Scritto da: Cesare Milanti
Pensi di poter avere tra le mani il futuro del panorama dei bomber calcistici in Europa, ma te lo soffiano via in un batter d’occhio. Dev’essere stata la sensazione provata a Salisburgo, dove per metà stagione hanno potuto ammirare le gesta di un 19enne capace di mettersi il mondo sulle spalle, senza fare nemmeno troppa fatica; quel ragazzo con la mentalità da veterano all’anagrafe fa Erling Braut e di cognome Håland: oggi trascina il Borussia Dortmund, dopo che i gialloneri sono risultati vincitori da un’asta agguerrita per accaparrarsi il centravanti norvegese.
Manchester United, Liverpool, ma non solo: tra le pretendenti all’enfant prodige del calcio scandinavo (ed europeo, a questo punto) c’era anche il Barcellona, che però lo seguiva già da più di un anno… Scopriamo perché i blaugrana non hanno puntato sul fenomeno di casa Håland.
Occasione Boateng
L’impressione, in Catalogna, è che il ragazzo non fosse tecnicamente pronto per la scuola Barça: nel 2019 c’era stata l’occasione di anticipare ogni rivale sul mercato (Salisburgo compreso), ma Valverde ha optato per il puntare i radar sulla Serie A, sponda Sassuolo. Fu così che si concretizzò l’inaspettato passaggio di Kevin-Prince Boateng alla corte di Messi; i mesi passarono, Håland asfaltò l’Honduras U20 con 9 gol in una gara ed il finale della storia potete trarlo senza bisogno d’aiuto.
I numeri in patria non erano neanche lontanamente paragonabili a quelli registrati in questa prima parte di stagione, ma anche al Molde non se la passava malissimo: appena compiuta la maggiore età, infatti, Erling Braut poteva contare su 16 reti e 5 assist in 30 partite, tra campionato e qualificazioni in Europa League. Evidentemente in casa blaugrana erano rimasti estasiati dal cosplay dell’icona del pop, non esattamente una caratteristica tipica di Håland.
Fattori economici
Come anticipato in precedenza, però, il Barcellona era sulle tracce del talentuoso centravanti scandinavo anche nella scorsa sessione di mercato. Alla fine, però, il pedale dell’acceleratore non fu spinto al massimo per motivi principalmente economici; il Borussia, infatti, oltre ai miseri 20 milioni di clausola rescissoria (un vero e proprio furto, viste le qualità del giocatore), ha dovuto sborsare anche:
· 15 milioni per Mino Raiola, agente del giocatore con cui il Barcellona non ha un rapporto idilliaco;
· 10 milioni per Alf-Inge Håland, padre della giovane promessa;
· 8 milioni di euro all’anno al calciatore, fino al 2024.
La sensazione è che il Barça stia aspettando l’estate per timbrare un colpo da urlo in attacco: attenta Inter, per Lautaro Martinez in Catalogna non si faranno scrupoli economici.
"20 anni, tanta barba ed un'attrazione fatale per il pallone che rotola sull'erba".
"20 anni, tanta barba ed un'attrazione fatale per il pallone che rotola sull'erba".