Quando Retegui fece restare di sasso Maradona (VIDEO)

Se per i difensori e i centrocampisti fare gol è un’emozione unica, per un attaccante è una missione — in alcuni casi, come per Inzaghi, quasi un’ossessione. Vedere la palla entrare in rete non è solo un atto atletico, è il culmine della soddisfazione calcistica: un evento carico di emozioni e significati che risuonano a livelli molto profondi, sia per il giocatore che per i compagni e i tifosi.

Anche se alla fine valgono sempre uno, non tutti i gol sono però uguali: oltre al peso specifico di ognuno — un gol all’ultimo minuto che fa vincere la squadra è ovviamente più significativo di una rete siglata quando magari si perde 4 a 0 — ogni giocatore assegna a quel momento un valore specifico.

Ne sa qualcosa il centravanti italo-argentino Retegui, che, tra i tanti gol importanti messi a segno, come quello in occasione del suo esordio in Nazionale, ha ben chiaro quale sia quello a cui è più legato: l’1-0 nel Clasico tra Estudiantes e Gimnasia. Questo gol è importante non solo perché è stato il primo con la maglia dell’Estudiantes, ma anche perché è stato siglato proprio davanti al suo idolo, Diego Armando Maradona.

All’epoca, Diego era l’allenatore del Gimnasia e Retegui soltanto una giovane promessa. Riflettendo sul momento, l’attaccante ha infatti detto: “Ne ho fatti tanti, ma per me quello resta il gol più importante della mia carriera. Ho fatto una bella foto con Diego quel giorno, anche se lui non era propriamente felice.”

Insomma, con quella rete, il bomber del Genoa è riuscito a compiere un’impresa non da tutti: ha lasciato di sasso il giocatore più forte di tutti i tempi.

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Si ok ma chi è El Chapita Retegui?

La conferenza stampa di mister Mancini non ha lasciato dubbi: Mateo Retegui pare destinato a vestire la stessa prestigiosa maglia azzurra che negli ultimi anni è transitata sulle spalle di Lapadula, Immobile, Belotti, Berardi e compagnia brutta. 

E se questi nomi rimangono comunque per voi più conosciuti e legittimi rispetto a quello che trovate nel titolo beh, non ce la sentiamo di biasimarvi: l’oriundo convocato dal buon Roberto rappresenta perfettamente la metafora del “raschiare il fondo del barile”. Ma visto che ormai non si può tornare indietro, non resta che fare buon viso a cattivo gioco, provando a conoscere meglio quello che a tutti gli effetti potrebbe essere l’attaccante del futuro della nostra Nazionale.

#1: LO SPORT SBAGLIATO: Nato a San Fernardo in Argentina, El Chapita deve la sua convocazione alle origini del nonno, il quale venne alla luce in quel di Canicattì, un piccolo paese in provincia di Agrigento. La sua famiglia è conosciutissima in Argentina, dal momento che padre, madre e sorella hanno giocato o giocano come professionisti ad hockey su prato; e quando Retegui, chiuso nel settore del River Plate dalla classe di altre giovani promesse decide di abbandonare il calcio in favore dello sport di famiglia, nessuno ha dubbi: anche lui diventerà un professionista di hockey su prato.

Quando invece a 17 anni entra nella “cantera” del Boca Juniors, cambierà idea e inizierà la sua vera ascesa nel mondo del pallone.

#2: L’INVESTITURA: se alcuni frame della nostra vita segnano chi siamo davvero, beh, che dire dell’esordio del Chapita nel campionato argentino? Questo avviene dando il cambio ad un certo Carlitos Tevez. Il suo allenatore dell’epoca, oggi lo ricorda così: “è un tipo di attaccante che all’Italia manca, un numero 9 di potenza come Toni nel 2006.” Non farlo ti prego, non darci speranze.

#3: L’ESPLOSIONE: Dopo un paio di stagioni di ambientamento fra giovanili e prima squadra, arriva il prestito al Tigre, con il quale Retegui si consacra: 23 reti in un’unica stagione e prestito rinnovato per continuare a farsi le ossa. 6 gol in 8 partite in questo campionato rappresentano un bel biglietto da visita per l’attaccante che in Argentina ha segnato più gol di tutti alle migliori 5 squadre del campionato.

#4: ER PUPONE 2: Già dal 2020, i più attenti potranno ricordare il suo nome. Fu proprio in quell’anno che la società di osservatori di Francesco Totti lo mise sotto contratto, anticipandone di fatto la futura esplosione. “Sto trattando un talento incredibile dall’Argentina, forte forte forte, una mezza punta-attaccante. È devastante. Il nome non lo dico, altrimenti me lo soffiano.”

Queste le parole del Pupone pochi giorni prima della firma ufficiale. E se non è un’investitura questa….

#5: IL MERCATO ITALIANO: la convocazione ed il probabile esordio con l’Italia non faranno altro che rinforzare il legame tra il Chapita e i nostri colori. Non potevano mancare a questo punto le prime voci di mercato che lo accostano alle squadre italiane: il suo procuratore, con gli occhi a forma di euro, ha parlato di squadre di medio – alta classifica della nostra Serie A interessate a Retegui. Pure il Milan starebbe sondando il terreno per dare finalmente a Pioli una prima punta con meno di 35 anni, ma per ora non sono che chiacchiere.

In attesa di vederlo in campo questa sera, ovviamente, per capire se la sua convocazione rimarrà solamente un meme o se invece ci troviamo di fronte al futuro della nostra Nazionale.

 

E se dovesse andare in rete questa sera contro i nostri acerrimi rivali inglesi? Nel dubbio qui sotto vi lasciamo la comparazione quote di una sua possibile marcatura!

ITALIA-INGHILTERRA RETEGUI MARCATORE SI 

Betfair: 3.40

Planetwin365: 3.25