Scritto da: Calciatori Brutti
Ci sono un tedesco e un ghanese che hanno lo stesso padre e la stessa madre e nel 2014 si sono sfidati in Brasile con le rispettive Nazionali ai mondiali di calcio: sembra una barzelletta, ma in realtà è tutto vero.
E in occasione del trentaduesimo compleanno di Jerome Boateng, uno dei due protagonisti di questa circostanza più unica che rara, abbiamo pensato di ripercorrere questo piccolo pezzo di storia.
Entrambi i fratelli Boateng nascono a Berlino Ovest, da madre tedesca e padre ghanese, entrambi disputano numerose partite con le selezioni under tedesche, con Kevin Prince Boateng, che ottiene anche il titolo di miglior calciatore tedesco under – 19. Ma mentre per Jerome, il proseguio con la maglia tedesca è automatico, per Prince la situazione non è altrettanto facile: per mostrare vicinanza al padre e per dare un segnale di supporto a una Nazione a cui è molto legato, accetta la convocazione della Nazionale africana. (Sì, forse anche perché nella Germania di Kroos e Mueller non avrebbe visto nemmeno col binocolo la convocazione, ma rimaniamo sul romanticismo, grazie).
Fatto sta che, in barba al calcolo delle probabilità che vedeva la situazione assai remota, il fato mette a confronto i due fratelli Boateng in una calda sera d’estate, nella fase a gironi dei Mondiali del 2014, per precisione nel gruppo G.
L’hype intorno a questa storia cresce a dismisura mano a mano che i giorni passano e ci si avvicina alla sfida: i diretti interessati ci scherzano sopra, anche a pochi minuti dall’inizio della partita, ma al fischio dell’arbitro la voglia di vincere ha la meglio.
Forse anche per la pressione sulle spalle, nessuno dei due fratelli disputa una partita memorabile: entrambi vengono sostituiti nel secondo tempo per far spazio a forze fresche e la partita terminerà con un pirotecnico 2 a 2, con i gol Gotze, Klose, Asamoah e Ayew.
Un risultato che sarà fondamentale per la Germania in vista del proseguio del percorso verso la Coppa, nonché l’unico punto messo in cascina dagli africani al termine della competizione.
E i due fratelli Boateng?
Stretta di mano, abbraccio, scambio della maglia e la promessa di incontrarsi dalla nonna per il pranzo domenicale.