I 5 gol più belli di Dybala che ti faranno godere e non poco (VIDEO)

Non importa quale squadra tifi, se di fronte al mancino di Paulo Dybala non scatta la venerazione istantanea, abbiamo qualche problema.
Oggi lui e quel piedino compiono 31 anni e raccogliere solo 5 tra i gol più belli fatti finora in carriera è stato più difficile che amettere di aver fallito anche quest’anno l’asta del Fanta.
Quindi mettetevi comodi, armatevi di fazzoletto, e concedetevi qualche lacrima di fronte ai capolavori che forse, per un momento, avete dimenticato.


1. Lazio VS Juventus
Partiamo subito con un video che dovrebbero far vedere nelle scuole calcio: stop di destro, palla che rimbalza, controllo con la coscia e tiro al volo che rimbalza esattamente davanti al naso del portiere prima di entrare. Vabbè:

 

 

2. Triestina VS Juventus
Ok, questa era un’amichevole, ma il modo in cui controlla il pallone prima di calciare è qualcosa che va oltre il genio.

 

 

3. Juventus VS Lazio
Di cosa stiamo parlando, qui nemmeno la calcia sopra la barriera, calcia direttamente a giro con un tiro che sorpassa tutto il blocco sulla sinistra. Ragazzi, non scherziamo:

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4. Empoli VS Roma

Diciamo che anche alla Roma ne ha fatti di bruttini:

 

 

5. Juventus VS Sassuolo

Per il modo in cui inclina il corpo e per come riesce a far girare quel pallone: patrimonio dell’Unesco:

Prendetevi 4 minuti per guardare il Roma-Inter più bello di sempre (VIDEO)

Basterebbe osservare la copertina per capire quanta magia ci fosse quella sera all’Olimpico.

Ronaldo contro Totti, Sensi contro Moratti, Roma contro Milano.

In quegli anni il calcio in Italia aveva un fascino ineguagliabile, veniva invidiato da tutta Europa per i campioni e le emozioni che riusciva a regalare quel pallone su un campo da gioco.

Era il 3 maggio 1999, ovvero 25 anni fa (ti senti più vecchio ora?) quando andò in scena il Roma-Inter più bello di sempre.

Sulla panchina dei nerazzurri tornava Roy Hodgson a distanza di quasi 2 anni dal suo licenziamento e dovendo guidare la squadra nel suo ultimo mese di campionato, a sostituire Luciano Castellini, che aveva sostituito in precedenza Lucescu che era susseguito a Gigi Simoni.

Sì, il tutto in una sola stagione.

L’Inter chiuse quel campionato all’ottavo posto, non un’annata proprio memorabile per una squadra che in attacco aveva Ronaldo (il Fenomeno) Zamorano e un certo Roberto Baggio.

Dall’altra parte del campo c’era una Roma che non se la passava tanto meglio.

Chi pensate che ci fosse sulla panchina dei giallorossi se vi diciamo che quella partita finì 4-5?

Ovviamente lui: il maestro Zeman.

Un match ricco di colpi di scena e di tagli nei buchi neri difensivi da far invidia persino a Lucio Fontana. Avanti l’Inter, rimonta, di nuovo avanti l’Inter, rimonta.

E poi, il gol di uno che sarebbe diventato un giocatore della Lazio che conosciamo tutti benissimo, soprattutto per le sue vesti attuali di allenatore.

Vabbè basta parole, prendiamoci questi 4 minuti per guardare il Roma-Inter più bello di sempre.

Sperando che stasera possiamo rivivere anche solo l’1% di quella follia di partita.

La domanda quindi sorge spontanea: come finirà stasera? Noi pensiamo che possa finire così!

ROMA-INTER OVER 3.5

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William Hill: 2,62

Snai: 2,55

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Quando Manolas rincontrò Suarez e gli ricordò la remuntada con la Roma facendo il ‘3’ con le dita

“Certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano”

Dopo 5 anni, Kostas Manolas è stato di nuovo accostato alla Roma come possibile nuovo acquisto da svincolato, a pochi giorni dalla chiusura del calciomercato.

Lui ha smentito tutto sui social, ma i tifosi giallorossi lo hanno inondato di messaggi d’affetto per diversi motivi.
Uno di questi è il gol al Barcellona, in quella notte assurda del 10 aprile 2018, in cui la Roma si impose per 3-0 e raggiunse le semifinali di Champions.

