Scritto da: Enrico Alpi
Di questi tempi, giusto 12 mesi fa, i tifosi milanisti avevano molto poco di cui gioire. Mister Giampaolo aka “Il Maestro di Calcio” stava per essere esonerato e la squadra affrontava uno dei periodi più bui degli ultimi trent’anni. Faro di luce in questo sfacelo era Theo Hernandez, scarto del Real Madrid arrivato a Milanello tra lo scetticismo generale, ma con una raccomandazione particolare da parte di un certo Paolo Maldini: uno che, per intenderci, sulla fascia sinistra di fronte al pubblico di San Siro ha giusto dimostrato qualcosina.
“Questo ci farà divertire”
Ed effettivamente, è stato proprio così: fino ad inverno inoltrato Theo Hernandez è stato l’uomo su cui il Milan di Padre Pioli si è appoggiato maggiormente. Il suo strapotere fisico, la sua capacità di dribbling e la buona visione della porta lo hanno portato per lunghi mesi ad essere il capocannoniere della squadra.
Nel periodo post lockdown il rendimento del francese è sceso notevolmente, un po’ come se sentisse la necessità di tirare il fiato; la nuova stagione è cominciata col freno a mano tirato, ma quando domenica ha sradicato un pallone al centrocampo dello Spezia ed è partito verso la porta, l’esito pareva scritto: gol. E così è stato.
È proprio vero che certe cose non cambiano mai, anche se in 12 mesi la vita del giovane Theo è stata davvero rivoluzionata. Ecco quello che è cambiato:
#1 La fidanzata (e che fidanzata): Zoe Cristofoli, un profilo instagram da mani nei capelli e stile di vita che fatichiamo a definire sobrio. Ha stregato il buon Theo e viene proprio da chiedersi come abbia fatto. In ogni caso il terzino rossonero che appena arrivato a Milano dichiarava di trascorrere le serate in compagnia dei suoi cani, ora ha senza dubbio qualcosa di meglio da fare.
#2 Il colore dei capelli: In un mondo in cui il biondo ossigenato rappresenta un’icona di stile, Theo Hernandez ha deciso di contribuire alla causa. Sbucato al termine della scorsa stagione con questo capello che sapeva tanto di scommessa persa, il buon Theo ha evidentemente deciso di proseguire imperterrito la strada verso la tamarraggine. Quantomeno il risultato è meglio di quello sfoggiato da Rafael Leao.
#3 Le aspettative su di lui: Arrivato da perfetto signor nessuno, cercato in estate dai top club europei. A detta di tutti Hernandez è nella top 3 dei terzini sinistri della Serie A: convivere con la pressione fa parte del gioco, ma non avere alternative se non Diego Laxalt deve mettere anche una certa ansia.
Ho speso gran parte dei miei soldi in schedine, fantacalcio e gadgets di Calciatori Brutti. Il resto l'ho sperperato.
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