Scritto da: Cesare Milanti
7 Premier League, 7 FA Cup e persino una Coppa dei Campioni: un palmarès di tutto il rispetto, considerato l’alto livello del calcio inglese fin dalla prima partita della storia, un’amichevole tra Sheffield FC ed Hallam FC, avvenuta il 26 dicembre 1960. Ma di chi sono quelle conquiste in bacheca? Vi diamo un indizio: vengono da Birmingham, ma non sono i Peaky Blinders. Indovinato? Esatto, l’Aston Villa. Quelle coppe, catturate negli anni di gloria, rischiano di essere solo un lontano ricordo da assaporare leccandosi le ferite; quest’anno, infatti, la caduta nel baratro Championship è sempre più vicina.
Campagna acquisti faraonica (ed inconcludente)
159 milioni di sterline: tanto sono costati i nuovi innesti per la formazione allenata da Dean Smith. Il patron egiziano Nassef Sawiris, dalla disponibilità economica indubbiamente non esigua, ha creduto nel progetto, tanto da spendere una cifra così importante come quella di cui sopra; gli esiti, però, sono stati a dir poco fallimentari. Prima di analizzare il rendimento della squadra, però, è importante elencare i volti nuovi dalle parti dei Villans:
Borja Bastón, Pepe Reina e Danny Drinkwater a parametro zero;
Kortney Hause, dal Wolverhampton per 3,4 milioni di sterline;
Jota, dai rivali del Birmingham per 4,5 milioni di sterline;
Björn Engels, dallo Stade Reims per 8 milioni di sterline;
Tom Heaton, dal Burnley per 8,8 milioni di sterline;
El Ghazi, dal Lille per 9 milioni di sterline;
Trezeguet, dal Kasimpasa per 10 milioni di sterline;
Mbwana Samatta, dal Genk per 10,5 milioni di sterline;
Marvelous Nakamba, Bruges (non è l’unico…) per 12 milioni di sterline;
Ezri Konsa, dal Brentford per 13,3 milioni di sterline;
Matt Targett, dal Southampton per 15,5 milioni di sterline;
Il talento Douglas Luiz, dal Manchester City per 16,8 milioni di sterline;
Tyronne Mings, dal Bournemouth per 22,3 milioni di sterline;
Il colpo Wesley, dal Bruges per 25 milioni di sterline.
Come detto in precedenza, però, il fallimento del progetto è sotto gli occhi di tutti. L’ultima disfatta è arrivata contro il Manchester United; 0-3 in casa contro i Red Devils e 21esima sconfitta in campionato.
Rendimento disastroso
Nonostante il pass per la finale di Carabao Cup (persa contro il Manchester City per 1-2), la stagione dei Lions non può che essere marchiata da una gravosa bocciatura. In campionato, infatti, sono arrivate 7 vittorie, 6 pareggi e ben 21 sconfitte, con il solo Norwich City che ha fatto peggio (23 partite perse da Pukki e compagni). Miracolosamente, la squadra di Dean Smith può riuscire a scorgere ancora la luce in fondo al tunnel, perché la zona salvezza dista solamente quattro lunghezze: il Watford, 17esimo, è a quota 31 punti, a +3 dal Bournemouth terzultimo.
I motivi che hanno portato a risultati così pessimi non possono che essere ricercati nel rendimento dei nuovi acquisti, a partire dal bomber Wesley: per lui, in 22 presenze, solo 6 reti. Gli unici che si salvano paiono essere Tyrone Mings, Douglas Luiz ed El Ghazi, con quest’ultimo che ha prodotto un fatturato da 6 reti e 7 assist.
Infine, il faro Jack Grealish, legato alla realtà ma obiettivamente la cosiddetta mosca bianca: il fantasista britannico ha collezionato 9 gol ed 8 assist, richiamando l’attenzione delle big in Premier League. L’Aston Villa, se dovesse retrocedere, rischia di perdere il suo capitano.
Mancano quattro gare per sognare la salvezza: Crystal Palace ed Arsenal in casa, Everton e West Ham in trasferta. L’Aston villa deve vincere e sperare in un passo falso altrui; in caso contrario, la ricchissima retrocessione sarà realtà.
"20 anni, tanta barba ed un'attrazione fatale per il pallone che rotola sull'erba".
"20 anni, tanta barba ed un'attrazione fatale per il pallone che rotola sull'erba".