Scritto da: Cesare Milanti
Bruno Peres si è conquistato un ruolo da protagonista nella Roma… di nuovo. L’esterno destro brasiliano, infatti, è uno dei volti più lieti nell’atipico finale di stagione che stanno vivendo i giallorossi, ma la sua ascesa nelle gerarchie di Paulo Fonseca è stata alquanto imprevedibile: fino a gennaio, infatti, l’ex Torino faceva la riserva allo Sport Recife, in Serie B brasiliana. Il ritorno in Italia gli ha dato un’altra chance, così come successo ad altri calciatori in passato: ecco di chi si tratta.
Cannonieri tornati in auge
Prendete Ciro Immobile, il quale, addirittura, ha vissuto due rinascite. La prima con il Torino nel 2013/2014, quando ha riscattato la prima disdicevole stagione in Serie A con la maglia del Genoa, da soli 5 gol in 33 presenze in campionato; la seconda, invece, con la Lazio, squadra nella quale ha espresso il miglior calcio della sua carriera: con i biancocelesti, una vera e propria manna dal cielo, dopo i fallimenti targati Borussia Dortmund e Siviglia.
Gli altri tre bomber rinati dopo un’esperienza da flop hanno tutti in comune dei ricordi dipinti di nerazzurro, di cui uno di questi del recente passato. Si tratta, ovviamente, di Romelu Lukaku, rinato sotto la guida tecnica di Antonio Conte dopo le ultime difficoltà al Manchester United; da non dimenticare, inoltre, un altro ex Red Devils che sta avendo grosse soddisfazioni in casa Inter: Alexis Sanchez, faro della Beneamata in questo finale di stagione.
Gli altri due cannonieri, invece, rispondono ai nomi di Samuel Eto’o e Diego Forlan: il primo sembrava destinato ad una carriera mediocre dopo la bocciatura da parte del Real Madrid, mentre il secondo ha avuto anch’egli una parentesi spiacevole ad Old Trafford. Arrivato al Villareal, si è reinventato, esplodendo definitivamente con l’Atletico Madrid.
Sostanza, cattiveria ed una raffica di gol
Dal reparto offensivo (ma ci ritorneremo), ci spostiamo al centrocampo, dove troviamo due vecchie conoscenze del campionato italiano: Thiago Motta ed Antonio Nocerino. L’italobrasiliano ha ritrovato sé stesso in maglia Genoa, dopo un’esperienza fallimentare all’Atletico Madrid: da lì, poi, il passaggio assieme a Milito nell’Inter del Triplete.
Un altro cannoniere atipico è sicuramente Kakà, l’ex numero 22 del Milan, che in rossonero ha vissuto una parentesi a dir poco straordinaria: nel 2013/2014, per lui 11 gol stagionali, di cui uno addirittura al Camp Nou contro il Barcellona, oltre ad una tripletta al Parma in campionato.
Un altro centrocampista che ha saputo riscoprirsi dopo una parentesi difficile, a differenza dei precedenti ancora in attività, è indubbiamente Kevin De Bruyne, che con il Wolfsburg si è riscattato dopo la bocciatura a Stamford Bridge. Per lui, in Germania una stagione da 21 assist in Bundesliga; quest’anno, al Manchester City, ne ha collezionati 20: il lupo perde il pelo, ma non il vizio di servire ai compagni i passaggi decisivi.
Fantasia e sregolatezza
Concludiamo il nostro percorso della redenzione calcistica con due fantasisti italiani, genio e sregolatezza del calcio tricolore: da una parte il Divin Codino Roberto Baggio, dall’altra Fantantonio Cassano.
Se Baggio ha vissuto due rinascite, con Bologna e Brescia, dopo i fallimenti milanesi (rispettivamente al Milan ed all’Inter), il barese non ha lasciato brutti ricordi sotto la Madonnina, ma il suo ritorno da protagonista non può che averlo vissuto a Marassi: reduce dal flop Real Madrid, Cassano si è preso in mano la Sampdoria, conducendola, assieme ai gol di Pazzini, fino ai preliminari di Champions League.
"20 anni, tanta barba ed un'attrazione fatale per il pallone che rotola sull'erba".
"20 anni, tanta barba ed un'attrazione fatale per il pallone che rotola sull'erba".