Se lo ricordava meno bene Suarez, che un anno dopo negli Stati Uniti si era ritrovato contro il greco in un’amichevole estiva, stavolta come difensore del Napoli.
Nessun problema, perchè ci ha pensato “Sua Umiltà” Kostas a ricordarglielo.
Battibecchino tra i due, una sequela di “Vai a casa” del greco a Suarez ed un bel “3-0” mimato con le dita, che ricordava tanto il “4-0” di Totti sventolato in faccia a Tudor in un Roma-Juve del 2004.

Sì, nel secondo tempo poi Suarez ha segnato una doppietta e il Napoli ha perso per 4-0, ma chissenefrega dai.

 

Nel dubbio non ve lo ricordaste bene, riguardatevi pure il gol di Manolas che ha fatto impazzire Suarez.


“Il gol contro il Barcellona è stato il più bello della mia carriera, spero di rivivere momenti così con il Napoli”, disse poi il greco tempo dopo quella partita.


Non è andata proprio così, ma l’affetto dei romanisti non è mai sparito a distanza di anni.

Ma Paulo Dybala ha mai fatto gol brutti? (VIDEO)

“Chi non ama il mancino di Dybala ha problemi con i sentimenti”.

Del resto, anche da semplici appassionati, come si potrebbe non essere innamorati di quel mancino dopo che per anni Paulo ci ha incantato tra tiri a giro, punizioni, dribbling e gol decisivi all’ultimissmo secondo?

Oggi la Joya compie 30 anni (sì, siamo vecchi) e vi giuriamo che abbiamo provato in tutti modi a trovare un suo gol brutto, ma proprio non ci siamo riusciti. Cioè, anche quelli semplici o apparentemente normali, li fa sembrare a volte dei gol favolosi. C’è dell’estro, della classe e dell’eleganza in quel mancino che a volte sappiamo esattamente che tiro farà, eppure ci sorprendiamo sempre di più ogni volta.

Qui per voi i video dei suoi gol con Juventus, Palermo e Roma, che riassumono in maniera perfetta quello che abbiamo detto finora: il mancino di Paulo Dybala è un Patrimonio dell’umanità.

Tutte le magie di Dybala con la Juventus


Tutte le magie di Dybala con il Palermo


Tutte le magie di Dybala con la Roma

L’arbitro Taylor viene “retrocesso” in Serie B inglese e assegna un altro rigore dubbio (VIDEO)

Buone notizie per i romanisti, pessime per lui.
Una settimana fa l’arbitro Taylor, quello della finale di Europa League tra Roma e Siviglia, era stato “retrocesso” in Serie B inglese dopo l’assegnazione di un rigore dubbio contro il Wolverhampton, a favore del Newcastle, che aveva fatto polemica per giorni in Inghilterra.

Nell’ultimo weekend, però, sembra essersi ripetuto.
L’attaccante del Preston viene sfiorato dal difensore del Coventry, calcia fuori ma Taylor assegna il rigore.

Ha sbagliato ad assegnarlo? 
Guardate e giudicate voi stessi.


Quando El Tanque Denis derise Rudi Garcia (VIDEO)

Siamo ancora agli albori di quella che sarà l’Atalanta di Gasperini, che siederà sulla panchina degli orobici un anno e mezzo dopo per guidare la Dea verso l’obiettivo Champions League. 

Ma nell’aprile 2015 i bergamaschi non se la passano affatto bene: chiudono la stagione al 17° posto ed ogni punto sul loro percorso fu prezioso per evitare la retrocessione. 

All’Olimpico sfidarono la Roma e sul risultato di 1-1 ogni secondo pesava un macigno.

E quindi El Tanque Denis, l’allora attaccante dell’Atalanta, dopo il gol del pareggio decide di prendersela comoda prima di uscire dal campo, mandando su tutte le furie Rudi Garcia, che allora invece era l’allenatore dei giallorossi. 

Fatto sta che German non la prende bene e decide di rispondergli a tono. 

 

Oggi, tra l’altro, è il suo compleanno e volevamo ricordarlo con la grinta e la tenacia con cui si contraddistingueva in Serie A. Ci manchi Tanque.

