Che fine ha fatto Joao Pedro?

Se sei un tifoso del Cagliari o un consumatore esperto di Fantacalcio, ti mancherà alla follia veder giocare Joao Pedro nel nostro campionato.

Per tre stagioni consecutive, a cavallo tra il 2019 e il 2022, ha raggiunto e ha ampiamente superato la doppia cifra delle reti in Serie A, trascinando la squadra sarda e la tua squadra al fanta alla salvezza.

18 il primo anno, 16 il secondo, 13 il terzo.

Un rendimento a calare, certo, ma se consideriamo l’apporto in fase realizzativa delle punte che albergano in Serie A farebbe ancora la differenza.

Purtroppo, nel luglio 2022, dopo 8 anni con la maglia rossoblù, il Fenerbahce lo ha strappato al Cagliari per poco meno di 5 milioni di Euro.

Da lì Joao Meravigliao ha iniziato viaggiare, tornando dopo un solo anno in Brasile al Gremio per poi ritornare in Europa per un’esperienza esotica in Championship (la Serie B inglese) nelle fila dell’Hull City.

Non sono bastati, però, 7 gol per rinnovare il proprio contratto con “Le Tigri” e quindi a luglio ha fatto una scelta importante, sposando un campionato nuovo.

Già perché da qualche mese milita nel San Luis, in Messico, con la maglia dell’Atletico Madrid. La società spagnola, infatti, detiene il 51% delle quote del “Atletico San Luis” che indossa i colori sociali dei Colchoneros.

E qui Joao Pedro sta facendo sfracelli.

Oggi è il capocannoniere della Liga MX Apertura messicana con 8 gol in 11 partite, tanto che Gattuso potrebbe prenderlo in considerazione per la Nazionale Italiana, con cui esordì la sera in cui fummo eliminati dalla Macedonia del Nord nei Playoff per i Mondiali 2022 (non proprio un bellissimo ricordo).

Noi in ogni caso gli auguriamo il meglio, mentre ci spariamo 6 minuti di skills & goals al Cagliari.

Quando Cagliari e Bastia se le diedero di santa ragione (VIDEO)

Ah, che belle le amichevoli estive! C’è aria di rilassatezza, di gioia, di sogni destinati forse a rimanere tali…insomma: un clima sereno.

Le cornici di stadio e pubblico sono spesso più edulcorate rispetto a ciò che i calciatori vedranno poi nei mesi successivi e questo contribuisce certamente a rendere in generale più soft ogni match.

Ma oggi vogliamo raccontarvi di una partita di calcio estivo che è invece andata esattamente all’opposto. Pochi la ricorderanno, qualcuno non ne avrà nemmeno mai sentito parlare, ma chi era presente in quel caldo pomeriggio allo stadio di Villasidro, avrà probabilmente avuto gli incubi per almeno un mese.

Cagliari-Bastia. 

Due squadre geograficamente divise da pochi chilometri per uno scherzo del destino, ma con culture assolutamente differenti.

Non è certo questo che può essere sufficiente a spiegare la carneficina che avvenne nei 75’ di partita effettivamente disputati, ma potrebbe essere sicuramente un punto di partenza.

Già dai primi palloni giocati, la squadra francese iniziò a compiere ogni tipo di scorrettezza, (da segnalare uno scosso Mitra Matri, che denunciò al termine della partita un pugno ricevuto e i capelli tirati), tanto che al 35’ del primo tempo il Cagliari si trova già in superiorità numerica: uno degli avversari pensò bene infatti di colpire il guardalinee con una pallonata di proposito.

In 11 contro 10, il Cagliari dilaga con il gol di Matri e la doppietta di Ragatzu.

Ma invece che placare gli animi, il risultato ha come unico effetto quello di incattivire ancora di più il match: sembra che i ragazzi di Bastia si siano decisi, l’obiettivo è tornare a casa con uno scalpo.

E così, quando “El Bati” Larrivey spintona un avversario che se la sta prendendo con un rossoblu, è la fine: parte una vera e propria caccia all’uomo che si conclude con pugni e calci.

Ciò che colpisce e rende surreale l’accaduto è proprio la paura che si respira fra i calciatori del Cagliari: inizialmente nessuno si oppone a questo pestaggio e Larrivey è lasciato solo in mezzo ad almeno una decina di avversari.

Riprendere la partita è ormai un’utopia, preservare l’incolumità dei calciatori del Cagliari è un dovere.

Per questo l’arbitro interrompe la partita ad un quarto d’ora dal termine e manda le squadre negli spogliatoi; mister Bisoli, in zona mista, si dimostra dispiaciuto, ma soprattutto preoccupato: “noi abbiamo giocato bene, siamo venuti qui per giocare a calcio. Loro no e questo è chiaro a tutti, anche se non sappiamo cosa abbia scatenato in loro questa rabbia. Tra i nostri calciatori c’è chi ha rischiato la propria incolumità.”

Il mistero sulle motivazioni che portarono i calciatori francesi a comportarsi in questo modo rimangono tutt’ora misteriosi; ciò che è certo è che probabilmente non rivedremo il Cagliari impegnato in un’amichevole contro il Bastia.