I 5 gol più belli di Dybala che ti faranno godere e non poco (VIDEO)

Non importa quale squadra tifi, se di fronte al mancino di Paulo Dybala non scatta la venerazione istantanea, abbiamo qualche problema.
Oggi lui e quel piedino compiono 31 anni e raccogliere solo 5 tra i gol più belli fatti finora in carriera è stato più difficile che amettere di aver fallito anche quest’anno l’asta del Fanta.
Quindi mettetevi comodi, armatevi di fazzoletto, e concedetevi qualche lacrima di fronte ai capolavori che forse, per un momento, avete dimenticato.


1. Lazio VS Juventus
Partiamo subito con un video che dovrebbero far vedere nelle scuole calcio: stop di destro, palla che rimbalza, controllo con la coscia e tiro al volo che rimbalza esattamente davanti al naso del portiere prima di entrare. Vabbè:

 

 

2. Triestina VS Juventus
Ok, questa era un’amichevole, ma il modo in cui controlla il pallone prima di calciare è qualcosa che va oltre il genio.

 

 

3. Juventus VS Lazio
Di cosa stiamo parlando, qui nemmeno la calcia sopra la barriera, calcia direttamente a giro con un tiro che sorpassa tutto il blocco sulla sinistra. Ragazzi, non scherziamo:

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4. Empoli VS Roma

Diciamo che anche alla Roma ne ha fatti di bruttini:

 

 

5. Juventus VS Sassuolo

Per il modo in cui inclina il corpo e per come riesce a far girare quel pallone: patrimonio dell’Unesco:

Ma che fine ha fatto Krasic?!

C’è e ci sarà sempre almeno un momento in cui si parlerà di lui.


Anche se la sua esperienza italiana fu, alla fine dei conti, un fallimento e il nuovo Nedved si sarebbe da lì a poco trasformato nel Pre-Bernardeschi.


Non importa, Milos Krasic per noi rimarrà sempre una leggenda.


La meteora serba in Italia verrà ricordata per quel gol al 94’ contro la Lazio, che fece illudere la Juventus di Del Neri (mette i brividi solo a scriverlo) di poter lottare per lo Scudetto, per la simulazione di Bologna (imbarazzante persino agli occhi di Cuadrado) e quel dialogo con Conte che gli dava indicazioni in barese prima di entrare in campo, senza che Milos capisse una parola.


L’arrivo di Antonio Cò sulla panchina dei bianconeri fece calare il sipario sulla sua esperienza a Torino, città che a Krasic non è mai piaciuta a maggior ragione dopo essergli stato preferito Lichtsteiner nel suo ruolo.


Da lì la cessione al Fenerbahce (senza trovare nessun gol nel campionato turco) e il prestito al Bastia, prima di chiudere la propria carriera al Lechia Danzica.


Appese gli scarpini al chiodo a soli 33 anni, come un noto profeta vissuto 2000 anni fa.


E poi? La storia finisce così.


Si perché nessuno in realtà sa bene cosa faccia oggi Milos Krasic, completamente sparito dai radar del mondo del pallone e persino da quello degli strozzini caucasici.


Nessun futuro da allenatore/dirigente/collaboratore tecnico e nemmeno di giustizia, per fortuna, eppure un’apparizione in campo di recente l’ha fatta e sappiamo che vi emozionerà.


Nel mese di luglio, infatti, ha vestito nuovamente la maglia del CSKA Mosca in un’amichevole, che lo aveva lanciato nel mondo dei grandi e che lo aveva messo in vetrina agli occhi di Marotta Prime.


Non sapremo mai cosa fa oggi (e forse è meglio così) ma vederlo muoversi goffamente servendo un assist con la prima squadra di oggi, a quasi 40 anni e a 6 dal ritiro, ci riporta indietro nel tempo, a quando la Furia Serba ci fece sognare davvero in quella Juve disastrata.


Auguroni Milos, che oggi sono 40 e sei ancora il nostro idolo!

La Juventus tornerà invece in campo questo sabato nel derby bianconero con l’Udinese.

Se pensate che sia in corsa per lo Scudetto, vi lasciamo la quota qui sotto.