A proposito di Atalanta, invece, riuscirà in questa stagione a puntare all’Europa League?

ATALANTA VINCITRICE EUROPA LEAGUE

Planetwin365: 21.00

Snai: 20.00

Sisal: 20.00

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La classifica dei tifosi allo stadio in Serie A

Da ormai più di un mese si è conclusa la stagione 2022/23 e la Serie A se n’è andata in vacanza, lasciandoci soli nel calore torrido delle città.

Mentre partono i ritiri, i tifosi rinnovano l’abbonamento e non vedono l’ora di riempire gli stadi nel campionato che verrà. 

Una delle poche gioie che ci è rimasta di questo calcio, infatti, è seguire la propria squadra sugli spalti, sia quando si vince che quando si perde.

E quindi ci siamo chiesti: quali sono le squadre con più tifosi all’interno del proprio impianto nei match casalinghi? Abbiamo scovato la classifica su Transfermarkt e oggi ve la mostriamo.

Vi aspettavate che la Roma, pur avendo chiaramente una capienza più grande allo stadio, potesse stare davanti in classifica al Napoli Campione d’Italia? 

10 minuti per capire quanto fosse forte Antonio Cassano (VIDEO)

In molti lo hanno conosciuto per via delle sue dichiarazioni fuori dagli schemi alla BoboTV, in pochi lo hanno davvero visto giocare nel suo periodo migliore.

Ci rivolgiamo chiaramente alle nuove generazioni e non ai nostri bro ormai trentenni, che di Cassano ricordano bene, oltre che le giocate, anche le peggiori sceneggiate in campo verso gli arbitri.

Quindi oggi, nel giorno del suo 41esimo compleanno, vi proponiamo (o propiniamo, dipende dai punti di vista) il classico video riassuntivo su Youtube che racchiude i migliori momenti della sua carriera, dai primi passi nel mondo dei grandi con la maglia del Bari agli ultimi passi di danza al Parma.

La triste fine di Javier Pastore

Come state oggi? Giornata tranquilla o da cappio al collo? 

Nel dubbio ci piacerebbe avvicinarvi alla seconda ipotesi, raccontandovi la triste e tremebonda fine di uno dei calciatori che per forza di cose deve aver segnato la vostra adolescenza disegnando traiettorie magiche con un destro che di umano aveva ben poco.

Stiamo parlando di Javier Pastore, che oggi compie 34 anni e di fatto è ancora in attività, indossando la maglia del Qatar SC, ma che ha compiuto una serie di buchi nell’acqua talmente clamorosi da farci dubitare delle meraviglie che gli abbiamo visto fare con la maglia del Palermo.

Ma andiamo con ordine.

Dopo aver incantato il Barbera per due stagioni, portando anche i rosanero ad una storica qualificazione all’Europa League, si è spalancato per lui il mondo dei petrodollari. Il primo PSG degli sceicchi lo scelse infatti per farlo diventare il nuovo volto del club.

Le seguenti sette stagioni vissute all’ombra della Torre Eiffel certificarono una supremazia tecnica senza paragoni, pur facendo risaltare alle cronache parigine anche una certa pigrizia o indolenza, tanto che il bottino di gol e assist nelle ultime annate fu parecchio disastroso.

Serviva un cambio di marcia: una piazza calda e di prospettiva che potesse rimettere il Flaco in carreggiata, un club storico, ma con necessità di rilanciarsi, una tifoseria appassionata capace di donare amore ai propri calciatori.

Insomma: Roma.

Il classico club calcistico che si nutre di appuntamenti falliti e psicodrammi.

E infatti, Pastore, floppa.

Ma con uno di quei fallimenti che fanno rumore, arrivato dopo un paio di ottime prestazioni iniziali che avevano convinto i tifosi giallorossi di avere per le mani un grande numero 10, il legittimo erede di Fran…ok no, questo non lo scriviamo dai.

Comunque: 3 anni nella capitale, 37 presenze, 4 reti. Disastro totale.

E fra finti infortuni, prestazioni scandalose in competizioni europee ancora più scandalose e milioni di stipendio guadagnati senza fare nulla, si conclude la ormai leggendaria avventura di Pastore a Roma.

A dargli un’ultima chance nel calcio che conta è l’Elche, ne La Liga spagnola: anche qui l’inizio non è dei peggiori: quantomeno c’è la volontà di riprovarci, ma i risultati attesi non arrivano.

