Scritto da: Cesare Milanti
Immaginate di crescere calcisticamente in Francia, in società ambiziose come Saint-Etienne e Monaco, in passato fucine di svariati talenti; fatto ciò, provate il grande salto in Germania, al Mainz, ma le cose non funzionano: solamente un assist in otto partite, con un ritorno in patria, con il vento della brezza oceanica che si insidia tra i capelli (pochi) mentre passeggi per Brest. Questa è la parabola di Ronaël Pierre-Gabriel e tutto sembra andare alla grande. Poi, però, arriva un lunedì sera.
Botte e fuoco
Non si sa ancora per quale motivo, ma il terzino destro 22enne, in prestito dal Mainz dal 7 luglio scorso, nella serata di lunedì si trovava in uno dei quartieri peggiori della sua nuova città, costellato di violenza e criminalità. Evidentemente si aspettava un’accoglienza piacevole, ma non è stato accontentato: un gruppo di giovani ragazzi, infatti, attratti dalla grossa berlina di proprietà del calciatore, l’hanno circondato e picchiato, facendogli abbandonare l’automobile.
Il risultato? Pierre-Gabriel ha riportato importanti lesioni (che, però, non gli pregiudicheranno i primi allenamenti con la squadra), mentre l’auto è stata data alle fiamme, senza una logica perlomeno apparente. L’episodio, molto probabilmente, condizionerà la sua avventura con i bretoni, proprio ora che cercava una squadra in cui riscattare le sue delusioni in Bundesliga; il club francese, comunque, ha condannato il gesto, con la polizia della città che ha aperto un’indagine.
Pierre-Gabriel, il rapper Shade avrebbe la frase giusta per commentare i tuoi primi giorni da giocatore del Brest: “Bene, ma non benissimo”.
"20 anni, tanta barba ed un'attrazione fatale per il pallone che rotola sull'erba".
"20 anni, tanta barba ed un'attrazione fatale per il pallone che rotola sull'erba".