Scritto da: Pasquale Marcantonio
Per esempio, sapevate che Virgil Van Dijk in età adolescenziale fosse stato un provetto lavapiatti prima di sfondare nell’olimpo calcistico? Probabilmente sì, o forse no. Oppure sapevate che nel 2012 il campione europeo avesse addirittura rischiato di passare a miglior vita? Beh, se sapete anche questa vi facciamo i nostri più sinceri complimenti. Siete ufficialmente delle “groupies” dell’olandese!
Per tutti gli altri delfini curiosi, invece, abbiamo provato a raccogliere qui di seguito alcune tra le curiosità più singolari sull’attuale difensore più forte del mondo. Mettete in gioco la vostra conoscenza calcistica e scoprite se le conoscete tutte oppure no!
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#9 DISHWASHER BOY
Jacques Lips, proprietario del ristorante “Oncle jean” di Tilburg, di recente ha confessato al Sun:
“Virgil era un buon lavoratore e si allenava duramente per diventare un professionista. Ma io gli dicevo di smettere col calcio, di restare al ristorante per guadagnare qualche soldo. Col tempo mi sento di dire ‘Meno male che non mi ha ascoltato!’. Alzo le mani, ce l’ha fatta assolutamente. Si merita tutto quello che la vita gli sta offrendo”
Immaginate un po’ se Virgil avesse ascoltato le parole dello zio Jacques. Di cosa staremmo parlando oggi?
#8 ‘MISTER, DOVE GIOCO?’
Contrariamente a quanto possiate immaginare, Van Dijk non nasce come difensore centrale, bensì cresce con l’intenzione di ricoprire il ruolo di terzino destro. E come se ciò non bastasse nelle giovanili del Willem II non veniva affatto considerato come un discreto calciatore, finendo inesorabilmente in un cupo dimenticatoio. Ma all’età di 17 anni Virgil cresce considerevolmente in altezza e perciò riesce a farsi notare come potenziale difensore centrale dallo staff tecnico del Groningen. Pensate che nel club biancoverde talvolta veniva impiegato addirittura come punta centrale viste le poderose doti atletiche ed un discreto fiuto del gol! Ciò avviene raramente anche ai giorni nostri tra le file dei Reds.
#7 ‘CACCIATO’ DAL WILLEM II
Che ci possiate credere o meno, andò così. All’epoca l’allenatore delle giovanili del Willem II non vedeva in Virgil Van Dijk delle doti tali da poter restare nella squadra e dare una mano alla società. Secondo il parere del coach, Van Dijk presentava fin troppe limitazioni dal punto di vista atletico e tecnico. Sempre secondo voci di corridoio, il tecnico lo chiamava “piccolo ratto” per via dell’aspetto fisico del calciatore all’epoca. Ma come abbiamo già riportato qualche riga fa, Van Dijk tutto d’un tratto completò alla grande lo sviluppo fisico. Madre Natura si è rivelata particolarmente generosa con lui, regalandogli dai 17 anni in poi ben 193 cm di altezza. Pensate che una sorte simile toccò anche a Frenkie De Jong, ora in forza al Barça. Anche lui era cresciuto nelle selezioni giovanili del Willem II, ma la società di Tilburg aveva deciso di non puntarci su. Dei veri e propri scouts!
#6 PER UN PELO!
Virgil si è legato ai Reds di Liverpool nel Gennaio del 2018 per la “modica” cifra di di 75 milioni di sterline. Ma prima che ciò accadesse c’è mancato davvero poco che l’olandese firmasse per altri due club di Premier: il Chelsea ed il Manchester City. Riuscireste ora ad immaginarvelo vestito con la casacca dei blues oppure con quella dei citizens? Noi no. Jurgen Klopp fu determinante nella decisione presa dal difensore. L’allenatore tedesco, infatti, rappresentava in quell’anno l’unica ragione possibile per cui Virgil potesse firmare con il club del Merseyside.
#5 NOME DIETRO LA DIVISA
Van Dijk sembra essere un tipo molto orgoglioso, specie in casi delicati come quelli riguardanti la propria famiglia. Qualunque casacca abbia mai indossato il difensore, dietro la schiena abbiamo sempre letto solo ed esclusivamente il nome “Virgil”, mai il cognome. Nel 2018 lo zio Steven Fo Sieeuw ha provato a spiegare il motivo ai microfoni del “Sun”, senza comunque svelare molti dettagli:
“È stato straordinario per lui ottenere un tale successo, nonostante gli alti e bassi che ci sono stati nella sua famiglia. Suo padre si è diviso dalla madre e dai suoi tre figli, tra cui appunto anche lui. E Virgil non glielo ha mai perdonato. Il padre non si è fatto vedere per molti, troppi anni importanti. Non togli il tuo cognome dalla maglia senza un motivo e Virgil ha fatto capire molto chiaramente quello che sente”
#4 GRAVI PROBLEMI DI SALUTE
Forse non tutti sanno che nel 2012 Virgil rischiava clamorosamente di morire per via di una forma acuta di appendicite. Era talmente grave che un rene aveva rischiato di collassare totalmente e per via di ciò la sua vita era davvero appesa ad un filo sottilissimo. Il difensore aveva fatto redigere addirittura un testamento poiché sembrava, ormai, che la questione fosse rovinosamente compromessa. Per quello che sappiamo una miracolosa ed efficiente operazione chirurgica gli aveva salvato la vita. E quel testamento venne gettato nella spazzatura.
#3 ‘VISCA EL BARçA!’
Quando Van Dijk era ancora infante tifava i blaugrana, in maniera oltretutto vigorosa e ferma. Chissà cosa avrà mai provato il 7 maggio del 2019 quando, insieme ai suoi compagni, lo aveva eliminato grazie ad una clamorosa e storica “remuntada” per 4-0 in semifinale di Champions League. Poi vinta.
#2 PERFEZIONISTA
Sin dai tempi del Groningen, Virgil non smette mai di ascoltare i consigli dei coaches che hanno avuto il piacere di poterlo allenare nella propria squadra. A quanto loro affermano, uno dei segreti della grande forza del difensore olandese è quello di ascoltare tutto quello che gli viene detto, in particolar modo quando si tratta di critiche. Così che poi Virgil abbia tutto il tempo possibile per poterli correggere per poi migliorare i propri punti deboli. Ciò rappresenta per l’olandese una vera e propria ossessione! Potrebbe essere definito “l’attuale CR7 della difesa”. Tuttavia, il tutto avviene sempre con grande umiltà e profonda reverenza.
#1 ORIGINI SINGOLARI
La madre di Van Dijk proviene dallo Stato sudamericano del Suriname. Non ci sarebbe nulla di strano detto ciò, se non tirassimo in ballo, però, la nazionale olandese. Infatti, tra le più grandi superstars che i “Dutches” abbiano mai potuto vantare nella propria selezione, spiccano elementi come Frank Rijkaard, Edgar Davids e Clarence Seedorf. Indovinate un po’ cosa hanno in comune tra di loro? Tutti e tre i centrocampisti hanno origini proprio dal Suriname, come Virgil Van Dijk, per l’appunto.
Nato a Lucera (FG), il calcio è da sempre stato parte integrante della mia vita. Cerco di sopravvivere in quel di Siena, tra Robur e Palio. E cos.
Nato a Lucera (FG), il calcio è da sempre stato parte integrante della mia vita. Cerco di sopravvivere in quel di Siena, tra Robur e Palio. E cos.