Scritto da: Pasquale Marcantonio
Com’era quella storia di cosa fosse il genio? Se andiamo a rivederci l’iconico film di stampo toscano “Amici miei”, scopriamo come esso sia questione di “fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione”. E per un’azione del genere, come quella compiuta di recente dagli ultras del Galatasaray, gli aggettivi poc’anzi riportati si incastrano perfettamente uno dopo l’altro.
Negli attuali tempi del calcio post-covid, possiamo affermare di averci “fatto il callo” all’assistere a match in stadi a porte chiuse: ci siamo, ormai, abituati a vedere un calcio anomalo in tv, senza il classico tifo di sottofondo ma con le sole urla di calciatori ed allenatori. Una situazione del genere però non sembra aver fermato gli ultras turchi del Galatasaray, i quali hanno trovato lo stesso modo di far parlare di sé e di conferire l’incondizionato appoggio ai propri beniamini durante il classico derby contro il Fenerbahce andato in scena qualche giorno fa.
“Non possiamo entrare? E noi vi spariamo lo stesso i fumogeni da sopra la bocca dello stadio”: questo è con molta probabilità quello che avranno pensato i tifosi giallorossi per rispondere all’insolita occasione di non poter assistere dal vivo ad uno dei più classici derby calcistici europei di sempre: guardare per credere.
Per la cronaca la partita è finita con il più blando dei risultati: 0-0 e tutti a casa, ma ad Istanbul ed in tutta la Turchia non si è parlato d’altro.
Nato a Lucera (FG), il calcio è da sempre stato parte integrante della mia vita. Cerco di sopravvivere in quel di Siena, tra Robur e Palio. E cos.
Nato a Lucera (FG), il calcio è da sempre stato parte integrante della mia vita. Cerco di sopravvivere in quel di Siena, tra Robur e Palio. E cos.