Scritto da: Enrico Alpi
Avete presente quando un’azienda rinomata vi contatta e vi spinge a suon di promesse a mollare il vecchio lavoro per intraprendere una nuova avventura? Forse no, perché a stento riuscite a fare 6 + 3 con le dita, ma invece è quello che più o meno si trova a vivere in queste settimane il Pipita Higuain, unico fuoriclasse in una squadra che gioca meglio delle altre, ma che presenta il rendimento delle Far Oer. Scopriamo come se la sta vivendo:
Ore 7.00: La sveglia a base di dialetto calabrese e kittemmuort di Rino Gattuso echeggia per Milanello. Higuain scatta in piedi pronto per iniziare una nuova giornata e in dieci minuti è pronto per la colazione, nel frattempo Lucas Biglia si sta spazzolando un dente alla volta e punta ad essere operativo in 3 ore.
Ore 8.00: La squadra sta terminando la colazione. Higuain sta per ringraziare la nuova cameriera bionda per il servizio, prima di accorgersi che in realtà si tratta di Halilovic.
Ore 9.30: Inizia l’allenamento. Josè Mauri estrae l’iPhone dai pantaloncini e scatta una foto insieme al Pipita da caricare su Instagram. #training #Pipa #bestfriend4ever #workhard #nopainnogain. Gattuso lo allontana a male parole.
Ore 10.45: Andrea Conti torna a salutare i compagni dopo la riabilitazione. Higuain lo abbraccia forte rivolgendogli parole dolci: “aspetto i tuoi cross Andrea!”. La stretta dell’argentino però è troppo forte: spalla lussata e 4 mesi di stop.
Ore 12.00: La squadra si avvia verso il pranzo. Higuain vede Cutrone a carponi sul campo e lo redarguisce aspramente: “Patrick, quando ti dico che devi mangiare l’erba è una metafora cazzo! Ero riuscito a farlo capire anche a quell’asino di Asamoah!”
Ore 13.00: A pranzo il Pipita cerca di compattare il gruppo sedendosi accanto ad un mogio Calhanoglu, che ancora non ha trovato la via del gol. “Sono venuto in Italia per disputare la Falafel Cup e detronizzare Salvini”, confessa il turco fra le lacrime “e invece qua passa il tempo e la nuova edizione non arriva!”
Ore 14.30: Higuain, contrariato per la poca solidità difensiva della squadra, chiede lumi sul mancato impiego di Mattia Caldara. Il preparatore atletico però lo rassicura: il periodo di apprendimento dei movimenti (quali, sant’Iddio?!) nella stanza dello Spirito e del Tempo terminerà in soli 7 mesi.
Ore 16.00: Tutta la rosa ha grande rispetto per il Pipita, tanto che Fabio Borini prima della partitella chiede qualche consiglio: “Gonzalo, che faccio? Meglio a destra o a sinistra?” Higuain saggiamente risponde: “Fai quello che ti riesce meglio!” E così Borini fa sedere sulla panchina Laxalt e inizia a fargli le treccine.
Ore 16.20: Partitella. Palla a Suso, che rientra sul sinistro e mette in mezzo un cross velenoso.
Ore 16.22: Palla a Suso, che rientra sul sinistro e mette in mezzo un cross velenoso.
Ore 16.24: Palla a Suso, che rientra sul sinistro e mette in mezzo un cross velenoso.
Ore 16.26: Palla a Suso, che rientra sul sinistro e viene violentemente trebbiato da Pepe Reina, che da bravo uomo spogliatoio, sa bene qual è la cosa migliore da fare.
Ore 18.00: Allenamento finito. Il Pipita ci tiene a essere un leader e non tollera il cupo silenzio dello spogliatoio. Per questo fra le grida di giubilo della squadra sceglie che sia Bertolacci quest’oggi a condividere la doccia con Bakayoko.
Ore 20.00: Higuain si sta godendo la cena insieme alla famiglia quando suona il cellulare. È il custode di Milanello che lo prega di tornare là immediatamente. Kessie è rimasto di nuovo al campo di allenamento da solo e sta correndo a vuoto da due ore.
Ore 22.00: Higuain è costretto a vagare su un taxi per la periferia di Milano con lo sguardo attento: alcuni compagni infatti non sono rientrati a casa. Ma ecco che ad un tratto scorge con la coda dell’occhio il capello meschato male di Castillejo che sta contrattando con una prostituta. “Mister Gattuso dice sempre di toccare con mano…” prova a giustificarsi lo spagnolo. Il Pipita lo riporta a casa tirandolo per le orecchie.
Ore 23.30: Higuain cade esausto sul letto e si prepara a riposare. Ripensa ai 36 gol di Napoli, agli scudetti vinti con la Juve e ai compagni che aveva al Real Madrid. Per un attimo teme di aver commesso un grosso errore venendo al Milan, ma poi ci ripensa subito. Mai ha provato in vita sua un massaggio ai piedi come quello che gli sta facendo Riccardo Montolivo!
Ho speso gran parte dei miei soldi in schedine, fantacalcio e gadgets di Calciatori Brutti. Il resto l'ho sperperato.
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