Di esultanze bizzarre nella nostra vita ne abbiamo viste a bizzeffe.
Dal trenino del Bari degli anni 90’ all’immobile Bresciano, passando per la mano di Matri fino all’iconico Sium di Cristiano Ronaldo.
Resta il fatto che il modo migliore per esternare tutta la propria gioia per un gol è sempre lo stesso: togliersi la maglia in maniera cafona e urlare sotto la curva.
Un gesto che porta all’inevitabile cartellino giallo (perché da regolamento dal 2004 “svestirsi della maglia porta all’ammonizione in quanto nel tifoso avversario potrebbe creare situazioni difficili”) e che potrebbe irritare particolarmente coloro che posizionano il loro sponsor al centro della divisa.
Tornike Akhvlediani (attaccante georgiano classe 99’) ha deciso, però, di superarsi.
Nel week end il suo Samtredia era ospite del Dila Gori e a sigillare il risultato al 94’ ci ha pensato proprio lui.
Solo che a differenza di tutti i suoi colleghi, si è tolto la maglia prima di mettere in rete il pallone del definitivo 1-3, sbeffeggiando gli avversari più del dovuto.
Gol valido e ammonizione sacrosanta per il direttore di gara, che deve aver apprezzato la sfacciataggine del giocatore per non sanzionarlo ulteriormente.