A pensarci bene è proprio come se il talento del Flaco sia stato rubato o si sia perso per strada: due stagioni 16 presenze e 0 gol, cacciato fuori rosa dall’allenatore; un altro disastro in piena regola.

Il momento di accettare i dollaroni del Medio Oriente è finalmente arrivato (e forse giunto anche al termine visto che il 30 giugno scadranno i suoi 6 mesi di contratto). Il nostro, di dimenticarci di tutto ciò che ci aveva fatto vedere con la maglia del Palermo no, e temiamo veramente che non arriverà mai.

E’ ancora disponibile quel cappio lì? Sì, sì, ci dia pure quello con la fune più resistente.

 

Gli 11 giocatori che hanno vinto Champions e Mondiale nella stessa stagione

La finale di Champions League incombe. Fra chi si è già tatuato il triplete sul polpaccio (sponda Ciy) e chi non dorme da quattro settimane per la tensione (sponda Inter); l’appuntamento è ormai imminente.

Julian Alvarez e Lautaro Martinez, che potrebbero decidere la finalissima con un gol, sono a caccia di un riconoscimento che pochissimi calciatori nella storia sono riusciti ad ottenere: quello di vincere nello stesso anno Mondiale e Champions League.

Accanto a Leo Messi che solleva la Coppa, infatti, c’erano anche loro due: il Toro e l’Arana. Ma chi prima di loro aveva raggiunto un traguardo così prestigioso?

1. Sepp Maier (portiere): nonostante non fosse biondo, trasudava “tedeschitudine” da tutti i pori: campione del Mondo con la Germania e d’Europa con il Bayern Monaco nel 1974

2. Paul Breitner: (difensore): nato come centrocampista, ha seguito per numerosi anni le grida del portiere sopracitato spostandosi poi sulla linea di difesa. Ha accompagnato Maier nel grande doppio trionfo del 1974.

3. Hans-Georg Schwarzenbeck (difensore): vorremmo dire che i tedeschi e in generale il binomio Bayern Moncaco – Germania del ‘74 hanno finito di occupare questa classifica, ma purtroppo staremmo dicendo solo una vile bugia. Eccone un altro, sempre sulla linea di difesa.

4. Franz Beckenbauer (difensore): questo almeno è una leggenda veramente inscalfibile. Da segnalare fra l’altro che i Mondiali vinti da questo difensore sono stati addirittura due, (1974 e 1990).

5. Uli Hoeness (attaccante): dai, ci siamo quasi, la generazione d’oro tedesca è quasi terminata, tenete duro. Questo almeno era uno che la buttava dentro e che non spaccava menischi a colazione, pranzo e cena.

6. Gerd Muller (attaccante): Der Bomber è da sempre ritenuto uno degli attaccanti più forti della storia del calcio. 730 gol in 788. Un Haaland dell’anteguerra, insomma.

7. Jupp Kapellmann (centrocampista): Alè, ci siamo, ce l’abbiamo fatta. Questo è l’ultimo del magico binomio Germania + Bayern Monaco del ‘74. Onesti? Non lo conoscevamo; ma scarso non lo era di sicuro.

8. Christian Karembeu (centrocampista): un incredibile passaggio alla Sampdoria è stato sicuramente formativo per farlo arrivare carico come una mina al 1998, anno in cui sollevò la Champions League con il Real Madrid e la Coppa del Mondo con la Francia.

9. Roberto Carlos (difensore): giocatore simbolo del Real Madrid e del Brasile dei fenomeni, per lui l’anno d’oro è stato il 2002: prestazioni indimenticabili, giocate sontuose e galoppate leggendarie. Di calciatori così, non ne nascono proprio più.

10. Sami Khedira (centrocampista): ritorna la vecchia scuola tedesca, ma questo quantomeno è uno di quei mastini di centrocampo che si ricordano bene. Ha vinto tanto anche con la Juve, ma sicuramente il suo anno fu il 2014: vittoria con la Germania e con il Real Madrid.

11. Raphael Varane (difensore): l’ultimo giocatore a raggiungere questo doppio grande traguardo è Raphael Varane, che nel 2018 ha sollevato la Champions da protagonista con i Blancos e il Mondiale con la Francia.