Scritto da: Calciatori Brutti
Il calcio ai tempi del Covid-19 può essere alienante, a tratti noioso e insopportabile. La totale assenza di tifosi, le urla degli allenatori, giocatori che segnano e quasi sembrano non aver voglia di esultare. Del resto, però, c’è poco altro che possiamo fare: finché questo virus non sarà debellato (o trovata una cura) sarà complicato rivedere gli stadi pieni.
Una situazione che anche i giocatori non hanno fatto segreto di odiare e di non vedere l’ora di vedere i tifosi tornare a popolare gli spalti. Come i tifosi dovranno rispettare determinate regole per evitare l’innalzamento della curva dei contagi, gli stessi calciatori sono stati obbligati a cambiare il loro stile di vita e le loro abitudini pur di tornare in campo e riprendere a giocare.
Non rispettarle potrebbe obbligare squadre e/o leghe a sanzionare pesantemente il diretto interessato, visto che il suo comportamento potrebbe essere dannoso per la salute e l’incolumità di colleghi e addetti ai lavori. Un po’ quello che è successo a Sergio Lopez, centrocampista 31enne del SD Aucas, squadra che milita nella massima divisione ecuadoriana.
Dopo il match, per altro vinto, contro il Macara giocato lo scorso venerdì, Lopez per esultare ha baciato il pallone, obbligando l’arbitro a segnare sul proprio taccuino l’accaduto. Poche ore dopo, una volta letto il referto, la federazione lo ha multato per 1200 dollari per non aver rispettato le strettissime regole anti Covid.
E purtroppo, lasciatecelo dire, nel 2020, il calcio è anche questo.