Vi ricordate i minuti di recupero infiniti durante il Mondiale in Qatar? Bene, presto potremo vederli anche nella nostra tanto amata Serie A.
Ieri si sono riuniti i vari direttori di gara di tutta Italia per l’aggiornamento sulle nuove disposizioni del regolamento in vigore dalla stagione in arrivo.
La lente di ingrandimento si è posizionata sulla regola numero 7, ovvero quella legata alla “Durata di gioco” dei vari match di campionato.
Come riportato da Il Corriere dello Sport, da quest’anno le esultanze per i gol avranno un occhio di riguardo in più e influiranno sull’allungamento della gara, diventando motivo concreto di recupero non solo per le esultanze prolungate o le infrazioni di ogni tipo.
Questo significa che se una partita dovesse finire con 3 reti, a prescindere dalle varie perdite di tempo generali, potremmo assistere a match lunghi più di 100 minuti.
Già perché oltre alle esultanze, i tempi si sono dilatati per l’utilizzo del var, le sostituzioni e le riprese di gioco rallentate.
Ascoltando il parere degli analisti della CAN, in media vedremo due minuti di recupero nel solo primo tempo e dai 7 ai 10 nel secondo.
Nell’amichevole disputata al Tardini tra Parma e Sassuolo abbiamo assistito al primo esperimento in tal senso. Nel primo tempo, pur senza eventi degni di nota, l’arbitro Tremolada ha concesso due minuti di recupero. Questo aspetto sarà costante a partire dalla prima giornata, con le partite che non dovrebbero più concludersi senza un periodo di recupero. Nella ripresa, invece, potrebbe essere consuetudine veder assegnati dai sei agli otto minuti, fino a un massimo di dieci.
Un passo concreto verso il passaggio al tempo effettivo?