana Schelotto sarà un nuovo rinforzo del Barletta, che in stagione tenterà l’assalto alla Lega Pro.

Occorrerà sicuramente una bella sistemata dal punto di vista fisico, ma soprattutto mentale: e non solo per la qualità dei campi di provincia o la quantità dei calcioni negli stinchi, ma proprio perché Schelotto, nel corso delle ultime avventure calcistiche, si è dimostrato veramente in difficoltà.

Dopo la famosa (dis)avventura interista di ormai 10 anni fa e i prestiti a Sassuolo e Parma, è arrivata una buona esperienza allo Sporting Lisbona, seguita però dal nulla cosmico.

– 28 presenze al Brighton con 0 reti

– 4 presenze al Chievo Verona con 0 reti

– 5 presenze al Racing (Argentina) con 0 reti

– 3 presenze all’Aldosivi (Argentina) con 0 reti

– 23 presenze al Deportivo Moron (Uruguay) con una sola rete 

Insomma, il lavoro da fare non è poco. Ma per uno che ha addirittura vestito con orgoglio la maglia della Nazionale Italiana, nulla è impossibile.