Cosa può accadere nello spazio temporale di 20 anni?
Per noi comuni mortali, probabilmente, non troppo: qualche migliaio di bollette strappate, centinaia di maledizioni contro arbitri e guardalinee e magari un paio di vincite belle grosse con cui ripianare i debiti contratti con la nonna novantenne.
Per una squadra di calcio, invece, 20 anni possono rappresentare un’intera era geologica: lo sanno bene Inter e Milan, che dopo l’Euroderby del 2003, hanno vissuto momenti veramente altalenanti, colmi di gioia, ma anche di profonda incertezza.
Con un unico, costante, mantra.
Per il mondo nerazzurro: vogliamo vendicare la sconfitta, per quello rossonero: vogliamo rispedirli nel loro personalissimo inferno.
E così, oggi, ci ritroviamo di fronte alla televisione per capire cosa accadrà due decenni dopo l’ultima volta: quale squadra di Milano arriverà in fondo alla Champions League?
Per saperlo è ancora presto; non è mai troppo tardi, invece, per ricordare quali erano i due 11 che in quella notte di primavera si diedero battaglia.
Lasciate da parte la nostalgia, gettate dalla finestra i vecchi rancori e godetevi la carrellata di ex campioni che sta per arrivare:
MILAN: Dida, Costacurta, Nesta, Maldini, Kaladze, Brocchi, Gattuso, Seedorf, Rui Costa, Inzaghi, Shevchenko. Subentrati: Redondo, Rivaldo, Serginho.
INTER: Toldo, Cordoba, Cannavaro, Materazzi, Coco, Zanetti, Conceicao, Di Biagio, Emre, Crespo, Recoba. Subentrati: Kallon, Guly, Pasquale.
Come è andata, quella sfida, lo ricordiamo tutti: lo stratega Ancelotti giocò spudoratamente per lo 0 a 0, dando ordine ai due terzini più bloccati della storia del calcio di non superare la metà campo. La tensione sul terreno di gioco era tale, che le due squadre finirono il match completamente svuotate, ma consce del fatto che sei giorni più tardi sarebbe arrivata la fine dei conti.
E stasera che tipo di partita ci aspetta? E soprattutto: cosa diremo guardando le formazioni che fra poche ore scenderanno in campo, nel 2043?