JUVENTUS CAMPIONE D’ITALIA

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Quando 11 anni fa Cacciatore fece l’esultanza più cialtrona e senza senso della Serie A (VIDEO)

È statisticamente impossibile che vi siate dimenticati questo gol e questa esultanza.
Ma il mondo è bello perché vario, perciò nel caso ci siamo noi a ricordarvela.

22 settembre 2013: Juventus vs Hellas Verona.
Al 36′ del primo tempo passa in vantaggio l’Hellas, e Fabrizio Cacciatore ci regala una delle esultanze più cialtrone di sempre. Poi alla fine ha vinto la Juve, ma non importa, perché qui è dove si è fatta La Storia.

CHI DIMENTICA È COMPLICE

Quando Vucinic fu intervistato completamente ubriaco (VIDEO)

Lo abbiamo visto guidare il Lecce a dei campionati clamorosi, togliersi i pantaloncini durante un’esultanza alla Roma e realizzare 96 gol in Serie A.

Ma ciò che ricordiamo con maggior piacere di Mirko Vucinic è quell’intervista dopo la festa del 30esimo Scudetto della Juventus in cui si avvicinò ai microfoni completamente ubriaco.

Una performance di grande spessore, tra urla, versi, espressioni facciali di dubbio gusto e chiacchiere coi compagni.

Volevamo ricordarti così, nel giorno del tuo 41esimo compleanno, con un sorriso stampato sulle labbra e la gioia dei successi raggiunti con sacrificio, sudore e dedizione per la maglia.

Ci manchi tantissimo in Serie A.

Tornando al calcio giocato, cosa farà la Vecchia Signora domani sera in Champions? Noi pensiamo che finirà così!

RISULTATO LIPSIA-JUVENTUS OVER 2,5

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William Hill: 1,80

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Solo i VERI juventini ricordano contro chi giocò la Juve nell’esordio allo Stadium

“La Juve è sempre stata un meraviglioso dipinto,
e un meraviglioso dipinto ha bisogno di una cornice meravigliosa come questa.”

Con queste parole Alex Del Piero, ‘Pinturicchio’, presentava ai tifosi la nuova casa dei bianconeri, in una cerimonia di inaugurazione unica in Italia.
Era l’8 settembre 2011, e dopo 3 anni dalla consegna di un progetto costato circa 150 milioni di euro, la Juventus annunciava il primo stadio moderno di proprietà di un club in Italia.

Nella stagione precedente i bianconeri avevano chiuso al 7° posto, e il presidente Andrea Agnelli decise di portare sulla panchina un certo Antonio Conte.
Proprio nell’annata dell’annuncio dello Stadium, la Juve tornò a sollevare lo scudetto dopo gli anni della B e del ritorno in A, aprendo un ciclo durato 9 anni tra scudetti e finali di Champions varie, in cui si confermò come una delle squadre più forti del mondo.

Ma contro chi giocò quella gara inaugurale? Se siete veri tifosi juventini, lo ricordate già.
I bianconeri invitarono il Notts County, il club professionistico più antico al mondo, da cui nel 1903 la Juventus trasse ispirazione per i suoi colori bianconeri.
E con il quale nacque, proprio in quegli anni, anche un gemellaggio tra le due tifoserie.

Se non ricordate come andò la partita, il risultato finale e chi segnò quella sera, dovreste rinfrescarvi le idee riguardando le immagini qui.

il club professionistico più antico al mondo, da cui nel 1903 la Juventus trasse ispirazione per i suoi colori bianconeri.

 

 

E perchè non ridare anche uno sguardo alla cerimonia di inaugurazione in versione integrale, dopotutto? Eccola qua.

 

Thuram saltella al coro “Chi non salta è juventino” e il padre gli tira uno scappellotto

L’Inter festeggia lo scudetto numero 20 dopo il pareggio in casa con la Lazio.
Tutti i giocatori, dopo aver ricevuto la coppa e la medaglia, vanno sotto la Nord a cantare e ballare coi tifosi.

A un certo punto, dalla curva parte il coro “Chi non salta juventino è!”.
Il primo a saltellare, gasatissimo, è Marcus Thuram, come un bambino al parco giochi.
Papà Lilian, ex Juve, osserva. Si avvicina. Gli tira uno scappellotto in testa.

 Marcus e i tifosi ridono.  È tutto estremamente giusto così.