Ma che fine ha fatto Krasic?!

C’è e ci sarà sempre almeno un momento in cui si parlerà di lui.


Anche se la sua esperienza italiana fu, alla fine dei conti, un fallimento e il nuovo Nedved si sarebbe da lì a poco trasformato nel Pre-Bernardeschi.


Non importa, Milos Krasic per noi rimarrà sempre una leggenda.


La meteora serba in Italia verrà ricordata per quel gol al 94’ contro la Lazio, che fece illudere la Juventus di Del Neri (mette i brividi solo a scriverlo) di poter lottare per lo Scudetto, per la simulazione di Bologna (imbarazzante persino agli occhi di Cuadrado) e quel dialogo con Conte che gli dava indicazioni in barese prima di entrare in campo, senza che Milos capisse una parola.


L’arrivo di Antonio Cò sulla panchina dei bianconeri fece calare il sipario sulla sua esperienza a Torino, città che a Krasic non è mai piaciuta a maggior ragione dopo essergli stato preferito Lichtsteiner nel suo ruolo.


Da lì la cessione al Fenerbahce (senza trovare nessun gol nel campionato turco) e il prestito al Bastia, prima di chiudere la propria carriera al Lechia Danzica.


Appese gli scarpini al chiodo a soli 33 anni, come un noto profeta vissuto 2000 anni fa.


E poi? La storia finisce così.


Si perché nessuno in realtà sa bene cosa faccia oggi Milos Krasic, completamente sparito dai radar del mondo del pallone e persino da quello degli strozzini caucasici.


Nessun futuro da allenatore/dirigente/collaboratore tecnico e nemmeno di giustizia, per fortuna, eppure un’apparizione in campo di recente l’ha fatta e sappiamo che vi emozionerà.


Nel mese di luglio, infatti, ha vestito nuovamente la maglia del CSKA Mosca in un’amichevole, che lo aveva lanciato nel mondo dei grandi e che lo aveva messo in vetrina agli occhi di Marotta Prime.


Non sapremo mai cosa fa oggi (e forse è meglio così) ma vederlo muoversi goffamente servendo un assist con la prima squadra di oggi, a quasi 40 anni e a 6 dal ritiro, ci riporta indietro nel tempo, a quando la Furia Serba ci fece sognare davvero in quella Juve disastrata.


Auguroni Milos, che oggi sono 40 e sei ancora il nostro idolo!

La Juventus tornerà invece in campo questo sabato nel derby bianconero con l’Udinese.

Se pensate che sia in corsa per lo Scudetto, vi lasciamo la quota qui sotto.

JUVENTUS CAMPIONE D’ITALIA

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Ma quanto ca**o era devastante Krasic alla prima stagione con la Juventus? (VIDEO)

Poco dopo il suo arrivo alla Juventus era stato rinominato il nuovo Nedved, per via della chioma bionda e di alcune movenze che ricordavano il fuoriclasse ceco.

E l’appellativo non sembrava poi così sbagliato visto com’erano iniziate le cose: già alla terza presenza  in bianconero infatti, Milos Krasic mette a segno una tripletta che lo fa entrare di diritto nel cuore dei tifosi. Il gioco di Del Neri lo esalta. Eccome se lo esalta. Diventa praticamente imprescindibile. Tutto sembra andare alla meraviglia.

Una squalifica per simulazione e un infortunio muscolare riescono a fermarlo: Krasic chiude il resto della stagione 2010/2011 confermando l’ottima operazione di mercato mettendo a referto ben 9 gol e 9 assist. Non male per un “esordiente”.

Nell’estate del 2011, poi, il fattaccio. Alla Juve arriva Antonio Conte, che Krasic proprio non riesce a vederlo. Lo tiene spesso in panchina e lo fa partire da titolare appena 4 volte. Non è di fatto un giocatore utile ai suoi schemi di gioco. Il centrocampista termina la stagione con sole 7 presenze e 1 gol. Tutto il contrario di quanto era accaduto nell’annata precedete e di quali erano le aspettative sue e dei tifosi.

Lascerà Torino nell’estate del 2012, rammaricato per come erano andate le cose ma conscio del suo potenziale: la sua prima stagione in bianconero fu qualcosa di spettacolare e che i tifosi ancora ricordano.